Prato, parla Esposito: “SudTirol, squadra pericolosa”

Sono partiti oggi pomeriggio i biancazzurri, dopo l’ultimo allenamento di rifinitura svolto al Lungobisenzio. Domani la gara con il Südtirol, formazione che occupa il terzo posto in classifica con 15 lunghezze, in coabitazione con Barletta e Virtus Lanciano.

Per il Prato (sette i punti all’attivo), dopo l’ottima prova casalinga con la Cremonese, sarà fondamentale dare continuità alle proprie prestazioni, conquistando almeno un risultato utile, per proseguire il cammino verso la salvezza. “Pesenti, D’Oria e Morelli resteranno a casa per infortunio – ha spiegato il tecnico Vincenzo Esposito nella consueta conferenza stampa di mezzogiorno – Le restanti scelte sono legate all’avversario che andremo ad affrontare”. Gli altoatesini rappresenteranno un cliente da prendere con le dovute precauzioni. La formazione dell’ex Andrea Schenetti è reduce da cinque risultati utili con tre vittorie e due pareggi, oltre ad avere la migliore difesa del torneo con soli 6 gol subiti. “Andiamo ad affrontare una squadra che, rispetto alle altre formazioni, ha più capacità di produrre movimento ad alta intensità in verticale ed in orizzontale – ha continuato Esposito – Si tratta di un organico con caratteristiche esplosive, capace di eseguire cambi di direzione superiori alla media. Il Südtirol ha nel proprio Dna molta corsa e concede poco”. I ragazzi di Stroppa peraltro “hanno abilità nell’uno contro uno soprattutto con Fischnaller – ha spiegato il tecnico – un elemento che, a mio avviso, è destinato presto a fare un salto di categoria”. Servirà dunque un “super” Prato di fronte ad una delle rivelazioni di questo campionato. “I ragazzi dovranno entrare in campo con la prontezza necessaria, altrimenti c’è il rischio di rincorrere una partita – ha concluso Esposito – Una gara dove sei perennemente in affanno e, spesso, quando si verificano queste situazioni, finisci per perdere”.

La partita avrà inizio alle 14.30 e sarà diretta da Ivan Magnani di Frosinone, coadiuvato da Massimiliano Botosso di Biella e Davide Giampetruzzi di Chiavari.

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