Ac Prato, i 10 anni del Settore Giovanile con l’AD Toccafondi

Passione, amore, professionalità, senso di appartenenza alla propria città ed ai colori della maglia biancazzurra. Passa indissolubilmente da questi elementi il lavoro minuzioso che, da ormai dieci anni, viene svolto dal Settore Giovanile dell’Ac Prato: “una “creatura” – spiega l’Amministratore Delegato, Paolo Toccafondi – lo dico con riconoscenza e con amicizia, nata da un’idea sorta insieme a Nando Pampaloni ed Angelo Colombo. In seguito con la fusione che c’è stata fra Coiano e Santa Lucia, un grandissimo impulso, e anche a lui va il mio ringraziamento, è stato dato dal Presidente storico delle società giovanili pratesi, Becheri che, peraltro, è anche nonno di Alessandro Diamanti, il quale è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile biancazzurro dove è rimasto per circa otto anni”.

Un riferimento, quello al fantasista laniero, che non viene speso a caso. “Oltre a quello che ha fatto fino ad oggi – continua Toccafondi – e la speranza è che coroni la sua carriera con la convocazione in Nazionale per i prossimi Europei, cito volentieri “Alino”, perché incarna la tipologia di risultato che la nostra modesta attività si propone di realizzare, ovvero quello di fare un buon giocatore, magari anche un campione, ma soprattutto di produrre un calciatore tifoso del Prato e, sicuramente, lui è un nostro ultras. Si tratta di un input prezioso per tutti quei ragazzi che decidono di avvicinarsi al mondo del calcio. L’idea, infatti, è quella di ricreare passione per la squadra della nostra città, indossando la maglia biancazzurra dall’età di cinque-sei anni fino a quella di diciassette-diciotto”. Un lavoro capillare dunque, che ha permesso al Club laniero di “realizzare in questi anni – dice Toccafondi – qualcosa di soddisfacente in termini di risultati nei limiti delle nostre possibilità. Si tratta ovviamente di una realtà che ha una realizzazione a medio-lungo termine, poiché abbiamo cominciato quest’avventura selezionando ragazzi di dieci anni. Per forza di cose quindi abbiamo fatto le valutazioni negli ultimi quattro anni, quando si arriva ad un’età di quattordici”. E fra i risultati più prestigiosi “quelli ottenuti – spiega l’Amministratore Delegato dell’Ac Prato – con i Giovanissimi Nazionali, gli Allievi Nazionali e la Berretti. Nello specifico la squadra del 1988 che nel 2003/04 si laureò Campione D’Italia, vincendo lo Scudetto nella categoria Allievi Professionisti (il gol della vittoria in finale fu realizzato da Niccolò Esposito, figlio dell’attuale tecnico della Prima Squadra Vincenzo)”. Una storia che, peraltro, è continuata anche nei tempi più recenti “con quattro finali Berretti, tre finali Nazionali (quest’anno gli Allievi Nazionali parteciperanno alle finali, inizieranno domenica con il Lanciano) e due finali nei Giovanissimi Nazionali (domenica verrà giocata l’andata con il Brescia), negli ultimi quattro anni”. Un prodotto, quello offerto dal Settore Giovanile del Prato, che ha raggiunto risultati lusinghieri anche a livello individuale come “quei ragazzi, ne cito solo alcuni, che sono stati ceduti a società importanti. Parlo di Lorenzo Laverone che sta giocando stabilmente in serie B; di quelli che sono attualmente nella rosa della Prima Squadra, ovvero Lorenzo Geroni, Gianmarco D’Oria e Yuri Morandi, con Andrea Guarisa che ha cominciato con noi ad inizio stagione; del portiere Matteo Brunelli, classe ’94, approdato al Milan; del centrocampista Niccolò Arcangioli e del centravanti Gabriele Moncini, entrambi classe ’96, con quest’ultimo che gioca stabilmente negli Allievi Nazionali del ‘95 (un anno più grandi), oltre ad aver fatto diverse presenze in Nazionale Under 16 ed aver realizzato alcuni gol”. E fra i risultati individuali “anche tutti quei ragazzi di diciotto anni – dice l’Amministratore Delegato – che giocano nel campionato in Eccellenza e in Serie D, dove hanno fatto e stanno facendo tutt’ora ottime prestazioni. Un po’ come Cellini e Diamanti che, inizialmente, sono stati ceduti al Fucecchio in Interregionale. Questo per far capire che non necessariamente la storia di un grande giocatore fa il percorso di Maldini che passa dagli Allievi alla Champions League. Alcuni cominciano, infatti, dalla Serie C per poi accedere alla Serie B oppure alla Serie A, come Maccarone, Oddo e Antonini per citarne alcuni”.

Esempi preziosi e “modelli” che costituiscono “quello che – continua Toccafondi – vorremo fare in futuro, cercando di far crescere il bambino fin da piccolo per poi farlo continuare in Prima Squadra: un risultato che in termine di motivazione e prestigio potrebbe dare un plus alla società”. Infine il riferimento all’attuale tecnico biancazzurro, “un tassello importante – conclude Toccafondi – che incarna lo spirito della nostra società e che sarà prezioso anche per il futuro. “Ciccio” durante questa stagione, infatti, ha fatto debuttare negli ultimi mesi: Leonardo Longo e Tommaso Papini in Prima Squadra, due ragazzi classe ’95 che provengono dagli Allievi”.

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