Massimo Mezzaroma sulla Robur, il comunicato

Ho letto sia nei giorni scorsi sia nelle ultime ore, a fianco di vere e sincere manifestazioni di affetto nei confronti della squadra, molteplici dichiarazioni ispirate da considerazioni e interessi che nulla hanno a che fare con una serena e obiettiva rappresentazione della situazione.
Volutamente mi sono, sino a oggi, astenuto dal partecipare a siffatto tam tam mediatico, preferendo dedicarmi a tempo pieno a quello che il mio ruolo di presidente della società e della squadra impone, impegnandomi in questi ultimi mesi per cercare di creare le condizioni affinché si potesse iscrivere la squadra al prossimo campionato e assicurare la continuità aziendale e sportiva.
Per un solo punto, all’ultima giornata, è tramontata la speranza di poter raggiungere la Serie A che sembrava alla nostra portata, disputando la squadra un girone di ritorno anche migliore dell’andata; se il percorso sportivo si fosse compiuto, avrebbe agevolato senz’altro la soluzione dei problemi del Siena.
Ho quindi tentato, con le mie sole forze e nell’indifferenza anche di chi oggi si erge a troppo facile censore, di fare fronte alla situazione e, anche da ultimo, di sostenere il costo dell’iscrizione attraverso una semplice dilazione degli emolumenti dei giocatori e dello staff, senza pretendere alcuna rinuncia a quanto di loro spettanza, attraverso la stipulazione di accordi secondo schemi già posti in essere da altre squadre anche quest’anno. Purtroppo solo una decina di loro, che pure ringrazio, ha dimostrato di crederci accettando. Li ringrazio di cuore e credo abbiano dimostrato amore verso la Società,  ma neppure questo è stato sufficiente per giungere al risultato.
Sempre ho confermato ai soggetti interessati al Siena che non avrei fatto venire meno, neppure in questa situazione e nonostante gli ingenti sacrifici economici, il mio impegno per assicurare  il futuro del Siena. Ho rappresentato, dall’inizio di questa vicenda, la mia disponibilità a un cambio dell’assetto proprietario, ove si fossero profilati soggetti di adeguata affidabilità e disponibilità economica. Ho poi messo a disposizione anche il mio ruolo di presidente, laddove ciò avesse potuto contribuire a rasserenare il clima, almeno in determinati ambienti, e favorire le intese con tutti i soggetti interessati a contribuire alla difesa della squadra.
Nessuna trattativa con i soggetti volta a volta affacciatisi alla vicenda come possibili interessati è stata trascurata. Alcune trattative si sono da subito arenate. Altre sono state coltivate da soggetti che non sono andate oltre qualche riunione in banca, nonostante avessero ricevuto la conferma tangibile del mio impegno per salvare il Siena. Un’altra trattativa, sebbene fosse basata su un apporto congiunto immediato di liquidità necessaria per l’iscrizione, ha avuto un percorso complesso che sembrava essersi semplificato venerdì, con il possibile impegno di un altra banca individuata dal proponente.
Sino all’ultimo mi sono speso per garantire alla squadra un futuro sportivo nel doveroso rispetto della parimenti ineludibile necessità di assicurare alla società il recupero di un equilibrio economico-finanziario compromesso nell’ultima stagione per fattori terzi estranei alla gestione, a fronte dei quali si è pure attuata una immediata e massiccia attività di riduzione dei costi, anche con la collaborazione dei giocatori.
Infine, solo all’ultimo, nonostante tutti gli sforzi profusi, ho dovuto verificare che le condizioni su cui si è lavorato negli ultimi mesi non si sono realizzate e, con la morte nel cuore, ho dovuto prendere atto della situazione.
Con la serenità di chi sa di aver sempre operato scelte responsabili, in un quadro di legalità, correttezza, impegno economico e passione sportiva, ancora una volta non farò mancare il mio impegno e contributo, ma invito anche gli altri attori di questa triste vicenda a fare un obiettivo esame di coscienza, nessuno essendo indenne da colpe ed errori. In questo momento ognuno deve essere chiamato alle sue responsabilità, senza celarsi dietro a dichiarazioni di comodo che nulla risolvono e che lasciano ancora più rammarico. Con grande dolore chiedo scusa ai tifosi e mi aspetto di leggerne di simili da altri.

Massimo Mezzaroma