La Fiorentina riscrive la storia, da 0-2 al poker contro la Juve

Tre minuti di follia tra un rigore e un retropassaggio spengono i bellissimi colori di inizio gara. Questa è LA partita, forse le due settimane di pausa hanno caricato fin troppo l’atmosfera che la Fiorentina in campo sembra quasi messa sottovuoto e non liberata dalla pressione di questi giorni. I problemi sono i soliti, un’ora con la Juve in doppio vantaggio avrebbe ammazzato chiunque. Eppure il calcio è bello perché incredibile.

Incredibile come la Fiorentina. In 5 minuti – dopo aver accorciato su rigore – inventa una cosa che il Franchi sognava da anni: 2-2, 3-2 e 4-2, poker alla Juve nel giro di cinque minuti. L’impossibile che diventa realtà, una delle domeniche che resterà ben impressa nella memoria di ogni tifoso viola da qui a venire.

Eppure sembra -come già detto – non essere una gran domenica per il pubblico fiorentino (38290 spettatori al Franchi, ndr). 90 secondi e Giuseppe Rossi è già in difficoltà tanto che deve uscire a bordocampo con il massaggiatore viola. Due minuti fuori e rientra. Prima azione sulla destra intanto di una Juve che prova a sfruttare piccole falle in difesa.
Montella deve convivere ancora con l’assenza di Gomez e quindi prova con le incursioni sulle fasce; al decimo Buffon esce al limite dell’area su Cuadrado creando difficoltà al compagno di reparto ma riuscendo comunque a mettere in fallo laterale. La gara è tesa, lettaralmente: Tevez rimedia un giallo per un gesto di stizza all’arbitro dopo un suo fallo su Roncaglia. Stessa sorte pochi istanti per Aquilani per un fallo – inutile – sotto il curvino ospite. I viola intanto tengono alto il baricentro, provano anche per vie centrali rischiando però a volte nella solita leziosità che regala qualche pallone ai bianconeri.

Maglie di Firenze 1926 17esimo, primo tiro in porta con Tevez servito da Barzagli: para Neto. Al 20′ arriva anche una bordata di Roncaglia, palla a lato. Intanto crescono i gialli, già tre al 21′ con quello a Barzagli. Intanto dura 22 minuti la gara di Ambrosini, Mati Fernandez entra al posto dell’ex rossonero che sembra aver patito qualche problema con una scivolata in precedenza. Ancora un paio di conclusioni, una per parte, con gli stessi protagonisti: di testa il 10 bianconero, da fuori il 4 gigliato. Si tuffa Neto per mettere in angolo il destro di Marchisio al 28′.
La svolta della gara sta però nel fischietto di Rizzoli, Tevez cade dopo un contrasto con Gonzalo tra le proteste dei viola: per il direttore di gara è rigore, per lo stadio uno scroscio di applausi di scherno. Dagli undici metri Tevez però non sbaglia.
Due minuti dopo il patatrac, Cuadrado anticipa Neto in uscita sul taglio del 6 bianconero e mette la palla di nuovo sui piedi di Pogba che raddoppia a porta vuota. Batosta incredibile per i viola che pagano perfino troppo per quanto visto nei primi quaranta minuti in campo contro una Juve spietata.
Nella ripresa la Fiorentina sembra ancora tramortita, chi si aspettava un avvio a tutta rimane deluso. La difesa sembra impaurita tanto che perfino Gonzalo sbaglia lato concedendo a Marchisio un tu-per-tu con Neto che però è pronto. Si supera anche al 13′ quando Pirlo lo fa volare a deviare in corner una sua insidiosa punizione. E i viola? Nella ripresa non si vedono: un calcio piazzato di Mati Fernandez  viene parato facilmente  da Buffon. E’ invece il brasiliano nella porta viola a doversi impegnare ben di più.
Al ventesimo arriva, inaspettato, il gol dei viola. Mati Fernandez entra in area, spallata di Asamoah e rigore (forse un po’ generoso, forse per compensare quello con Tevez) per i padroni di casa: dagli undici metri Rossi segna e infiamma lo stadio che – dopo venti minuti di silenzio – torna a ruggire. La gara cambia così di volto: la timida viola della prima ora torna una Fiorentina a trazione anteriore. Alla mezzora succede l’incredibile: la Juve sembrava aver tarato la difesa quando una palla al limite viene trasformata da Pepito Rossi in una palla su cui, colpevolmente, Buffon si trova in ritardo. E’ il 2-2 e il Franchi esplode.

Ma non è finita qui: passato due giri di lancette che Borja Valero smarca in area sulla destra Joaquin che, dimenticato dai difensori bianconeri, infila Buffon sulla sua sinistra con un preciso destro a fil di palo. 3-2, ma la Fiorentina è cambiata e per la Juve non c’è scampo. Cuadrado va via da solo in contropiede sulla sinistra, percorre 60 mt e poi smarca al limite Rossi che di prima intenzione infila l’angolo alla destra di Buffon. Tripletta di Pepito, 4-2 nel giro di cinque minuti. Dall’Inferno al Paradiso.

Diego Della Valle (stadio)Gli ultimi dieci minuti sono solo una lunga attesa, i tre minuti di recupero per una volta sono una gioia e non una sofferenza. Finisce così, le statistiche cadono e la Juve subisce una delle più clamorose rimonte della Serie A. La Fiorentina 2014 potrebbe esser erinata oggi.

FIORENTINA – JUVENTUS 4-2

FIORENTINA: Neto, Roncaglia, Gonzalo, Savic, Pasqual, Ambrosini (22′ Mati F.), Pizarro, Aquilani (55′ Joaquin), Borja Valero, Cuadrado, Rossi (85’Matos). A disp. Munua, Compper, Tomovic, Vecino, Bakic, Joaquin, Fernandez, Alonso, Wolski, Vargas, Matos, Iakovenko. All. Montella
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Padoin, Asamoah (79’Giovinco), Marchisio, Pirlo, Pogba, Tevez, Llorente. Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, De Ceglie, Peluso. Motta, Bouy Ouasim, Isla, Giovinco, Vidal. All. Conte

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

RETI: 37’Tevez su rigore, 40’Pogba, 65′ su rigore, 76′ e 81′ Giuseppe Rossi,  78’Joaquin.

NOTE:
ammoniti Tevez, Aquilani, Barzagli, Cuadrado, Savic, Pirlo, Motta.