Livorno, altro tassello importante con la Juve Stabia

Difficile, anzi difficilissima la gara contro i campani della Juve Stabia, forse più di quanto messo in preventivo anche perchè alcune circostanze favorevoli alle “vespe” ed un arbitraggio non proprio esemplare soprattutto nella persona del guardialinee Lo Cicero che con una decisione dubbiosa sul goal del 3-2 di Siligardi hanno forse privato il Livorno di una preziosa vittoria che sarebbe stata più che meritata, e poi l’altro interrogativo: ma perchè ad arbitrare il Livorno è stato inviato Pinzani da Empoli?

LivornoStemmaComunque al di là di tutto questo resta la soddisfazione per il recupero di un risultato che era stato compromesso, poi cosa non da poco nella serie cadetta essere a ben 12 risultati utili consecutivi, ma soprattutto la consapevolezza della forza caratteriale di una squadra che riesce sempre assieme al suo tecnico a superare anche difficoltà che a volte sembrerebbero insormontabili. Ma venendo alla gara dobbiamo subito dire che il Livorno è privo per squalifica di capitan Luci e del bomber Paulinho e allora mister Nicola schiera davanti a Fiorillo la difesa a tre che vede Ceccherini, Emerson e Bernardini, un centrocampo nel quale Salviato a destra va ad occupare il ruolo di Schiattarella che si sposta interno nel ruolo che è di Luci, Gensoglou a sinistra e Gemiti sull’esterno dello stesso lato, Belinghieri tra le linee con Dionisi e Siligardi punte. Invece mister Braglia fa vedere subito con le prime batture che la sua squadra pensa in primis a non prenderle in quanto davanti al “cecinese” Nocchi si schierano Baldanzeddu, Scognamiglio, Figliomeni e Dicuonzo, linea di centrocampo con Caserta, Agyei e Jidai, in avanti il finto Zito che retrocede fino a fare il quinto di difesa, l’ex di turno Danilevicius e Cellini. La tattica del tecnico maremmano è subito chiara 7/8 uomini dietro la linea della palla ed addirittura 10 nelle circostanze più difficili, l’obiettivo è quello di impedire ai labronici di svilippare il loro gioco, soprattutto chiudere gli spazi intermedi dove il Livorno costruisce le sue giocate con i movimenti in diagonale di Dionisi e Siligardi, ripartire in contropiede ed il giochino riesce bene al tecnico dei campani perchè nel primo tempo dopo una buona opportunità sprecata da Salviato è Cellini che sfrutta alla grande una ripartenza ed è un IMMENSO FIORILLO che neutralizza la sua botta a colpo sicuro da soli due metri, poi proprio allo scadere Dionisi quasi dal fondo si inventa un goal impossibile a premiare la netta superiorità ed il possesso palla degli amaranto. Si rientra in campo e neppure il tempo di assestarsi che la Juve Stabia trova il pari, saranno passati si e no 40 secondi che Zito batte una punizione dalla destra a tagliare dalla parte opposta dove un giocatore campano spizza di testa per Cellini che perso completamente dalla difesa livornese questa volta anticipa tutti e mette in rete la palla del pareggio.

Perticone (foto livornocalcio.it)Ed ora iniziano le emozioni di un secondo tempo ancora una volta “FRIZZANTE E FANTASTICO”, Braglia si copre ulteriormente mandando in campo il giovane Improta, rapido e scattante in luogo di Agyei, dall’altra parte invece Nicola chiama Dell’Agnello che va a rilevare Salviato disegnando un Livorno molto offensivo che attacca con Belinghieri anche a quattro ed è il 21° quando su una ripartenza degli stabiesi Schiattarella colpisce involontariamente la palla con la mano (purtroppo il braccio è largo ed il penalty inevitabile). Sul dischetto Dicuonzo che freddamente secca Fiorillo che è sulla traiettoria ma non ce la fa ad impedire il vantaggio dei campani. Si copre ancora di più la Juve Stabia inserendo Mezavilla per Danilevicius ma il Livorno non ci sta, inizia a spingere forsennatamente, Gentsoglu apre decine e decine di azioni, Schiattarella fa impazzire il suo avversario di corsia, Dionisi si muove su tutto il fronte avanzato, Gemiti spinge come un forsennato a sinistra e siamo quasi alla mezzora quando Siligardi fa esplodere ancora una volta il Picchi con una tremenda bordata di sinistro dai 35 metri che va a spegnersi nel sette sulla destra di Nocchi, ma non è finita il Livorno nonostante la terza gara in sette giorni trova forze impensabili, schiaccia gli avversari e due minuti dopo una nbellissima azione libera Siloigardi alla battuta vincente la il sig.Lo Cicero alza la bandierina a segnalare un off-side che nessuno ha visto. Gli amaranto non possono fare altro che accettare la decisione, ma gli attacchi continuano in maniera furibonda, prima Dionisi, poi Dell’Agnello hanno sul piede la palla della vittoria, ma un poco la precipitazione, un poco la bravura di Nocchi salvano la squadra campana, Braglia sostituisce Cellini con Bruno per dare più fisicità alla squadra e proprio al 48° Dionisi si fa respingere l’ultima opportunità della gara. E’ finita ma resta la consapevolezza di un Livorno forte, caratteriale ed in grado di reagire alle avversità. Ora la lunga sosta per ritemprare le forze, si ripartirà il 26 gennaio con la difficile trasferta di Padova, vedremo…