Carrarese, occhio a questo Bassano. I giallorossi occupano la penultima posizione in classifica con appena due punti conquistati in sette giornate, ma guai a sottovalutarli. La Trasferta in terra veneta sarà irta d’insidie per gli azzurri di Stefano Sottili, se non altro perché si viene da una settimana super impegnativa. Quando si gioca ogni tre giorni, la stanchezza e i cali fisici si accusano soprattutto alla terza partita, in più la Carrarese è alle prese con qualche acciacco che qua e là possono complicare le scelte del tecnico. Matteo Merini resta sempre in sospeso e per questo Sottili ha convocato anche l’attaccante della Berretti Vita. Piccini si è allenato, così come Anzalone che tornerà sicuramente a disposizione del mister. Non ci sarà Bregliano, out per una decina di giorni, così come il convalescente Bagnai. Il modulo di partenza dovrebbe essere nuovamente il 4-4-2 col rientro di Anzalone in difesa. Centrocampo confermato con Corrent-Taddei coppia mediana, Orlandi e Giovinco esterni. In attacco Cori farà coppia con Gaeta.
Tornando al Bassano, i giallorossi sono dati in netta crescita. Mercoledì nel pareggio col Portogruaro i vicentini hanno sfoderato una grande prestazione, fatta di intensità, velocità, scambi palla a terra. I passi in avanti si sono visti, tanto da far parlare una vecchia volpe come OsvaldoJaconi di miglior prestazione stagionale per il Bassano. Avversari da rispettare al massimo, tantopiù che la vecchia guardia del Bassano scenderà in campo sicuramente col dente avvelenato. Non dimentichiamo, infatti, che nel 2009-10 in C2 gli azzurri estromisero dai playoff proprio il Bassano battendolo all’ultima giornata. La Carrarese, alle prese con una stagione disastrosa e tre cambi di allenatore, era ultima in classifica e doveva vincere per giocarsi le residue chance di approdare almeno ai playout con la guida tecnica in panchina di Ferrucci Bonvini. I giallorossi al contrario venivano da un’annata da protagonisti e con un successo allo stadio dei Marmi si sarebbero garantiti l’accesso ai playoff. Alla fine a vincere una delle partite più drammatiche della loro storia furo proprio gli azzurri con le reti di Del Vivo e Guidone. L’impresa risultò inutile, dato che gli altri risultati condannarono la Carrarese alla serie D. La giornata si chiuse con entrambe le squadre a piangere in campo: un’atmosfera tanto amara quanto surreale.
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