Carrarese, il direttore Turotti: “Punteremo sui giovani”

Quali sono i piani per il futuro della Carrarese? E’ la domanda che si pongono i tifosi azzurri e alla quale tutti sperano arrivi presto una risposta dai vertici di piazza Vittorio Veneto. Gigi Buffon ieri ha raggiunto il raduno di Coverciano in vista degli impegni di giugno in Confederations Cup con la Nazionale. Con tutta probabilità prima della partenza per il Brasile Buffon farà tappa a Carrara per chiarire i suoi progetti. Carrarese_logo 1

Nel frattempo abbiamo chiesto al direttore Sandro Turotti di aggiornarci sulla situazione: «Ci sono tante cose che bollono in pentola, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione societaria, i compiti e le mansioni di ognuno. Aspetti fondamentali sui quali dovrà decidere la proprietà. Poi verrà l’aspetto tecnico: cioè scegliere l’allenatore che guiderà la prima squadra, il suo staff tecnico e di conseguenza i giocatori».

A proposito di mister, il nome uscito fuori è quello di Vincenzo Cosco.

«Siete completamente fuori strada» E’ l’immediata replica del direttore dal quale però non riusciamo a strappare altre informazioni. L’impressione è che il nome del nuovo mister sia già stato deciso e che probabilmente verrà annunciato assieme ai programmi per la prossima stagione quando Buffon parlerà alla città. Si dovrebbe trattare di un allenatore esperto, ma non necessariamente in là con gli anni, probabilmente con qualche vittoria alle spalle e molto motivato.

«Prima di tutto – continua Turotti – dobbiamo pensare di essere in Seconda Divisione. La proprietà ha dato disponibilità a fare i passi necessari, nel caso ci fossero spiragli di ripescaggi. Il ripescaggio però avverrà solo se qualche squadra non dovesse iscriversi al campionato. Noi comunque vogliamo risalire, perciò dobbiamo allestire una squadra che possa fare bene sia in C1 che in C2 e soprattutto con giovani all’altezza. Il presidente Macalli in un’intervista ha detto che il prossimo anno non ci sarà più il minutaggio per chi fa giocare due o tre under. Si sta pensando di dare i fondi soltanto a chi manderà in campo 11 giocatori con età media complessiva non superiore ai 23 anni. Sarebbe un massacro per i giocatori over ’86».

Ecco quindi l’importanza di avere un settore giovanile moderno. Concetto che si ricollega all’idea di creare campi in sintetico a Fossone e allo stadio dei Marmi.

«Sarebbe importantissimo per il nostro settore giovanile». Spiega Turotti. «E’ un passo che una società come la Carrarese deve compiere. E’ un concetto che vale per tutte le società: se non si torna nuovamente a lavorare sul settore giovanile, il calcio non può andare avanti. Un imprenditore può buttare via i soldi un anno o due, poi non ce la fa più. Bisogna creare una struttura, un settore giovanile importante, che rispecchi l’identità del territorio. Quest’anno Tognoni ha fatto 11 presenze, Battistini ha esordito e Chella è stato aggregato alla prima squadra: tutti e tre ragazzi del nostro vivaio. Questa è una linea che dovrà essere potenziata col tempo, sperando di avere altri ragazzi da inserire nella Carrarese maggiore. E’ una cosa importante che ci sia nella Carrarese una forte identità della zona. Questi sono programmi a medio-lungo termine che la società deve avere come obiettivi da perseguire».

A proposito di giovani calciatori carraresi. Quest’anno si è messo in luce Ettore Lagomarsini (’93) numero uno del Messina neopromosso in C2, di proprietà del Genoa che lo acquistò giovanissimo dal vivaio della Carrarese nel 2010.

«Sono subito partito bene fin dalla prima partita e questo mi ha aiutato». Racconta Lagomarsini. «La piazza di Messina? Non è paragonabile con nessun’altra realtà in Italia. Lì è tutto un altro calcio al di là della categoria. Contro il Cosenza abbiamo avuto 12mila spettatori, in media avevamo 2-3mila tifosi a seguirci. In fondo è una piazza abituata a palcoscenici di alto livello. La squadra era forte, ma soprattutto eravamo un bel gruppo». A Messina ti vorrebbero tenere. «Se potessero mi comprerebbero. Rimarrei volentieri. Vediamo cosa decide il Genoa. La Carrarese? Essendo di Carrara, ci penso sempre, ma deve essere la società a mostrare interesse. Se mi facessero un’offerta la valuterei, ma da quando mi hanno venduto al Genoa non sono mai stato cercato».