Lega Pro, la lotta alle frodi nelle scommesse sportive

Di seguito la nota del Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli.

Faccio seguito agli articoli comparsi su varie testate giornalistiche nazionali oggi, 30 novembre 2012, aventi ad oggetto la notizia riportata da Agipronews dal titolo “Calcioscommesse: L’Italia è seconda al mondo per numero di partite truccate”, per precisare alcuni aspetti.

Voglio sottolineare innanzitutto due elementi:

A) la lotta alla contraffazione è difficile e spietata, combattuta contro organizzazioni criminali aggressive, pericolose, dotate di risorse finanziarie consistenti, facilitate da un’assenza di coordinamento della lotta e della legislazione tra i paesi (ciò rafforza il merito e l’abnegazione delle forze di contrasto);

B) l’informazione va data in modo rigoroso e preciso. Devo constatare che il quadro che esce non è rispondente e ancor più non si da cognizione ai lettori di ciò che si stia facendo e dei risultati ottenuti. Lo scrivo con una certa irritazione poiché noi della Lega Pro, ma non solo noi, siamo impegnati in un’opera di contrasto nella quale spendiamo risorse umane, intelligenza e risorse finanziarie.

La Lega Pro dal 2009 sperimenta il controllo di ogni sua gara (Campionato e Coppa Italia) attraverso il monitoraggio, in tempo reale, di tutte le movimentazioni economico-finanziarie generate nel mondo delle scommesse sportive sulle nostre gare in tutti i mercati mondiali. Lo fa grazie alla collaborazione con Sportradar, la società più specializzata al mondo nella lotta alla contraffazione delle scommesse sportive. La nostra Lega ha costituito un Integrity Office con personale formatosi a Londra e capace di dirigere la lotta alla contraffazione.

La strategia della Lega Pro nella lotta alle manipolazioni nelle scommesse sportive  si basa su tre caposaldi:

  • Partnership con Sportradar: agenzia leader a livello mondiale nella lotta al frauding ed al monitoraggio dei dati.
  • Valori: innalzamento della barriera valoriale con l’adozione del Codice Etico e del Comitato Etico.
  • Integrity Office: istituzionalizzazione di un ufficio dedicato al monitoraggio, formazione, educazione, prevenzione.

Per quanto concerne la pura attività di monitoraggio, viene attuata una specifica procedura che la nostra Lega ha attuato di concerto con l’UISS (Unità Informativa sulle Scommesse Sportive), l’organo istituzionalmente preposto istituito presso il Ministero dell’Interno.

E’ importante sottolineare come l’attività svolta negli ultimi due anni abbia portato apprezzabili risultati positivi in termini di diminuzione delle partite sospette.

Secondo i dati fornitici da Sportradar (corroborati dalle risultanze delle indagini federali), nel campionato 2010/2011 le gare che risultavano sospette (con differenti gradi da altamente sospette/rosso a sospette/arancione) erano 14. Nel campionato  2011/2012 le segnalazioni relative alle gare sospette sono calate di circa il 65%, delle quali solo una con codice rosso.

Per quanto concerne l’attività di educazione e prevenzione relativa al match fixing, la nostra Lega ha instaurato un proficuo rapporto di collaborazione con la FIFA,  la UEFA, tramite Graham Peaker, e con INTERPOL, tramite Michaela Ragg ed il Generale Fabrizio Lisi e l’UISS, tramite il Prefetto Francesco Cirillo.

I momenti salienti dell’attività di educazione e prevenzione si possono così riassumere:

13 gennaio 2012:Workshop a Coverciano dedicato agli arbitri della CAN PRO

16-17 Gennaio 2012:Workshop a Roma dedicato ai responsabili prima squadra, ai responsabili settori giovanili, e primo test sugli atleti under 17 del Latina calcio

11-12 Aprile 2012:‘Tackling Match Fixing and Corruption in Football’, 1°Seminario FIFA-INTERPOL in Finlandia.

20 Aprile 2012:Workshop a Tivoli dedicato agli arbitri della CAN PRO

30 Maggio 2012:Workshop per i ragazzi delle squadre Berretti di Frosinone, Milazzo, Cuneo, Como in occasione delle Final Four dei Berretti che si sono svolte a Monza.

11 Giugno 2012:Workshop con atleti e staff della Rappresentativa nazionale Under 20 di Lega Pro a San Marino.

Dopo la prima fase di formazione, la Lega Pro ha poi organizzato un primo tour attraverso l’Italia che sta toccando, per il momento, alcune città/clubs lungo tutta l’Italia.

Dal 13 marzo u.s. gli Integrity officers della Lega Pro, Vittorio Angelaccio e Emanuele Paolucci, unitamente agli analisti di Sportradar, hanno iniziato a recarsi direttamente sul territorio organizzando degli workshops ad hoc per ogni società, esplicando agli atleti della prima squadra, agli atleti over 15, allo staff ed alla dirigenza, tutte le problematiche connesse al match fixing e le sanzioni penali e sportive nelle quali gli stessi potrebbero incorrere.

La nostra Lega è inoltre stata invitata, unica Lega sportiva al mondo, ad esporre il proprio modello d’intervento e l’attività  contro il match fixing allo Sport Integrity Symposium, organizzato dalla Sorbonne e dall’ICSS (International Centre for Sport Security), tenutosi dall’11 al 13 settembre 2012 a Parigi.

In quell’occasione ho portato, come richiestoci, l’esperienza nel rapporto tra istituzione sportiva e forze di contrasto. E’  questo uno dei punti più avanzati dell’attività in Italia.

Tale simposio è stato altresì molto utile per confrontarsi e coordinarsi nella lotta alle frodi nelle scommesse sportive con le forze di contrasto a livello internazionale presenti (INTERPOL, CIO, FIFA, UEFA, Forze di Polizia, Istituzioni, Federazioni sportive, Docenti Universitari).

Al termine, la nostra esperienza è stata segnalata come “esempio da replicare nel mondo”, siamo un punto d’eccellenza!!

Ulteriore step per l’opera di educazione e prevenzione è stata quella di creare un reticolo informativo e preventivo sul territorio. Ogni società ha infatti definito il proprio referente integrity, formato dall’Ufficio Integrity della Lega Pro e da Sportradar, che si coordina con l’ufficio stesso per le attività di contrasto al match fixing.

Il 23 ottobre u.s. si è infatti tenuto Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, il primo workshop per i referenti integrity, al quale hanno partecipato, oltre ai vertici della Lega Pro, il Prefetto Francesco Cirillo, Vice Capo della Polizia di Stato e Direttore Centrale della Polizia Criminale e dell’UISS, il Gen. Luigi Curatoli, Direttore servizio analisi criminali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ed il Dott. Luca Turchi, Direttore ufficio scommesse sportive di AAMS.

Con l’utilizzo della figura del referente integrity. Si è venuto a creare un “reticolo” sul territorio capace di:

  • segnalare i casi di pericolo;
  • contribuire alla formazione dei giovani;
  • lavorare per prevenire;
  • collaborare con l’integrity office della Lega Pro.
  • avviare un forte rapporto con le forze di contrasto sul territorio

Per la stagione in corso, 2012/2013 la Lega Pro si è quindi posta dei traguardi da perseguire:

  • Procedere nell’attività di monitoraggio delle scommesse sportive tramite Sportradar e l’Integrity Office.
  • Proseguire l’Integrity Tour educando tutte le società di Lega Pro.
  • Proseguire il progetto di educazione e di lotta ai fenomeni fraudolenti nelle scommesse che parta da quello che è il luogo educativo per eccellenza: la scuola.

Come sopra evidenziato uno dei caposaldi della nostra azione a difesa dei valori è certamente l’adozione del Codice Etico. Dopo una prima stesura di questo insieme di norme di comportamento che impegnano Lega, club, dirigenti e calciatori, nell’aprile 2012 ne è stata varata una versione aggiornata che prevede norme vincolanti al momento dell’iscrizione al campionato per ogni singolo tesserato di ciascun Club associato. I club che lo rispettano e lo applicano, nel caso in cui i propri tesserati venissero coinvolti in episodi di match fixing, potranno vedere attenuata la propria responsabilità oggettiva.

Il Codice Etico obbliga infatti le società ed i tesserati al vincolo del suo rispetto: questa è la novità. Tale ultima revisione ha risposto all’esigenza di rendere cogente lo stesso codice, prevedendo altresì delle sanzioni in caso di mancata osservanza delle norme.

Per “vigilare sul generale rispetto dei principi etici da parte dei soggetti destinatari del Codice: in tutte le loro attività, individuali o societarie, ed in ogni manifestazione o evento rilevante sul piano agonistico, sportivo-istituzionale e sociale che li veda interessati (art. 8 Codice)” e far applicare le suindicate disposizioni è stato istituito, e presentato il 7 maggio u.s. a Roma, un Comitato Etico che possiede le seguenti caratteristiche:

  • terzietà
  • alto profilo morale
  • controllore dell’operato della Lega Pro e dei suoi club
  • interventi diretti

I componenti del Comitato sono stati scelti anche per i differenti mondi dai quali provengono: giuridico, sportivo, religioso, giornalistico, istituzionale. Essi sono:

  • Prof. Andrea Manzella (Presidente), Costituzionalista e Professore Universitario;
  • Dott. Cesare Gussoni, ex presidente Associazione Italiana Arbitri;
  • Dott.ssa Fiona May, campionessa di atletica leggera;
  • Mons. Vescovo Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza ed ex direttore sport della Conferenza Episcopale Italiana;
  • Dott. Mario Sconcerti, giornalista del Corriere della Sera e Sky;
  • Dott. Roberto Sgalla, direttore della Scuola Superiore di Polizia.

In Italia non c’è solo negatività e sarebbe utile che i dati venissero aggiornati.

La lotta contro le centrali criminali internazionali non ci fa allentare la presa e/o sottovalutare l’attacco.

Chiediamo semplicemente che i dati vengano controllati, se rispondano a verità, prima di diffonderli.