TEMPO DI BILANCI. LA NOTA DI FRANCESCO GHIRELLI, PRESIDENTE LEGA PRO

“Se faccio il Presidente è solo per contribuire, spero in modo significativo, a cambiare il verso al calcio italiano e di conseguenza a dare una IDENTITÀ alla Lega Pro.
Tutto il resto non ha alcun valore per me, se non i rapporti personali, quelli rimangono al di là delle cariche pro tempore. 
Ho detto che per cambiare non avrei ricercato un facile consenso, anzi ho l’obbligo anche di essere impopolare. 

A) dobbiamo diventare una vera Lega. Siamo un mondo variegato, o la diversità diventa la ricchezza o la diversità ci condanna a non avere identità unitaria e quindi ad essere deboli. 
La Lega deve essere il luogo ove definire la linea di interesse generale, e il ruolo del Presidente deve essere questo, non deve ricercare il consenso per sommatoria nell’assecondare ognuno.
La Lega è, fino a modifica, formata da sessanta club, piccoli-medi-grandi, un numero consistente di club sta da un lungo periodo in Lega, una parte pensa, giustamente, di considerarla una Lega di transito verso la serie B. Questi interessi non sono facilmente conciliabili. La sfida affascinante è proprio questa; 

B) questo è un campionato di sofferenza, lo sapevamo e lo sappiamo. Bisogna governare con saggezza questo anno orribile, attenti a darsi la” zappa sui piedi” dicendo e proclamando “campionato falsato”; questo da un lato non ci risolve i problemi e dall’altro ci consegna un’immagine negativa nei confronti dei possibili sponsor. 
Veniamo ai temi: fideiussioni taroccate, avevamo chiesto di escludere le società che avevano la fideiussione non valida, il Commissario ha costruito una soluzione che ci condanna a subire .
Aspettiamo, ancora, la pronuncia nel merito della Corte Federale di Appello.
Solo due giorni fa ho sollecitato FIGC affinché chieda che  le motivazioni vengano pubblicate quanto prima. 
La combinazione con le partite da recuperare a causa dell’assurdo inizio del campionato ci ha obbligato a chiedere un parere interpretativo alla Corte Federale per comprendere, in caso di esclusione dal campionato di qualche società, se dovrà applicarsi il comma 3 (esclusione nel girone d’andata) o il comma 4 (esclusione nel girone di ritorno) dell’art. 53 NOIF. 
Dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI contro la Vibonese nel giudizio contro il Messina, ho deciso di far costituire la Lega nel giudizio sulle fideiussioni Finworld per evitare un nuovo caso Messina. 

C) CAMPIONATO 2019-20 : il 18 dicembre u.s. si è fatta in consiglio federale una rivoluzione nel sistema di iscrizioni al campionato. Non ripeto ciò che si è deciso, una vera svolta che , ci auguriamo, impedirà di trovarsi in situazioni simili a quelle di cui oggi soffriamo.
L’IMPEGNO PRESO DI CAMBIARE LE REGOLE DI ISCRIZIONE È STATO MANTENUTO E QUINDI I CLUB DI SERIE C POSSONO GUARDARE AL FUTURO CON PIÙ CERTEZZA. 
Quindi, quando dico governare questa fase con sangue freddo vuol dire che, ora, stiamo attraversando un deserto ma al di là è già delineato un campionato con regole nuove. 

D) nel consiglio federale del 18 dicembre u.s., noi, lega pro, abbiamo esercitato un ruolo importante (lo ascrivo come merito a quanto, insieme, decidemmo il 17 dicembre in assemblea) . Noi avevamo una linea precisa frutto di un voto con solo due voti contrari ed una astensione. Il format della serie B è ritornato a 22 ( grande risultato essere  andati a 19 club in agosto, un golpe fallito! E che però ha lasciato macerie) . Si dovranno definire i criteri dei ripescaggi con l’impegno di scrivere criteri ed approvarli in modo che i club di lega pro non vengano penalizzati come la normativa vigente determina. 
Non mi sembra un risultato negativo, poi per dare un giudizio definitivo aspetteremo il 31 gennaio pv. 
Siamo consapevoli di dover gestire una situazione che abbiamo ricevuto in dote dal commissario della figc e che abbiamo classificata come “devastante” per la nostra Serie C , non saremo mai soddisfatti in toto di quanto potremo ottenere in risarcimento. 

Oggi abbiamo bisogno, sapendo che siamo in una fase delicata e cruciale, di pensare di rafforzare la nostra capacità di essere lega e di presentarci uniti e forti per portare a casa il risultato a favore dei nostri club. Mi permetto di dire che, a livello nazionale, ci è riconosciuta una forte credibilità. 
Aggiungo che questa è la condizione per affrontare il tema delle risorse economiche che ci spettano perché noi svolgiamo servizi di formazione per la serie A.
Se le riforme sono la base su cui poggiare il futuro identitario della Lega Pro, le risorse finanziarie sono le fondamenta su cui consolidare i nostri club.  
Da parte mia c’è l’impegno totale per il progetto Lega Pro che ho detto il 6 novembre scorso a Firenze: REGOLE-SOSTENIBILITÀ ECONOMICA-IDENTITÀ. 

Ora, pensiamo a tutti i nostri cari , concediamoci qualche ora di gioia aspettando un nuovo anno a cui chiedere un 2019 consono al cambiamento irrinunciabile del calcio italiano, e noi della Serie C siamo parte integrante. 

Firenze, 30 dicembre 2018