Un brutto Livorno cede a una cinica Alessandria

Delicatissima gara quella di oggi al Picchi per la capolista Livorno. Arrivano dal nebbioso Piemonte i grigi di Alessandria, storica squadra dal glorioso passato ( i natali calcistici di Gianni Rivera gli appartengono ) e che lo scorso anno ha buttato alle ortiche una promozione che sembrava già “ cosa fatta “ e inoltre dopo il cambio di panchina gli alessandrini hanno inanellato una importantissima serie di risultati positivi…l’ultima sconfitta risale infatti al 24 novembre ( 3-2 a Piacenza ) dopodiché sono arrivate cinque vittorie consecutive con ben 14 goal fatti e solo 4 subiti. Pertanto arriva una compagine in grandissimo spolvero con tanta voglia di risalire la classifica verso la zona play-off mentre gli amaranto nella ripartenza di Lucca dopo la lunga sosta, pur non godendo di nessuna fortuna, sono apparsi non brillanti rispetto al Livorno che dominava le gare fino allo stop, direi un poco lenti ed impacciati oltre che prevedibili contro una Lucchese arroccata tutta dietro e pericolosa nelle poche ripartenze che gli hanno dato pure il vantaggio. In contemporanea le vittorie delle inseguitrici Siena, Viterbese e Pisa che hanno riportato, dopo il recupero di Piacenza, i bianconeri senesi a sette punti di distanza potrebbero aver creato una sorta di allarme psicologico nell’equipe di Sottil, cosa alquanto pericolosa alla vigilia di questa gara. Mancano 15 giornate alla fine, ben 45 punti in palio e quindi tutto potrebbe ancora accadere anche perché le avversarie si sono rinforzate con acquisti importanti e proprio i grigi in questi giorni di mercato hanno visto arrivare alla loro corte il centrocampista offensivo Gatto dal Chievo, la scorsa stagione al Santarcangelo ed il difensore Barlocco dalla Juventus fino a pochi giorni addietro alla Pro Vercelli, oltre a Bellazzini dal Cittadella, acquisti di qualità importante che potranno dare ulteriore valore ai piemontesi.

La giornata è splendida, un tiepido sole di una primavera avanzata splende sul Picchi e quindi vediamo come i mister hanno preparato i loro assetti iniziando dagli ospiti di mister Marcolini che schiera Vannucchi in porta, Celjak, Piccolo, Giosa e Fissore in difesa, Gatto, Gazzi, Sestu e Nico in mezzo, Marconi e Gonzalez in avanti con a disposizione Pop, Gjoni, Barlocco, Bellazzini, Fishnaller, Russini, Rossetti, Sciacca, Pastore, Bunino, Kadi e Ranieri.

Risponde Sottil con Mazzoni tra i pali, Morelli, Pirrello, Gasbarro e Franco linea difensiva, Luci e Bruno in mediana, Doumbia, Baumgartner e Valiani dietro a bomber Vantaggiato con in panchina Pulidori, Borghese, Gemmi, Zhikov, Gonnelli, Perez, Montini, Giandonato, Mendes, Mancini, Bresciani, Kabashi.

La direzione della gara è affidata a Valiante di Salerno.

incredibile, inizia la gara è dopo 8 secondi l’Alessandria con Gonzalez che brucia la difesa amaranto va in vantaggio, quindi gara che inizia subito in salita, certo che la dormita della difesa labronica è stata veramente clamorosa e rischiando subito dopo pure il raddoppio con Gasbarro che salva prendendosi però il giallo. Salta pertanto tutto quello che sicuramente Sottil aveva preparato ed ora vedremo quella che potrà essere la reazione anche perché adesso i grigi si schierano con un 5-4-1 a protezione dell’insperato vantaggio. Cerca la reazione il Livorno, scorre il 15’ e un palo di Valiani ed una paratona di Vannucchi sul tiro di Franco fanno ben sperare. Manca però la tranquillità e questo fa il gioco dei grigi che tentano sempre di rallentare il gioco ben arroccati nella loro area e pronti a ripartire in velocità. Occorre più rapidità nelle azioni altrimenti contro una difesa schierata il gioco diventa impossibile, il giro palla viene facilmente interdetto dai grigi, le fasce non vengono sfruttate nella giusta maniera e gli inserimenti vengono così a mancare, serve continuità e rabbia, cosa che non avviene, sembra quasi che gli amaranto siano ancora sotto shock dalla rete subita e siamo alla mezz’ora. Una bella conclusione di Vantaggiato alta al 35’ ma troppo poco per creare pericolosità, serve ben altro perché le linee di passaggio sono tutte chiuse e fantasia per ribaltare il risultato con una giocata non se ne vede, un angolo sul colpo di testa di Vantaggiato sul quale si esalta ancora Vannucchi. E finisce il primo tempo abbastanza brutto con l’Alessandria in vantaggio per 1-0 e che con la tolleranza dell’arbitro Valiante di Salerno riesce a rompere il ritmo, a rallentare a suo piacimento il gioco.

Si riparte e vediamo se il Livorno sarà capace di cambiare ritmo di una gara che sembra maledetta e della quale eravamo stati facili profeti nell’enunciarne le difficoltà, intanto continua la melina dei finti infortuni dei grigi tollerati dal PESSIMO ARBITRO VALIANTE di Salerno, siamo al 10’ e una punizione per gli amaranto da la possibilità ai grigi di perdere ulteriore tempo con un giocatore dei grigi che cade a terra come morto, comunque al di là di questo serve ai labronici maggior cattiveria, grinta e velocità, oltre alla fantasia che l’assenza di Maiorino toglie alla squadra di Sottil, ricorre ai cambi il mister, entra Murilo per Baumgartner e Manconi per Doumbia, sarà così un Livorno a trazione offensiva. Anche i grigi vanno alla sostituzione con Bunino ( un ex ) per Marconi. Manca mezz’ora alla fine, intensifica gli attacchi la squadra di casa ma non riesce a trovare varchi, troppo lenta la manovra, siamo al 20’ si appresta ad entrare Perez per Morelli, attacca il Livorno ma non riesce a creare pericoli alla munita retroguardia alessandrina che sostituisce Gonzalez con Fishnaller aumentando così la sostanza in copertura. Corre la mezz’ora, i minuti scorrono inesorabili e resta difficile vedere una possibilità di recupero se non con una giocata singola in quanto la coralità e fluidità che sino ad ora aveva condrattistinto le gare dei labronici oggi è stata totalmente assente. Inoltre ora gli amaranto sono anche a rischio in quanto completamente sbilanciati in avanti mentre entra Kabashi per Luci, ammonizione per Giosa dopo Piccolo, che ricorre al fallo, entra pure Russini nei piemontesi per Sestu. Entriamo negli ultimi cinque di gioco e vediamo difficile recuperare questa gara che la compagine di Marcolini sta controllando a suo piacimento e dobbiamo dire che la sconfitta labronica è senza scuse, è mancato il gioco, le geometrie, la fantasia, la grinta e questo è un campanello d’allarme chiarissimo in virtù delle quattordici gare che restano e con il Siena che se vince alle 18,30 contro il Gavorrano sale a soli quattro punti di distanza, ci sarebbe da dire “ maledetta sosta “ e soprattutto ricordiamoci per “ scaramanzia “ il campionato scorso nel quale proprio l’Alessandria al giro di boa era data da tutti per “ già vincente “ poi sappiamo cosa è accaduto.