Dodici campionesse raccontano la loro vita: presentato l’e-book “Donne di Sport”

“Donne di Sport”, l’e-book che racconta la storia di dodici campionesse italiane che si sono distinte per le loro imprese atletiche, è stato presentato nel corso dell’incontro “Sportive al Centro” che si è tenuto alla Scuola dello Sport del CONI.

Scritto da Tiziana Pikler ed edito da Alley Oop-Il Sole 24 ore, il volume contiene anche un capitolo dedicato al calcio in rosa e in particolare ad una delle protagoniste attualmente più rappresentative di questo sport, il capitano della Nazionale femminile Sara Gama. 

Dodici donne, dodici atlete, dodici storie di vita. Da Maria Beatrice Benvenuti, arbitro di rugby internazionale, a Monica Boggioni, atleta del nuoto paralimpico con quattro record del mondo, a Federica Brignone, medaglia di bronzo nello slalom gigante alle Olimpiadi di PyeongChang, a Sara Cardin campionessa del mondo di karate, a Elisa Di Francisca pluricampionessa della scherma, ad Arianna Fontana, portabandiera azzurra a PyeongChang e vincitrice di tre medaglie nello short track, a Kiara Fontanesi cinque volte campionessa mondiale di motocross, a Sara Gama capitano della Juventus Women e della nazionale di calcio, a Serena Ortolani schiacciatrice nel giro della nazionale di pallavolo e capitano della Saugella Monza, a Federica Pellegrini sette volte sul podio in altrettante edizioni dei campionati del mondo nei 200 metri stile libero, a Irma Testa prima donna pugile italiana alle Olimpiadi e infine a Cecilia Zandalasini cestista dalla prossima stagione del Fenerbahce, della nazionale italiana e delle Minnesota Linx nella Wnba statunitense. 

E’ intervenuto all’incontro il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha curato anche la prefazione del libro. Dopo aver ringraziato per questa iniziativa l’autrice Tiziana Pikler, Malagò ha sottolineato come lui stesso sia sempre stato dalla parte delle donne e delle atlete, facendo riferimento al suo libro “Storie di donne, storie di sport”.

“Sulle donne nello sport – ha dichiarato il presidente del CONI – ci ho messo la faccia. A partire dalle prossime elezioni delle quattro federazioni commissariate, tra cui quella del calcio, ci sarà l’obbligatorietà della rappresentanza di almeno il 30% di donne nel consiglio federale. Non ci sono più alibi, bisogna darsi da fare ed evitare timidezze perché il futuro è segnato: ora le donne devono candidarsi e competere”.

Significativo l’intervento del direttore generale della FIGC e vice presidente della UEFA Michele Uva che ha sempre creduto e portato avanti in particolare il progetto del calcio femminile: “Questo invito – ha dichiarato – mi fa tornare indietro nel tempo. La mia vita sportiva ha avuto una grande palestra nella pallavolo femminile e per lo sport femminile come straordinario fattore sociale ho un debole. Vedo anche le altre nazioni e vedo come siamo indietro dal punto di vista culturale. Il calcio ha straordinarie potenzialità, siamo cresciuti molto in questo ultimo periodo nel numero delle tesserate, specialmente dopo l’obbligatorietà inserita dalla FIGC. Il calcio ha bisogno di calcio femminile, è il futuro del calcio italiano. Le donne ci possono portare non solo tesserate, il calcio femminile servirà al maschile, ma anche alla società. La potenzialità e la volontà ci sono, come pure gli investimenti. Il professionismo delle donne è un obiettivo a medio e lungo termine, entrerà quando il sistema sarà stabile, quando ci saranno basi solide. Dal punto di vista culturale crediamo molto nelle donne”.

Uva ha anche ricordato che la FIGC per la prima volta ha affidato ad una donna, Patrizia Panico, ex capitano della nazionale femminile, la guida di una nazionale giovanile maschile: “Lo sport ha bisogno di mix di donne e uomini, il bello dello sport è pensare che in futuro ci sia una straordinaria interazione tra uomini e donne. Per me esiste una interazione uomo-donna che porta alla crescita sociale di un popolo”.

Un sentito ringraziamento al direttore generale della FIGC Uva è stato fatto da Elisa Bartoli, capitano della Roma presente all’evento insieme alle compagne di squadra. “Ringrazio Uva perché il movimento sta crescendo e si vede. C’è passione e c’è la voglia di crescere, siamo felici e desiderose di raggiungere traguardi importanti per una ulteriore crescita del movimento”.



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