Casa nerazzurra, soffiano altri problemi in società

AC PISA 1909Non c’é veramente pace in casa nerazzurra. É di poche ore fa la notizia che la società di Piazza della Stazione ha emesso un assegno scoperto dell’ammontare di 100.000 euro, staccato lo scorso 4 novembre da un libretto intestato all’Ac Pisa 1909 s.s.r.l.
E per tale motivo la società é finita nel registro dei protesti; atto che, nell’immediato, comporta al club nerazzurro di non poter più emettere assegni.
Da tale data, il 4 novembre appunto, il Pisa ha a disposizione 60 giorni (30 quindi già trascorsi) per saldare il debito ed evitare quindi anche una pesante sanzione amministrativa.
Da ciò che emerge dal registro camerale l’assegno in questione non sarebbe andato a buon fine, e quindi “pagato” causa “la mancanza totale o parziale di fondi in cui l’assegno é stato presentato per l’incasso”: in poche parole, il conto ad esso collegato non aveva fondi sufficienti per assolvere tale cifra.
Questo ultimo provvedimento, che getta nuovamente ombre cupe sulla solidità economica dell’attuale società, segue di poco la segnalazione del club al C.A.I.( Centro di Allarme interbancario) della Banca d’ Italia, causa il mancato trasferimento di una somma di migliaia di euro da un conto della Banca di Pisa e Fornacette a uno di quella di Lajatico, entrambi intestati all’Ac Pisa.
Per quella vicenda il Presidente Fabrizio Lucchesi confermó la notizia ma rassicurò l’ambiente sostenendo che tutto era già stato sistemato. In sintesi il numero uno nerazzurro spiegó di aver deciso di bloccare lui stesso l’assegno poiché su uno dei due conti in oggetto era ancora in essere parte della vecchia gestione di Carlo Battini. E quindi si prodigó in modo da non coinvolgere la vecchia gestione con l’attuale.
Domenica scorsa invece, mister Gattuso, a margine del vittorioso derby con la Lucchese, ha raccontato alla stampa locale “di dover pagare tutto in contanti” poiché un pò tutti gli esercizi di zona vantano ancora crediti di migliaia di euro nei confronti della gestione Battini.
Ora però, leggendo le visure ed il registro camerale, dietro questa vicenda c’é proprio questo assegno scoperto che, ancora una volta, getta ombre fosche sulla società in un momento in cui, invece, i risultati del campo infiammano e fanno sognare la tifoseria.
Vanificare tutto sarebbe davvero un peccato, se non un delitto sportivo.
di ANDREA BETTI
TuttoAcPisa1909.it