Un Livorno “anema e core”

Superba prova degli amaranto a Castellamare di Stabia contro le “vespe” giallonere di casa; soffre un poco la squadra nell’inizio di gara probabilmente anche per un naturale adattamento al campo sintetico ed alla maggior velocità del pallone, poi a poco a poco la miglior organizzazioine di gioco e soprattutto “UN GRANDE CUORE ” consentono ai labronici di condurre in porto una preziosissima vittoria che va ben al di la dei semplici, seppur importanti tre punti.

Dopo la bruciante sconfitta di martedi notte nella tempesta di neve che aveva avvolto la città di Livorno, con relative critiche e autocritiche dello stesso mister Madonna ci si attendeva un riscatto dei ragazzi livornesi, riscatto che è puntualmente arrivato ben al di la dello striminzito punteggio di 2-1.

Il Livorno è privo dell’infortunato Knezevic in difesa ed allora ecco che Madonna butta subito in campo il neo arrivato Sini, scuola Roma proveniente dal Bari, classe 1992 ed il ragazzo si adatta subito alla partita come fosse un veterano non concedendo niente a chi passa dalle sue parti, ma anche finendo per prendere un rosso diretto in inizio di ripresa per un intervento si, piuttosto scomposto ma sottoleneiremmo pure una eccessiva fiscalità da parte del solito direttore di gara non all’altezza – e questa è una piaga che caratterizza quasi tutta la serie cadetta – che rischiava di vanificare tutto l’ottimo lavoro fatto dai ragazzi amaranto che avevano meritatamente chiuso in vantaggio la prima parte di gara dopo aver reagito alla grande al vantaggio dei campani avvenuto in maniera rocambolesca su di un tiraccio di Catania, colpevolmente solo soletto poco fuori dell’area pronto a ribattere una respinta di pugno di Bardi che poi finiva sul palo rimbalzando addosso a Salviato e finendo così in rete.

Ed è qui che è venuto fuori il Livorno che ha iniziato a pressare, a spingere e su di uno splendido assist di Dionisi, Paulinho trovava la grande giocata depositando in rete il pallone del pareggio e neppure due minuti dopo lo stesso Dionisi lavorava un pallone in maniera spendida e portandoselo sul sinistro scagliava un bolide imprendibile dentro la rete del portiere giallo-nero, ma non soddisfatto del vantaggio il Livorno vuole approfittare dello sbandamento delle “vespe” e ci riuscirebbe pure con Paulinho che depositava in rete la palla del 3-1 sulla ribattuta del palo che Siligardi aveva colpito con un gran tiro, ma purtroppo il direttore di gara annullava per una segnalazione errata del suo collaboratore che a nostro avviso potrebbe aver non visto la posizione di Paulinho che scattava al momento del tiro ben due metri dietro l’ultimo didfensore come le immagini televisive e tutti i commenti di Sky evidenziavano: poi nella ripresa il Livorno restava subito in inferiorità numerica ed è qui che veniva fuori l’ANEMA E CORE di una squadra che seppur in svantaggio di un uomo riusciva anche a ripartire ed a colpire sempre con Siligardi (ma perchè con Novellino non giocava mai?) un altro palo, correndo poi in realtà pochi pericoli e dove la squadra poteva soccombere ci pensava uno straordinario Bardi a mettere la pezza. Un viatico fondamentale quello di oggi per mister Madonna ed i suoi ragazzi, soprattutto convincente per il modo come la squadra si è approcciata alla gara e per come è riuscira a condurla; ci sembra che a parte il passo falso di martedi, il “professorino” Madonna stia dando una identità ed una filosofia di gioco precisa ad una squadra che sembrava in perenne confusione; attendiamo e vediamo se già da lunedi prossimo nel posticipo col Vicenza i progressi dimostrati verranno confermati.

LA CRONACA DI SAMUELE MESSERINI

,