Un bruttissimo Livorno cede anche contro l’Ascoli

Penultimo atto dell’opera del campionato cadetto per quel che riguarda il girone d’andata e che si recita e canta questa sera sul terreno del Picchi tra Livorno ed Ascoli, oseremmo quasi aggiungere senza discostarci troppo dalla realtà una “ sfida tra disperati “ perchè se l’Ascoli si dibatte nei bassifondi (terzultimo posto con 17 punti) non può gioire molto di più il Livorno appena tre punti sopra la zona play-out e per il quale l’imperativo “ VITTORIA “ è quasi d’obbligo per non sprofondare ulteriormente verso le infide paludi della bassa classifica. E’ la sesta recita dall’avvento di Bortolo Mutti e purtroppo nei cinque precedenti gli amaranto hanno raggranellato solamente due miseri punticini frutto dei due pareggi interni con Salernitana e Cagliari, poi tre sconfitte con l’ultima a Perugia alquanto pesante pure nel punteggio. Questa sera pertanto i tenori e gli artisti labronici sono chiamati a strappare l’applauso intenso alla loro tifoseria attraverso una prestazione convincente perchè dietro l’angolo c’è la difficile trasferta di domenica in abruzzo  contro un’altra disperata, il Lanciano, per poi riprendere dopo la sosta all’Adriatico di Pescara contro un’altra corazzata di quest’opera e che certamente vorrà vendicare come Rigoletto nell’opera verdiana l’onta subita all’andata.

SpinelliUn simpatico pre-gara col Presidente Spinelli che ha ricevuto la stampa per gli auguri natalizi e che svela che era quasi fatta una trattativa per la cessione del club ad un gruppo che credeva “ fossero affidabili “ ma che al momento della conclusione non si sono presentati all’appuntamento, ed ha comunque voluto tranquillizzare l’ambiente dichiarando che è stato pareggiato il bilancio al 31.12 con una cifra di due milioni di euro e che sono già pronti gli altri quattro milioni per arrivare alla scadenza di giugno, ritiene di operare sul mercato di gennaio per vedere di rinforzare la squadra, cosa necessaria, per chiudere un campionato tranquillo magari con la speranza di agganciare i play-off, che i giocatori che non volessero restare o non si trovino bene a Livorno possono chiedere la cessione, rivela pure di aver contattato Paulinho ma il calciatore essendo la sua squadra in lotta per il titolo ha avuto il diniego dalla dirigenza e quindi occorrerà fare con quello che c’è e con quello che si potrà avere a gennaio.

Ma veniamo alla gara e vediamo che Bortolo Mutti opta per i seguenti uomini: Ricci in porta, Calabresi, Gonnelli, Lambrughi e Gasbarro in difesa, Moscati, Schiavone e Luci a centrocampo, Jelenic e Pasquato dietro la punta Vantaggiato, sono a disposizione Pulidori, Vergara, Ceccherini, Kukoc, Rafati, Biagianti, Bunino, Emerson e Vajushi e questa è la novità cioè il recupero di Emerson e dell’attaccante Vajushi, L’Ascoli di Mangia opta per un classico 4-4-2 con il lituano Svedkauskas in porta, il serbo Milanovic con Cinalia, Mengoni e Pecorini in difesa, Giorgi, il ghanese Addai, Carpani ed il ceco Jankto a centrocampo, Petagna e Cacia in attacco. A dirigere  è arrivato Marini da Roma e speriamo che dopo le rimostranze che il presidente ha dichiarato di aver fatto sia in lega sia a Nicchi si abbia finalmente un arbitro giusto (nessun precedente col Livorno, due in lega pro ed uno in B invece con l’Ascoli). La serata e fresca ma non fredda, il pubblico è abbastanza scarso, pensiamo sotto le cinquemila unità con una cinquantina di coraggiosi supporter ascolani.

Passano neppure due minuti e l’Ascoli va in vantaggio, scende Cacia sulla sinistra colpevolmente solo, pesca Petagna al centro e l’ex rossonero non perdona 0-1 una partenza schok per i labronici che subito dopo rischiano pure il raddoppio annullato da Marini per fuorigioco, ma il bis arriva subito al 6°, corner per l’Ascoli e Cacia di testa sigla il 0-2, passano quindici minuti con gli amaranto che abbozzano una reazione ma è difficile ora perchè i marchigiani possono arroccarsi e ripartire in velocità, la manovra del Livorno è sempre lenta e prevedibile, non si vedono soluzioni per arrivare al tiro e così è difficile, c’è una sostituzione da parte ascolana con Nava al posto di Pecorini infortunatosi e si arriva al 25° per vedere il primo tiro del Livorno, è di Pasquato ma senza problemi per il portiere lituano dell’Ascoli e diciamo che dopo il raddoppio marchigiano ci sembra che 19 minuti per vedere un tiro siano un po’ troppi, si va con lanci dagli esterni ma tutti cross telefonati facile preda dei difensori bianconeri, esce Calabresi nel Livorno ed entra Vajushi, chiaro il tentativo di dare fantasia ad un reparto, quello avanzato fino a qui penoso, quindi retrocederà sulla fascia destra Moscati, intanto siamo alla mezzora, i minuti scorrono con l’Ascoli che controlla agevolmente le improbabili offensive amaranto incapaci di esprimere gioco, di creare una situazione di pericolo, la squadra non ha schemi, non ha idee, ci sembra che tutto sia affidato al caso, non c’è gruppo, non c’è volontà, giallo per Pasquato per fallo scorre il 40° senza vedere una benchè minima idea di costruzione di azione e si chiude così la prima parte con la tifoseria che fischia impietosamente ma del resto a nostro parere questa è la risultanza dei cambi fatti dalla dirigenza perchè ora dobbiamo dirlo, almeno “ con Panucci si vedeva il gioco e la reazione “,  ora non si vede proprio niente, quello che poteva sembrare un modulo spregiudicato e cioè il 4-2-3-1 dava i suoi frutti, poi purtroppo l’infortunio degli uomini chiave di questo schema aveva penalizzato il mister che comunque anche nella sua ultima gara a Bari aveva fatto vedere gioco e solo un arbitraggio scandaloso ed una prodezza di Maniero a due minuti dalla fine lo avevano costretto alla resa.

pallone legaproSi riparte, non cambia il tema della gara, i marchigiani controllano con facilità sconcertante i blandi tentativi amaranto e quando ripartono si rendono subito pericolosi, nessuno si smarca  nello spazio a ricevere il passaggio, c’è al 10° una punizione per Pasquato ma il suo tiro è fiacco e centrale, giallo per Vajushi per simulazione e per Cinagli per fallo, entra Bunino per un impalpabile Jelenic come del resto tutti quanti questa sera, altro fallo e giallo per Nava mentre scorre il 20° e finalmente un minuto dopo sul cross di Schiavone il tocco di Vajushi porta Nava all’autorete e siamo 1-2 con Pasquato che subito dopo sul taglio di Bunino non trova la deviazione vincente, altro giallo ed ora è per Carpani, ci prova Vantaggiato fuori ed entra Altobelli per Carpani e finalmente si vede un po’ di carattere e di reazione nelle file labroniche solo che siamo alla mezzora ed il cronometro scorre inesorabilmente, giallo anche per Petagna per simulazione, ora il Livorno attacca disperatamente, non c’è più gara è solo un arrembaggio con poca lucidità e molta volontà con i marchigiani tutti arroccati a difendere il prezioso vantaggio, poi la ripartenza ascolana al 37° chiude definitivamente la gara col goal di Giorgi 1-3 mentre pensiamo MOLTO, MOLTO TARDIVAMENTE entra Biagianti per Luci tra l’altro uno dei pochi a salvarsi nel naufragio generale ed ora con questa sconfitta le sabbie mobili sono li vicinissime e pronte ad inghiottire una squadra irriconoscibile, entra Caturano per Cacia con la gara che oramai sta per spegnersi e l’avvento di Mutti ha portato ben 4 sconfitte di cui due interne e due soli pareggi tra le mura amiche, decisamente TROPPO POCO mentre con l’ennesimo giallo, questa volta per Altobelli si va a chiudere una gara che apre non pochi dubbi sulla possibilità di permanenza dei labronici in categoria e lo diciamo anche per esorcizzare l’eventualità ma quello che si è visto questa sera è veramente preoccupante