Sprofondo rosso per il Livorno nettamente battuto dallo Spezia

Si torna al Picchi in un pomeriggio di ottobre che sa più di estivo che di autunnale, ed a far visita oggi arriva lo Spezia, la squadra ligure che tradizionalmente ottiene oramai da tempo risultati positivi qui all’Ardenza, infatti la vittoria amaranto manca ormai da ben 30 anni e parliamo di un lontano 1988 con vittoria labronica per 1-0 goal di Mazzuccato, annata nella quale il Livorno alla fine retrocesse in C2. Livorno che ancora non ha ottenuto punti casalinghi nelle due gare giocate contro Crotone e Lecce, ma anche lo Spezia ha rimediato ben tre sconfitte nelle relative gare in trasferta, vedremo oggi se quella che avevo definito “ LA MALEDIZIONE BIANCA “ continuerà la sua tradizione o se i labronici saranno oggi in grado di sfatare questo tabù. A dirigere la gara arriva da Roma il sig.Forneau e allora vediamo subito come le due compagini si apprestano alla gara partendo dal Livorno di Lucarelli che schiera Mazzoni tra i pali, difesa a quattro con Gonnelli, Bogdan, Di Gennaro e Iapichino, in mezzo Agazzi, Valiani e Porcino con Diamanti dietro le punte Giannetti e Murilo…a disposizione Zima, Romboli, Gasbarro, Albertazzi, Parisi, Maiorino, Soumaoro, Bruno, Rocca, Maicon, Raicevic e Kozak. Risponde Pasquale Marino tecnico dei bianchi con un 4-3-3 che vede La Manna in porta, Vignali, Terzi, Giani, Augello linea difensiva, Bartolomei, Ricci e Crimi a centrocampo, Gyasi, Okereke e Bidaoui in avanti…in panchina vanno Manfredini, Barone, Crivello, Capradossi, Bachini, Mora, Di Francesco, Bastoni, Maggiore, Acampora e l’islandese Gudjohnsen.

Circa un migliaio di chiassosi supporter arrivati dalla vicina città ligure nel settore di loro competenza ai quali risponde ovviamente una scatenata curva nord con canti, tamburi e bandiere che garriscono nel vento, un bellissimo corollario a far da contorno alla disfida, giornata con alta temperatura, terreno in perfette condizioni, tutto pronto per dar vita a questo derby che ci auguriamo sia come quasi sempre nel passato “ spettacolare “.

Pronti via, quattro minuti di gioco, Spezia che si rende pericoloso e l’inserimento di Crimi porta il vantaggio per 1-0 per i bianchi spezzini ma occorre dire che non si può far arrivare da dietro un centrocampista completamente libero e continua così la tradizione favorevole agli aquilotti, pur se dopo dieci minuti di gara dobbiamo rilevare che gli spezzini stanno fino a qui conducendo le danze ed arriva pure il raddoppio dopo un tiro di Bidaqui stampatosi sulla traversa, va a vuoto Mazzoni su Okereke e il nigeriano appoggia in rete la palla del 2-0 con la squadra amaranto fino a qui totalmente assente.C’e un primo sussulto labronico verso il 20’ con Giannetti che si vede parare il tiro da La Manna, ma subito dopo lo stesso Giannetti sul tocco di Diamanti mette Il rete la palla del 2-1 che riapre così i giochi. Ora attacca il Livorno con gli aquilotti che si sono abbassati, c’e un fallo su Valiani non rilevato e sulla ripartenza Bartolomei segna la rete del 3-1 e quindi tutto da rifare mentre viene espulso Lucarelli per le proteste sui falli fatti dagli spezzini non rilevati e che hanno provocato la terza rete. Siamo alla mezzora e lo Spezia sta conducendo con merito la gara, i labronici ci sembrano in confusione, la velocità degli attaccanti bianchi manda fuori giri la lenta difesa locale ed è un gioco da ragazzi per gli uomini di Marino sganciare gli esterni ed i centrocampisti che arrivano liberi davanti a Mazzoni, quindi problemi enormi per il centrocampo livornese che non riesce ne’a costruire ne’a coprire. Un vero incubo per il Livorno la fascia di sinistra dove Gyasi mena le danze con Porcino e Iapichino che non riescono in modo alcuno a controllare la freccia nera dello Spezia. Fallo tattico di Agazzi e giallo dopo quello di Crimi dei bianchi. Finisce così un primo tempo nel quale abbiamo visto un Livorno abulico, senza gioco, senza mordente ed uno Spezia veloce, pimpante e capace di entrare come una lama nel burro nella lenta difesa amaranto.

Si riparte, ci prova Diamanti al volo ma il tiro è alto, nello Spezia entra Maggiore per Okereke quindi un centrocampista per un attaccante, abbastanza logico visto il vantaggio, intanto al 10’ una opportunità per Murilo che non riesce però a concludere chiuso da Giani e giallo anche per Diamanti, entra Raicevic per Iapichino, un attaccante per un difensore e siamo al 15’ della ripresa, ma soffre tremendamente la velocità degli spezzini la lenta difesa di CL99 e ci sembra di poter dire che al di là di una condizione non ottimale, vedendo il torneo che il Livorno deve affrontare appare preoccupante la cifra tecnica dell’organico labronico mentre entra Soumaoro giocatore nigeriano-olandese in luogo di oggi uno spento Agazzi. Intanto siamo vicini alla mezz’ora e nonostante il Livorno ci provi veri pericoli per la porta di La Manna non ne stanno arrivando anche perché i tentativi di cross che partono dalle fasce sono regolarmente preda della difesa degli aquilotti che sostituiscono il marocchino Bidaoui con l’esperto Mora e le seconde palle quasi mai sono preda dei labronici. Ammonito Giani per proteste, andiamo verso la fine della gara con i tifosi spezzini che giustamente cantano il loro inno, entra Kozak per Giannetti che oltre al goal è tra i pochi salvatosi dall’ennesimo naufragio e con una classifica che ora inizia a farsi veramente preoccupante in vista pure della trasferta a Benevento nel prossimo turno, entra pure Gudjohnsen per Gyasi mentre becca il giallo pure Mora, inizia il recupero ma praticamente non c’è più gara, lo Spezia ancora una volta vince a Livorno e conferma la “MALEDIZIONE BIANCA “ pur meritando ampiamente il risultato ottenuto e a completare la disfatta c’è pure il rosso diretto per Murilo.