Un buon Livorno impatta con il Cittadella

E si torna in campo, al Picchi, ospite quel Cittadella quarto in classifica e storicamente ostico cliente per il Livorno e sarà il debutto casalingo per il neo mister Breda che ha sostituito Cristiano Lucarelli da un paio di settimane debuttando in quel di Cremona con una sconfitta per 1-0 dando però l’impressione di volere e potere giocarsela ancora. Certo la situazione è a dir poco “ DRAMMATICA “ con i miseri 5 punti che relegano gli amaranto all’ultimo posto in classifica, con il peggior attacco e la peggior difesa del torneo e abbiamo giocato già 12 turni, compreso oggi ne rimangono appena sette.

Calcio – Reportorio Livorno Giana

Siccome il calcio è figlio dei numeri, sempre imprescindibili, questi numeri oggi condannano gli amaranto, urge una inversione di tendenza che potrebbe iniziare già da oggi se le nuove filosofie di Breda saranno applicate dai giocatori labronici, certamente l’esperienza non manca al neo mister, Salernitana, Reggina, Vicenza, Latina, Ternana, Entella, Perugia tra le sue ultime esperienze. La giornata è tiepida, seppur grigia, il terreno come sempre in buonissime condizioni, sotto la nord campeggia uno striscione contestatorio che recita “ ULTIMI SI MA CON ORGOGLIO E DIGNITÀ….SPINELLI LASCIA PER SEMPRE QUESTA SOCIETÀ “ purtroppo come sempre il pubblico livornese fatica ad accettare gli sbalzi umorali del Presidente che dopo venti filati anni inizia probabilmente ad essere stanco e come lui stesso ha dichiarato deluso dell’approccio della squadra al torneo e soprattutto tradito da chi ha condotto la campagna acquisti.

Ma veniamo ad oggi è osserviamo come Breda manda in campo i suoi ragazzi: Zima in porta, difesa a tre con Bogdan, Dainelli e Gasbarro, a centrocampo Fazzi, Rocca, Agazzi e Valiani, dietro le punte Murilo e Raicevic opera Diamanti con in panca Romboli, Di Gennaro, Pedrelli, Maicon, Iapichino, Gonnelli, Luci, Maiorino, Bruno, Kozak e Giannetti. La risposta di Venturato vede Paleari tra i pali, Camigliano, Frare, Ghiringhelli e Benedetti in difesa, Branca, Iori e Settembrini in mezzo, Strizzolo, Schenetti e Finotto in attacco, completano Maniero, Adorni, Cancellotti, Pasa, Proia, Siega, Rizzo, Scappini e Panico… a dirigere la contesa Baroni di Firenze.

Si parte e c’è subito uno scontro tra Strizzolo e Bogdan che restano a terra ma rientrano in campo poco dopo entrambi con una bella fasciatura alla testa e arriva il primo brivido al 5’ con un secco tiro di Valiani che impatta sfortunatamente l’incrocio pieno della porta di Paleari. Altro infortunio, questa volta per Rocca vittima di un contrasto,  si becca un giallo Strizzolo per ostruzione al portiere Zima, siamo al 15’ e la gara fino a qui è abbastanza aperta e piacevole, ci sembra un Livorno che si muove più sicuro e già due corner a favore pur senza esito, corre il 20’ e si rende ancora pericoloso il Livorno con Diamanti per Fazzi che calcia fuori, risponde il Cittadella con un colpo di testa di Finotto, alto. Punizione pericolosa a favore del Cittadella per fallo di Gasbarro, Benedetti al tiro, deviazione della barriera e primo corner per i veneti, andiamo verso la mezz’ora col Cittadella che gioca bene con un giro palla ottimamente orchestrato dal ex Iori col tiro di Branca parato a terra da Zima, altro fallo di Settembrini su Diamanti e questa volta Baroni va federe il giallo, poi anche Iori incorre nel giallo sempre per fallo su Diamanti, andiamo verso la fine del tempo anche se dovrebbe esserci un copioso recupero e comunque un Cittadella che pur non portando grandi pericoli opera un gran pressing attaccando totalmente con veloci scambi, però anche gli amaranto rispondono con pericolose ripartenze sulle quali pure il Cittadella va in sofferenza e finisce la prima parte osservando che nel complesso abbiamo visto un Livorno meno svagato rispetto alle precedenti gare casalinghe, un centrocampo più funzionale, finalmente Diamanti che giocando a destra sfrutta il sinistro che varie volte ha creato difficoltà agli uomini di Venturato, direi bene pure la posizione di Valiani che a destra si sovrappone spesso a Diamanti e che non disdegna pure alcuni recuperi quando necessario. Nel frattempo spunta un bellissimo arcobaleno sul cielo dell’Ardenza e chissà che non sia un buon viatico per i secondi quantacinque che si dovranno ancora disputare.

Si rientra col Ciddadella che sostituisce Strizzolo con Scappini e c’è subito una buona occasione per Raicevic ma il tiro è da dimenticare, poi al 3’ azione concitata in area dei veneti, atterrato Murilo, contestazione amaranto che chiede il rigore ma sarà punizione dal limite, al tiro Diamanti e la deviazione di un calciatore del Livorno in barriera non provoca neppure il corner, continua però a provarci la squadra amaranto più determinata in questo avvio di ripresa, siamo al 10’ e si infortuna Iori che esce in barella rientrando però immediatamente, un altro giallo, per Schenetti, intanto entra Giannetti per Raicevic, siamo al 20’ con i veneti che orchestrano in pericoloso contropiede ben fermato dalla difesa e siamo al 20’ con un corner per la squadra ospite senza esito mentre Venturato va a sostituire Settembrini con Proia, e si mangia letteralmente il vantaggio il Livorno con Murilo che a porta vuota tira addosso a Gasbarro, poi è Giannetti che in girata sfiora il goal, corre il 30’ e entrano Luci per Agazzi e nei gialli Siega per Schenetti. Altra occasione per Giannetti che impegna pericolosamente Paleari che si salva di piede abbastanza fortunosamente, poi è Siega che va al tiro alto, fallaccio di Finotto su Gasbarro e rosso diretto, siamo al 40’ ed entra Iapichino per Fazzi, entriamo negli ultimi cinque di recupero ancora sul risultato di parità e se pure il pari può non accontentare gli amaranto, indubbiamente i progressi sono stati notevoli, la squadra ha lavorato bene, molto più sicura di se stessa, è mancata la rete decisiva pur avendone le opportunità ma resta l’impressione di una sicurezza ritrovata pur al cospetto di una compagine di gran lunga superiore sul piano tecnico relativo ai singoli ma che oggi non ha dato poi l’impressione di essere quella squadra che occupa il quarto posto in classifica.