I giochi di parole alla fine si rivoltano contro, come il gesto dell’esultante Alonso che – pur omaggiando un amico – ha indispettito l’Olimpico di Torino e la sua stessa prestazione sotto novanta minuti di fischi.
I minuti letali per i viola però sono solo undici quando un black-out collettivo riporta in gara i granata che non chiedono altro: 1-1 con Moretti, 2-1 con Quagliarella in contropiede e 3-1 da applausi di Baselli. Peccato perché al 15′ i viola, Tagliavento permettendo, potevano già stare sul 2-0. Invece il rigore viene annullato e la verve iniziale cala lentamente in un ozioso gioco a centrocampo. Mancando il colpo del KO è il Toro a stendere la Fiorentina. Viola con Suarez sul terreno di gioco dal primo minuto, una prestazione ben al di sotto delle aspettative: bene invece la riconferma di Kalinic al centro dell’attacco di Paulo Sousa e l’esordio di Pepito Rossi. Ma non basta certo per riaddrizzare una gara gettata al vento.