Livorno suicida a Torino

Perdono ancora una volta gli amaranto e questa volta sul campo dei granata del Torino che in casa loro non battevano i toscani da oltre sessanta anni. A perdere la contesa a nostro avviso una serie infinita di errori in successione, ma veniamo prima alla gara che per 78 minuti ha visto i granata piemontesi alla vana ricerca di un goal che sembrava una chimera lontanissima per come la gara si era incanalata. La squadra di Ventura parte a sorpresa con un modulo 4-3-3 perchè il mister schiera Vives in luogo di Sgrina nel chiaro intento di aprire la difesa labronica con l’inserimento del giocatore tra le linee nelle fasi di ripiegamento per poi allargarsi sulla sinistra nelle azioni offensive, lasciando in attacco i due centrali Antenucci ed Ebagua supportati da Stevanovic largo a destra.

Risponde Novellino con un modulo più vicino al classico 4-4-2 che non al suo solito 4-1-4-1 e che vede la difesa in linea con Perticone, Knezevic, Miglionico e Lambrughi, davanti ai quattro Genevier centrale con Luci, Schiattarella a fare la deriva a destra e Filkor sul out di sinistra pronto ad accentrarsi e raddoppiare sul portatore di palla, ovviamente Dionisi e Paulinho a fare movimento davanti, soprattutto il primo che gioca più largo a sinistra, il Torino attacca ma i toscani controllano bene e senza eccessivi affanni la gara imbrigliando sempre con grande lucidità gli attacchi granata, ripartendo e quando è possibile proponendosi al tiro; e tutto questo funziona benissimo fino a circa dieci minuti dalla fine quando per una entrata fallosa, Lambrughi, già ammonito, si becca il secondo giallo e deve prendere la strada degli spogliatoi, così che un minuto dopo il Toro che si è immediatamente catapultato in avanti sfruttando la superiorità numerica, sugli sviluppi di un corner trova col sinistro di Parisi la rasoiata vincente ed allora è qui che noi vogliamo mettere in discussione alcune cose: In primo che Novellino è ormai alla quarta espulsione e questo non crediamo vada bene perchè le successive sostituzioni (pensiamo noi fatte dal suo secondo Morgia), sono state determinanti ma in senso negativo per l’esito della gara. Questo perchè considerando che Lambrughi era già stato ammonito e visto che il Toro aveva inserito su quella posizione un giocatore rapido e guizzante come Verdi, ci sarebbe sembrato ovvio visto che si ricorreva al cambio sostituire Lambrughi col nuovo entrato Salviato, difensore puro che poteva continuare il compito, oppure si poteva spostare Perticone su quella fascia lasciando Salviato a destra, inoltre mandare negli spogliatoi Schiattarella significava privarsi di un giocatore di fascia che attaccava e copriva proprio su quel lato dal quale è venuta la rete dei granata con Parisi che fino a quel momento non aveva mai creato grandi problemi, tanto è che il giocatore presentatosi solo soletto al limite dell’area ha avuto il tempo di stoppare la palla, alzare la testa, prendere la mira senza nessuna opposizione. E adesso anche la classifica comincia a far paura perchè ormai il problema di fare goal diventa cronico per gli amaranto unito agli altri soliti e in vista ci sono due gare interne con Verona e Brescia e le due trasferte a Sassuolo e Grosseto, roba da non dormire la notte, speriamo bene.

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