Amaranto che sfortuna, il Modena esce con un punto dal Picchi

Si viaggia velocemente verso la fine di questo affascinante campionato cadetto ed i verdetti escluso il Carpi che può oramai festeggiare la storica promozione alla massima serie sono ancora tutti da definire sia per la seconda, promossa diretta, sia per la griglia play-off e play-out nei quali forse si può considerare spacciato il Varese col Brescia fortemente indiziato e dopo stasera mancheranno soltanto quattro gare alla fine, gare che vedranno gli amaranto rendere visita al Catania sabato prossimo, ricevere poi Entella e Vicenza per chiudere con la trasferta di Pescara. Chiusura difficilissima che per alimentare speranze non può prescindere da un risultato pieno nella contesa di questa sera contro i canarini modenesi (45 punti e quindi non ancora tranquilli) certo questa è stata un annata costellata da molti errori ma anche da molta sfortuna come succede ora proprio nel finale con l’infortunio di Siligardi che si aggiunge a quello di ormai lungo corso di Mosquera, pure Bastianoni, Rivas, Jefferson e Gonnelli sono in infermeria e ieri si è aggiunto Belinghieri colpito da febbre altissima, in poche parole possiamo dire “ PIOVE SUL BAGNATO “

AS_Livorno_StemmaComunque Panucci incita i suoi e questa sera opta per questa formazione: Mazzoni in porta, difesa a tre con Bernardini, Emerson e Lambrughi, centrocampo con Maicon e Jelenic esterni, Moscati, Appelt Pires e Biagianti in mezzo, Galabinov e Vantaggiato in attacco, Cipriani, Strasser, Empereur, Luci, Remedi, Ceccherini, Djokovic, Gemiti e Rafati completano l’organico. Risponde la coppia Pavan-Melotti con Pinsoglio tra i pali, Calapai, Gozzi, Cionek e Manfrin in difesa, Schiavone e Martinelli in mezzo, Signori, Fedato e Nizzetto sono i tre dietro Granoche con in panchina Manfredini, Zoboli, Marzorati, Rubin, Sakaj, Garritano, Acosty, Ferrari e Besea. L’arbitro è Fabbri di Ravenna, la serata è abbastanza mite seppur con un leggero vento di mare. Da notare che l’arbitro Fabbri è stato il direttore di gara anche all’andata, inoltre il Modena è la squadra contro la quale il Livorno ha giocato di più nella sua centenaria storia con un bilancio di 72 gare con 19 vittorie amaranto, 29 del Modena e 24 pareggi, le reti 103 a 77 per i canarini, da aggiungere che gli emiliani sono un po’ una bestia nera perchè nelle ultime quattro gare in serie B all’ardenza si registrano ben tre vittorie modenesi ed un solo pareggio.

Più o meno la solita tifoseria composta da 5/6000 unità con una rappresentanza emiliana di una cinquantina di supporter.

Subito partenza ad handicap per gli amaranto, Appelt Pires da indietro incautamente un pallone senza vedere che Granoche è alle sue spalle e per il Diablo segnare è uno scherzo e siamo appena al 8° di gioco, reagisce il Livorno ed al 12° Galabinov avrebbe sul piede la palla buona ma il suo tiro si perde alto e lo stesso bulgaro si ripete nuovamente  alzando ancora un buonissimo pallone al 20° poi un miracolo di Pinsoglio che prima respinge il tiro di Vantaggiato e poi la ribattuta di Galabinov gli picchia sul corpo e sfuma l’azione, comunque il Livorno c’è, insiste in un martellante pressing che il Modena controlla agevolmente, difficile trovare varchi nella munitissima retroguardia degli emiliani tutti dietro la linea della palla, servirebbe un uomo che sappia giocare tra le linee ma purtroppo non esiste nell’organico amaranto, ci prova ancora Galabinov sul finire del tempo ma Pinsoglio si distende e para e si chiude il tempo con l’ammonizione di Gozzi per perdita di tempo ed il Modena in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Granoche. E’ una gara che è divenuta improvvisamente difficile dopo il disgraziato errore perchè ora il Modena può sfruttare gli spazi che fatalmente gli amaranto sono costretti a lasciare e con giocatori rapidi e veloci come Granoche e Fedato occorre fare attenzione, a questo si aggiunga la difficoltà amaranto di trovare varchi causa la manovra alquanto prevedibile, sempre per la cronica mancanza di un uomo di fantasia che sappia fare l’uno-due o superare in dribbling l’avversario per creare la superiorità numerica.

Inizia la ripresa con Djokovic al posto di Moscati e una fitta ed intensa pioggia che all’improvviso si è abbattuta sul Picchi, comunque ci sembra che la squadra di Panucci giochi con una intensità diversa, subito due corner non sfruttati grazie all’iniziativa di Maicon portato in una posizione più avanzata ed al 8° su punizione di Emerson c’è il pareggio del Livorno che inizialmente non comprendiamo perchè viene annullato da Fabbri, poi dopo consultazione con l’assistente Villa è confermato e così siamo 1-1 con la gara che improvvisamente cresce d’intensità perchè il Modena esce dal guscio e prova ad attaccare con la velocità dei suoi trequartisti Fedato, Signori e Nizzetto. Poi Melotti sostituisce Manfrin con Rubin, siamo al 20° con l’ammonizione per Nizzetto per fallo e Garritano che entra per Signori, quindi chiara l’intenzione di Melotti di provare a vincere inserendo un attaccante per un trequartista, un veloce contropiede di Maicon che viaggia per almeno settanta metri poi sbaglia l’appoggio per Galabinov ben posizionato. Trenta i minuti di gioco intensi e veloci, purtroppo negli amaranto si fa sentire l’assenza di un giocatore come Siligardi che potrebbe fare la differenza, c’è un rischio grosso per il Livorno quando il Modena parte veloce e salva sulla linea Emerson dopo la deviazione di Mazzoni. Entra Luci nel Livorno per Appelt Pires mentre Vantaggiato va alla battuta di una punizione dai trenta metri che per un soffio non batte Pinsoglio causa una deviazione, sono gli ultimi minuti con le due squadre che ora abbandonando i tatticismi nella ricerca del risultato pieno con Vantaggiato che incorre nel giallo per il tentativo di aggiustarsi la palla col braccio ed entra Sakaj per Schiavone nei canarini, un tiro di Luci sfiora il palo mentre scorre il 40° col PESSIMO Fabbri che ferma un’azione labronica per un contrasto nel quale fa da attore Fedato che sembra essere morto, poi si va verso i 4 minuti di recupero, c’è ancora tanta corsa e intensità ma finisce così con un pareggio che lascia il bicchiere mezzo pieno e che comunque è confortante visto il secondo tempo della squadra di Panucci di certo non fortunata e sabato a Catania.