Test di maturità: Catanzaro. Esito: Superato. Voto 6+.
Il Pisa di Dino Pagliari continua la sua striscia positiva ed ottiene nel fortino di Catanzaro un pareggio frutto di una prestazione grintosa e di ottima solidità difensiva, fugando così parte dei dubbi di chi sosteneva che dal pacchetto arretrato, causa la giovane età, sarebbero arrivati i maggiori grattacapi.
A finire in panne quest’oggi infatti è stato il quartetto offensivo, dove Arma non ha ricevuto il minimo appoggio dal deludente Giovinco, con Cia e Martella che hanno peccato di qualità nelle giocate. Il fatto di aver mantenuto la porta inviolata in una giornata dove si è prodotto poco è un segnale positivo, manifesto della solidità e quadratura che Pagliari sta dando ai suoi ragazzi. Un plauso particolare quest’oggi va a Maurizio Pugliesi, vero baluardo nelle poche volte che il temuto attacco del Catanzaro è entrato nelle maglie difensive neroazzurri.
Adesso il Pisa è solo al secondo posto in classifica, due lunghezze dietro al Pontedera, che arriverà domenica all’Arena. L’operazione sorpasso è appena cominciata
Il match. Pagliari conferma in toto gli undici che hanno affossato la Nocerina sette giorni fa, con Cia che vince il ballottaggio con Napoli. Anche Brevi conferma il 4-3-3 delle ultime uscite, con Russotto che si accomoda inizialmente in panchina.
La gara è da subito gradevole e dopo appena sessanta secondi Fioretti, in sospetto offside, arriva a tu per tu con Pugliesi, abile a rimanere in piedi fino all’ultimo e a parare la conclusione del bomber locale. Superato lo spavento i neroazzurri rispondono colpo su colpo alle trame del Catanzaro, in una gara molto agonistica, dai ritmi alti ma con poche occasioni; la più nitida arriva al 35’ quando Rigione sugli sviluppi di un corner non trova la porta da ottima posizione. Il Pisa invece è tutto in una punizione di Giovinco in chiusura di frazione che termina di poco a lato.
La ripresa è se possibile ancora più scorbutica, tattica e avara di occasioni della prima frazione. Il match diventa nervoso, la girandola di sostituzioni di entrambi gli allenatori non produce occasioni da rete e il lavoro di Pugliesi è limitato a due uscite su Fioretti, seppur molto tempestive.
Bollino, entrato al posto di un evanescente Giovinco, prova a portare un po’ di brio ma il Pisa in attacco è assente. La gara degenera nel finale quando Vitiello spintona lo stesso Bollino beccandosi il secondo giallo, mentre Germinale è veemente nelle proteste e finisce sotto la doccia con un rosso diretto. Nel recupero non accade niente, il Pisa capisce che non è aria di spingersi troppo in avanti e amministra portandosi a casa un punto tutto sommato prezioso e meritato.