Sempre la solita beffa

Troppa poca Fiorentina per venire qua allo Juventus Stadium a prendere punti. Non è servita la visita del totemico Diego alla squadra per far sì che Jovetic e compagni uscissero a testa alta dal big match contro l’odiata Juventus. 426096_10200565659652021_747674700_nE’ proprio il montenegrino il primo a deludere nella serata fredda ma non freddissima di Torino. Il numero 8 gigliato è apparso spaesato, un buon tiro al quale si è opposto Buffon con i piedi e poi il deserto. Il talentuoso fantasista è l’ombra di se stesso, il gol di domenica scorsa contro il Parma sembrava averlo nuovamente acceso, ma oggi è tornato a girare a vuoto, tanto che Montella lo ha sostituito a poco più di un quarto d’ora dalla fine col suo gemello Ljajic. Sarebbe ingeneroso però additare tutte le colpe della debacle gigliata a Jo-Jo, dietro ci sono state troppe disattenzioni, regali già scartati per gli avanti bianconeri. Roncaglia ha servito sul piatto d’argento un pallone a Vucinic che ha dovuto solo controllare e poi scaraventare alle spalle di Viviano.

Lo stesso giocatore argentino, eretto ad eroe stile Batman dai tifosi, l’ha combinata grossa, perdendo Matri sul gol del raddoppio. Il suo compagno Savic lo ha seguito nella serataccia, strafalcioni uno dietro l’altro con Vucinic e Matri che gli spuntavano da tutte le parti. Il centrocampo di Montella non è riuscito a reggere l’urto, troppa la libertà concessa a Pirlo. Il centrocampista azzurro manovrava fino al limite a testa alta e insieme a Vidal e Marchisio sovrastava di continuo Borja Valero, Pizarro e Romulo. Alla fine i viola sono durati solo venti minuti, perché, fino al gol di Vucinic, i ragazzi di Montella avevano risposto colpo su colpo ai bianconeri. Cuadrado correva e saltava tutti come birilli sulla destra e sia Toni che Jovetic sembravano promettere bene. Poi il gol del vantaggio della Vecchia Signora ha mandato in tilt la banda di Montella che col passare del tempo si è spenta. Alla fine c’è solo da ringraziare Viviano, se il passivo non è stato più pesante, perché nella ripresa quando ci si aspettava la riscossa dei toscani, invece è arrivato l’omino in miniatura Giovinco a far vedere i sorci verdi ai tantissimi tifosi viola saliti a Torino a caccia dell’impresa. Gli olè dello Juventus Stadium che hanno accompagnato i passaggi degli juventini nei minuti finali sono apparsi una punizione troppo pesante per la torcida gigliata. Doveva essere la partita dell’anno, ma ancora una volta è stata solo una beffa.

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One comment to “Sempre la solita beffa”
  1. Complimenti per la sempre lucida analisi…….Una considerazione: nessuno si è accorto che nel primo gol della Juve Pizarro stava rientrando in campo perchè l’arbitro l’aveva fatto uscire per sistemarsi i pantaloncini…per questo vucinic era completamente solo dopo la scellerata ribattuta di roncaglia

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