Fiorentina, tre punti da grande

Tre punti da grande squadra. La Fiorentina incerottata, priva di Gomez, Cuadrado e Pizarro espugna Bergamo e resta in scia del primo posto in classifica. Non è stata una partita di quelle da tramandare ai posteri. Montella lascia Joaquin in panchina e getta nella mischia il giovane polacco Wolski a centrocampo insieme ad Aquiani, Ambrosini e al solito Borja Valero tutto fare. Stadio Franchi coreografia (Fiorentina)L’Atalanta è il classico avversario tignoso, Colantuono aveva già messo paura al Napoli e con Denis e Maxi Morales tiene impegnata la retroguardia gigliata con un ritmo tambureggiante fin dall’inizio. Il mani in area di Raimondi non rilevato da Damato fa tornare il sangue al cervello ai viola, che però non perdono la pazienza. Fanno sfogare l’Atalanta che va vicino alla rete con le conclusioni da lontano di Yepes e Migliaccio (intervallate dal tiro maligno di Wolski) e nel finale di tempo, come dei killer navigati, siglano il gol del vantaggio. Borja abbellisce, con un cross perfetto per Wolski, una ripartenza micidiale. Il polacco di testa vola alto e colpisce la traversa e Mati al volo, con una semplicità scolastica, insacca a porta vuota. Nella ripresa i viola controllano, l’Atalanta è arruffona e colleziona angoli. Intanto Pepito si scalda, prima prende le misure con un sinistro che sbatte sull’esterno della rete e poi sigla il suo quinto gol in cinque partite con una conclusione perfetta di controbalzo. È Giuseppe Rossi la vera sorpresa di questo inizio stagione. Se qualcuno aveva dei dubbi sulla sua prestanza fisica dopo il doppio infortunio a Villareal, adesso li avrà ricacciati lontanissimi. Pepito si batte su tutti i palloni, contrasta, dribbla e soprattutto segna. Un gol col Catania, due a Genova, uno con il Pacos in Europa League e l’ultimo che ha messo il lucchetto ai tre punti di Bergamo. Montella se lo coccola e assicura: non è ancora al 100%. A tutto questo va aggiunto un Neto ritrovato che nel finalissimo, quando l’Atalanta di Colantuono ha tentato l’ultimo assalto disperato, ha compiuto un intervento prodigioso sul tiro ravvicinato di Denis. La notattaccia di coppa contro il Grasshopper è cancellata. Così Firenze sorride e pensa fiduciosa a giovedì. Al Meazza il primo big dell’anno contro l’Inter di Mazzarri ci potrà dare delle risposte più concrete sulle reali aspettative gigliate in questo campionato.