Empoli, questa è la Sampdoria

Per l’Empoli dopo circa venti giorni c’è il rendez-vous con la Sampdoria dopo la vittoriosa gara di coppa: i blucerchiati per storia «Roster» di cui dispongono sono nella serie cadetta per puro caso, andiamo anche con l’aiuto di Wikipedia, a analizzare il passato di questo storico club. Come molti appassionati di calcio sapranno la Sampdoria è la fusione di due antichi club, Andrea Doria (1891) e il Sampierdarena(1895) dalla quale nacque la Pro Liguria(1919), la fusione avvenne come logico anche per quanto concerne i colori sociali, il biancoazzurro dell Andrea Doria si fuse con il Rosso-nero del Sampierdarena dando luogo alla così detta maglia blucerchiata: sfondo blù con strisce orizzontali bianche-rosso-nere all’altezza del cuore con scudo di San Giorgio al centro raffigurante il simbolo di Genova. Chiaramente con il passar del tempo per esigenze di sponsor lo stile e il motivo della maglia è mutato, per quanto riguarda le seconde maglie si è passate dall ‘utilizzo di un blù scuro all’attuale bianco con il blucerchiato che è rappresantato da una diagonale che taglia il bianco. Per quanto concerne il simbolo si tratta di una silhoutte stilizzata nera di un tipico pescatore genovese con berretto e pipa con intorno i colori sociali. Adesso passiamo al passato calcistico dei doriani che hanno molti campionati di serie A e che, curiosamente, sono retrocessi negli anni dalla doppia cifra, cioè 1966, 1977, 1999, 2011. Aldilà di questa curiosità solo statistica, il momento di maggiore splendore è stato vissuto a cavallo tra gli anni 80′ e 90′ in corrispondenza dell’era Mantovani, che prese il timone della società al terzo anno di B. Portò la squadra in A e con ingenti investimenti costrui’ un gruppo che portò il club sul tetto dell’italia e a un passo dall tetto d’europa. Furono vinte tre coppe italia, due supercoppe, la Coppa delle Coppe nell 1989 e il campionato nel 1991 grazie ai così chiamati gemelli del goal Mancini-Vialli, inseriti in un gruppo compatto guidato in maniera eccezionale da un autentico personaggio come Vujadin Boskov. L’anno successivo in coppa dei campioni fu sconfitta a Wembley dal Barcellona con un bolide di Koeman nei supplementari gelando l’entusiasmo dei trentamila tifosi genovesi che seguirono la squadra.

Con il passar degli anni c’è stato un lento declino con la morte del patron Mantovani sono arrivati comunque una vittoria della quarta coppa Italia con giocatori come Veron e Mihailovic e una semifinale di coppa uefa persa ai rigori con l’Arsenal. Nel 1999 arrivò la terza retrocessione in serie bBdopo il 2-2 di Bologna scaturito da un rigore discutibile. Nella stagione 2001 l’anno peggiore della storia rischiando addirittura la retrocessione in serie C-1. Con l’arrivo dell’imprenditore Garrone arrivo il ritorno nella massima serie, con Novellino che portò i blucerchiati in coppa Uefa, a cui sono susseguite buone stagioni con Mazzarri e Del Neri che nel 2010 portò i doriani in champion’s fino all’annata horribilis della scorsa stagione che ha visto la retrocessione, con cambi di allenatore, il caso-Cassano e la cessione di Pazzini. Il patron ha scelto come D.S Pasquale Sensibile tra i principali artefici del doppio salto del Novara dalla Lega-Pro alla serie A, scegliendo come guida tecnica, Atzori ex Catania e Reggina ha ceduto alcuni pezzi come, Zigler, Poli, Tissone, Mannini, non rinnovando comproprietà per Guberti, cedendo anche Mannini e Lucchini. Mantenendo un intelaiatura di primo livello, a centrocampo con Palombo autentico idolo dei tifosi e Semioli aggiungendo Foti e Soriano che – nella scorsa stagione – erano in prestito a Empoli, oltre al giovane Koman dal Bari, in Difesa ha tenuto Gastaldello acquistando L’ungherese Lazcko dal Debrecen, mentre in avanti – oltre agli ex Azzurri Nicola Pozzi (26 reti in azzurro tra il 2005 e il 2009 chi non ricorda la quaterna al Cagliari nel 2008?) e Antonio Maccarone( 26 reti tra il 2000 e il 2002) – sono stati acquistani Bertani(13 reti nel Novara lo scorso anno) e Piovaccari(23 reti nel Cittadella), senza dimenticare Pasquale Foggia, ex Milan e Lazio un fiore non sbocciato, ma dotato di un talento puro, La squadra dopo un precampionato altalenante in coppa Italia ha eliminato l’Alessandria (Seconda divisione) solo ai supplementari e perso a Empoli non giocando una buona gara.

L’esordio è stato contraddistinti dal 2-2 con il Padova, non riuscendo a conservare per due volte il vantaggio, e il pareggio a Livorno mentre, domenica scorsa, è arrivato un tennistico 6-0 al malcapitato Gubbio un segnale alla cadetteria che per i Doriani la serie B è solo un di passaggio.