Livorno, con il Padova continua la maledizione casalinga

Sembra quasi una maledizione quella delle gare casalinghe per il Livorno, se la memoria non ci inganna con la sconfitta di ieri contro il Padova gli amaranto sono all’ottava gara persa tra le mura amiche, decisamente tanto per non dire tantissimo.

Eppure anche ieri la gara era stata recuperata, poi al rientro in campo per il secondo tempo il solito difetto di attenzione o concentrazione che ormai è “cronico” in questa compagine ha permesso ai biancorossi di andare nuovamente in vantaggio per la disperazione dei labronici che hanno poi stentato a rimettersi in gara anche se proprio nei minuti di recupero un miracolo di Perin sul colpo di testa di Bernacci ha impedito agli amaranto di raggiungere quel pareggio che sarebbe stato più che meritato. Certamente la compagine veneta ha dimostrato sia sul piano del gioco, per non parlare dell’organico, di essere nettamente migliore e superiore al Livorno, ma viene da recriminare perchè il primo tempo ha visto un Dionisi sfortunato colpire il palo a Perin battuto e la squadra controbattere benissimo il movimento biancorosso, soltanto che è impossibile continuare a prendere i goal che vengono incassati. Un centrocampista, Bovo autore di una doppietta presentatosi solo soletto in area a due metri da Bardi non ha certo avuto difficoltà a mettere in rete la palla del vantaggio come non l’ha avuta subito in inizio ripresa presentandosi allo stesso modo indisturbato al tiro dalla breve distanza con la difesa “belle statuine” e colui che agiva nella sua zona e che avrebbe dovuto seguirlo “desaparecido” e parliamo di Schiattarella; continua pure la nostra perplessità su certe scelte del “professorino” Madonna che nella gara di ieri privo di Luci e Belinghieri ha schierato un centrocampo alquanto raffazzonato e senza logica lasciando ancora una volta in panca l’ex campione del mondo Barone che di certo non ha niente da invidiare al suo collega biancorosso Milanetto classe 75, cioè più vecchio di ben tre anni e regolarmente in campo per il detto “la classe non è acqua” tanto è che il presidente Spinelli nell’uscire dalla fly-zone era nero come la pece ed ha sbottato in maniera furibonda sulle scelte e le sostituzioni del mister tirando in ballo proprio i centrocampisti non utilizzati e parliamo di Barone e Prutsh e qui si apre ancora una volta un capitolo sul quale abbiamo gia scritto, perchè se è da ottimizzare la sostituzione di Salviato con Bernacci, visto lo svantaggio un attaccante per un difensore va bene, non abbiamo compreso Bigazzi al posto di Schiattarella e la terza opzione neppur presa in considerazione. Inoltre il sig.Madonna in quanto “allenatore in carica” della squadra amaranto quando viene in sala stampa e sollecitato da domande poste da noi giornalisti sulle situazioni delle gare dovrebbe non “eludere” le domande con risposte vacue e completamente fuori tema, ma cercare perlomeno di dare soddisfazione a chi magari dolorosamente mette il dito nella piaga. E alle porte la trasferta in quel di Pescara contro una squadra che dopo le meraviglie “zemaniane” è incappata in tre consecutive battute d’arresto e che di certo attende gli amaranto per tornare a sperare in quella promozione che adesso appare più difficile.