Livorno straripante, la Pro Piacenza non ha scampo

“ VAI LIVORNO “ ci viene da dire in virtù della gara che attende gli amaranto per questa undicesima del torneo contro l’altra squadra di Piacenza, la PRO PIACENZA che arriva al Picchi con soli 7 punti, vecchissima società quasi centenaria esistente dal 1919 ma che per tanti anni ha giocato nei campionati minori dei dilettanti fino a che la fusione con l’Atletico Bettola, squadra di serie D ha permesso nella stagione 2013/14 di approdare alla lega pro ora serie C dove la squadra ha giocato per tutti questi ultimi anni. Occasione importante per gli amaranto per allungare in virtù delle prossime gare che vedranno domenica alle 20,30 lo scontro diretto al Franchi di Siena per proseguire poi con l’infrasettimanale contro la Viterbese e viaggiando poi in Brianza contro il Monza, ricevere la sorpresa Olbia di Ragatzu (già 8 reti ad oggi) e terminare il ciclo di ferro col “ derbyssimo “ del 26.11 all’Arena Garibaldi contro i cugini del Pisa. Ed a questo punto dopo questo ciclo di ferro sapremo quale potrà essere il reale valore della squadra labronica pur se l’handicap del portiere Mazzoni infortunatosi a Cuneo e che sarà assente proprio in questo terribile ciclo di gare potrebbe farsi sentire anche se la società ha deciso di non intervenire sul mercato dando pertanto fiducia al giovane Pulidori arrivato dal campionato berretti e che domenica scorsa contro la Giana Erminio ha palesato alcune incertezze, tra l’altro proprio la gara contro i lombardi pur vinta in rimonta ha lasciato diverse perplessità e vedremo se il mister sarà riuscito a correggere le insicurezze mostrate. Lo scorso anno nell’unico precedente tra le due squadre il Livorno si impose per 3-1 al Picchi e per 2-0 al Garilli ma questo non significa in quanto nel calcio le sorprese sono in realtà il sale e pepe di questo gioco.

E veniamo allora ai tabellini della gara che sarà diretta da Proietti da Terni con gli assetti che i mister hanno deciso iniziando dal Livorno di Sottil che vede Pulidori in porta, Morelli, Pirrello, Gasbarro e Franco in difesa, mediana con Giandonato e Luci, tridente che vede Doumbia, Murilo e Valiani dietro a bomber Vantaggiato, in panchina Romboli, Gonnelli, Marchi, Borghese, Hadziosmanovic, Gemmi, Bruno, Maiorino, Montini, Ponce, Perez e Baumgartner.

La risposta di Fulvio Pea, vecchia conoscenza dei campionati di serie C vede i rossoneri di Piacenza con Gori in porta, Calandra, Beduschi, Belotti e Belfasti in difesa, Aspas e La Vigna a centrocampo, Barba, Bazzoffia e Alessandro dietro l’esperto Mastroianni (squadre praticamente a specchio) con a disposizione Bertozzi, Messina, Cavagna, Abate, Musetti, Cesari, Starita, Monni e Battistini.

Partenza veloce dei piacentini che subito al primo minuto hanno una ghiotta opportunità sull’incursione di Alessandro che mette in mezzo per l’accorrente Bazzoffia che si divora un goal già fatto ( quello che possiamo definire “ rigore in movimento “) e ci sembra che la Pro giochi piuttosto spensierata e senza patemi come già aveva fatto a Siena perdendo la gara solo al 93’ e adottando un modulo molto coperto con cinque uomini in difesa sugli attacchi amaranto ed una linea di quattro a centrocampo, ma prontissima a ripartire in velocità. E dopo mezz’ora di gioco il Livorno non riesce a sviluppare il suo solito gioco perché le fasce sono poco sfruttate, le giocate fatte con frenesia, gli spazi non vengono riempiti e l’organizzazione tattica predisposta da Pea la fa da padrone, ci sembra quasi di rivivere la gara di domenica scorsa e soprattutto quando i piacentini attaccano arrivano subito in quattro o più davanti all’area labronica, cosa che non riesce alla squadra amaranto in primis per la grandissima corsa sviluppata dai piacentini in una condizione fisica straripante tanto da permettergli continui raddoppi sui calciatori labronici. Ed è un primo tempo a reti inviolate nel quale se una squadra forse meritava un goal di certo questa sarebbe stata la squadra emiliana, vediamo se Sottil provvederà a qualche variante sia di uomini che di assetto perché in questo modo si corrono rischi enormi

Riparte la ripresa, non ci sono cambi ne da una parte ne dall’altra, ma parte Gasbarro su appoggio di Giandonato, si fa tutta la fascia, taglio in mezzo, velo di Valiani, arriva Murilo per il vantaggio 1-0 amaranto al primo minuto di gioco.

E’ un altro Livorno ora dopo il vantaggio, adesso sta dominando il gioco anche perché ci sembra che la Pro non abbia più il ritmo della prima parte e non poteva essere diversamente e al 12’ sull’ennesimo cross di Morelli, oggi uno dei migliori, Doumbia in mischia trova il goal del 2-0 per il raddoppio labronico e tornano a tuonare i tamburi ed a cantare la nord. Corre alle sostituzioni Pea, escono Mastroianni, Bazzoffia e Calandra per Abate, Monni e Messina e c’e il primo giallo per fallo di Belotti su Valiani, è scorso il 20’ ed ora il Livorno è in totale controllo, la curva si esalta quando arriva la notizia del raddoppio del Monza in quel di Siena mentre stanno per entrare Bruno e Gonnelli in luogo di Giandonato e Morelli, siamo al 25’ una punizione di Alessandro che Pulidori respinge in bello stile sul palo alla sua destra, non molla la Pro ma adesso c’è tranquillità nei labronici, alla mezz’ora il secondo corner per gli emiliani con la palla di Barba che di testa scheggia il palo, altra sostituzione labronica, è la volta di Maiorino, ma non si fa in tempo perché il contropiede da manuale di Murilo con appoggio per Vantaggiato porta il 3-0 ed esce con una standing ovation per far posto a Montini, poi Maiorino entra per Doumbia e Hadziosmanovic per Murilo e siamo al 33’ della seconda parte col giallo per Beduschi, poi anche per Gasbarro, ma finisce così con una vittoria più che meritata per un secondo tempo “ ALLA GRANDE “ dopo la sofferenza della prima parte, cosa non nuova quando arrivano squadre che vanno a spendere come già accaduto altre volte tutte le energie nel primo tempo, ed ora la partitissima di sabato sera alle 20,30 al Franchi di Siena comincerà a schiarirci ulteriormente le idee sulle possibilità future degli amaranto.