Livorno, prima vittoria con grande cuore contro l’Ascoli

Nona di campionato (ottava per il Livorno che ha già usufruito del turno di riposo) e una classifica che piange miseramente, due soli punti che significano ultimo posto, ma soprattutto i numeri, IMPIETOSAMENTE VERITIERI, che dettano 0 vittorie, 2 pareggi, 5 sconfitte (di cui ben tre casalinghe) con soli 4 goal all’attivo e ben 12 al passivo, inoltre infermeria piena, Luci, Bogdan, Giannetti oltre allo squalificato Murilo tanto da indurre mister Lucarelli a convocare il bomberino della primavera Alessio Canessa classe 1999 ed oggi arriva al Picchi l’Ascoli per una gara di vitale importanza nella quale si impone l’obbligo di incamerare i tre punti pena provvedimenti che il presidente Spinelli potrebbe prendere nonostante l’attestato di piena fiducia nei confronti del mister ( ma sappiamo quanto quanto siano molte volte di circostanza le parole del n.1 labronico ) e allora vediamo come CL99 ha preparato i suoi ragazzi per questa sfida: in porta Mazzoni, Gonnelli, Dainelli, Gasbarro (un gradito ritorno) in difesa, Maicon e Fazzi esterni, Valiani, Bruno e Rocca in mezzo, Diamanti a fare sponda avanzata per Raicevic con a disposizione Zima, Di Gennaro, Pedrelli, Soumaoro, Iapichino, Albertazzi, Parisi, Maiorino, Agazzi, Kozak, Giannetti (nonostante la mano fratturata) e Canessa. La risposta di Vincenzo Vivarini è con Perrucchini tra i pali, Laverone, Valentini (l’ex argentino) Padella e D’Elia in difesa, Casarini, Troiano, Cavion e Ninkovic nella linea di centrocampo, Beretta e la vecchia volpe Ganz in avanti…in panchina Lanni, Bacci, Brosco, Quaranta, Addae, De Santis, Frattesi, Zebli, Rosseti, Kupisz, Baldini e Ngombo…..a dirigere la gara Dionisi dell’Aquila, arbitro non troppo gradito all’ambiente livornese.

La giornata è grigia col sole che ogni tanto squarcia il manto di nubi che copre l’Ardenza quasi come un presagio da interpretare in forma positiva, il terreno di gioco è tornato lo splendido tappeto verde che ben conosciamo in contrasto stupendo con la gradinata tutta ripristinata con i sedili giallo e amaranto, temperature miti con dolce vento di scirocco, alcuni vuoti nella Nord certamente dovuti alla penuria di risultati, comunque soliti “ aficionados” urlanti.

Partenza con subito un corner dopo venti secondi a favore del Livorno però senza esito. insiste al squadra di casa ed il colpo di testa di Raicevic va fuori, la risposta dei bianconeri marchigiani al 5’ produce tre angoli in successione, gioca alto l’Ascoli con Ninkovic che avanza la sua azione determinando un modulo 4-3-1-2 abbastanza spregiudicato permettendo così la ripartenza del Livorno che va al tiro con Diamanti al 10’ parato da Perrucchini. Fase di studio fino al 20’ quando una rovesciata di Gasbarro che poteva finire in rete sbatte invece sul corpo di Maicon che vanifica l’azione e sulla ripartenza Dainelli è costretto al fallo con relativa punizione e giallo, batte Ninkovic in maniera pericolosa e Mazzoni devia in angolo. Giallo anche per Casarini per fallo tattico su Diamanti, scorre la mezz’ora di gioco con niente di fatto, occorre però sottolineare la miglior disposizione dei marchigiani nella zona centrale del campo dove il Livorno ci appare sempre in sofferenza non riuscendo quasi mai a verticalizzare l’azione perché Bruno e Valiani operano solo per linee orizzontali, poi non capiamo perché Diamanti debba sempre operare sulla zona sinistra del campo privandosi così della sua maggior arma, il piede sinistro, perche se giocasse sulla fascia destra potrebbe liberarlo in maniera certamente pericolosa. Un altro giallo per Troiano per fallo ancora su Diamanti e punizione dai trenta metri, centrale, e il tiro dello stesso non impensierisce il portiere ascolano, poi al 41’ Diamanti, Fazzi, Raicevic che deposita in rete il goal del 1-0 per un vantaggio importantissimo. Reazione rabbiosa dei marchigiani che su un corner a loro favore sfiorano il pari. Finisce così un primo tempo abbastanza blando comunque positivo per la compagine amaranto che per la prima volta dall’inizio del torneo va al riposo sul vantaggio a proprio favore.

Si riparte, non ci sono sostituzioni, ma vediamo Lucarelli che chiama Pedrelli dal riscaldamento per la probabile sostituzione di un Maicon, oggi inguardabile, infatti è così col rientro dopo il lungo infortunio di uno dei superstiti della promozione dello scorso anno. Raicevic al tiro, una sassata che fa la barba al palo col portiere ascolano battuto, poi al 10’ un bel pallone di Diamanti per Valiani che non riesce a chiudere il tiro, entra Rosseti per Ganz nella squadra di Vivarini, la gara è aperta e piacevole, si va da una parte all’altra del campo con gli amaranto che cercano di sfruttare le ripartenze negli spazi che gli ascolani che attaccano sono costretti a lasciare e c’è il miracolo di Perrucchini sul bolide di Rocca dal limite ed esce Casarini per Frattesi nei bianconeri, corre il 20’ di questa ripresa con gli amaranto fino a qui in controllo, ma accenna una specie di forzino l’Ascoli che si rende pericoloso in un paio di frangenti così che vediamo Lucarelli prepararle una ulteriore sostituzione, ma prima c’è da battere la punizione di Diamanti che provoca una deviazione in corner, senza esito, poi un doppio corner questa volta per i marchigiani e così alla mezz’ora entra Kozak per un ottimo Raicevic, fischiata una punizione a Bruno da una posizione pericolosa con sulla palla Ninkovic e Troiano ma la battuta è fuori, poi entra Baldini (giovanili dell’Inter per Cavion ex Carrarese) mentre il cronometro corre, mancano dieci alla fine, il Livorno gioca con un cuore grandissimo ma l’Ascoli non molla provando varie soluzioni offensive e ancora Perrucchini salva sul colpo di testa di Kozak e sulla ripartenza ascolana c’è il salvataggio di Mazzoni sul colpo di testa di Rosseti di certo molto più pericoloso di Ganz, attacca in forze l’Ascoli con un Livorno che in questi ultimi minuti ci appare un po’ sulle gambe, esce Valiani autore di un ottima gara per Agazzi ed entriamo nei quattro di recupero, Livorno col cuore difende questo prezioso vantaggio, siamo agli ultimi secondi con una punizione a favore dei marchigiani e finisce qui con la prima vittoria amaranto diremmo fortemente voluta e cercata e che fa salire il Livorno a 5 punti in classifica e pronto al viaggio a Salerno nell’infrasettimanale di mercoledì.