Il Siena vince a Genova. A Marassi scoppia la rivolta

Doveva essere solo la cronaca di una partita di calcio, di una vittoria che avvicina sempre di più la squadra di Sannino alla salvezza. E’ invece il resoconto di un’altra assurda giornata di sport. Non è nemmeno il 10′ della ripresa di Genoa-Siena, con i bianconeri in vantaggio di quattro gol (Brienza, Destro, Brienza e Giorgi), quando a Marassi scoppia la contestazione di una parte della tifoseria rossblù. Il calcio si ferma di nuovo, quasi un affronto a quanto successo solo otto giorni fa. Giocatori costretti a togliersi le maglie, rimettersele, riprendere a giocare in un clima surreale. Qualcuno tra le lacrime, qualcuno con la rabbia. Del Grosso sbaglia porta, così il Genoa segna il gol della bandiera, ma la Robur raggiunge quota 42, con il pareggio del Lecce, va a +7 dalla zona retrocessione. E’ quasi matematica.

Per la formazione titolare mister Sannino punta su Giorgi e Grossi sulle fasce con Brienza che avanza a fianco dell’ex Destro. In porta torna Brkic. Malesani preferisce Bovo a Kaladze, davanti il tandem Palacio-Gilardino.

Si parte con il minuto di raccoglimento in ricordo di Piermario Morosini. Il Genoa ha il lutto al braccio per la scomparsa dell’ex giocatore rossoblù Petrini.

Mentre al 1′ Sculli guadagna il primo angolo della partita, al 3′ Frey è attento su Brienza. Al 4′ fuori il tiro al volo di Biondini. Ma la prima vera azione pericolosa è al 9′: Gilardino serve Sculli che crossa per Palacio che di testa mette di poco a lato. Al 12′ punizione di Bovo è alta sopra la traversa. Al 17′ Brienza zitta Marassi: bella la sua punizione dal vertice dell’area, la barriera rossoblù sfiora e spiazza Frey. Giusto il tempo di riprendere il gioco che Mattia Destro segna alla sua ex squadra la nona rete stagionale. Perfetto l’assit di Del Grosso per la testa del giovane attaccante che per poco, un giro di lancette dopo, non beffa ancora Frey. Al 24′ sicuro Brkic sull’incornata di Sculli. Al 27′ potente ma imprecisa la punizione di Kucka. Il Siena gioca alla grande, Malesani cerca di correre ai ripari, toglie Alahassan e con Jorquera passa alla difesa a tre. Ma per il Genoa non finiscono i problemi: è il 37′ quando Grossi riesce a servire Brienza – ancora il migliore – nonostante il pressing di due avversari e il fantasista dal limite non sbaglia. Al 39′ ancora il numero 23 sfiora il poker, con Frey che non trattiene la forte conclusione di Del Grosso. Il Genoa è completamente imbambolato. Brkic al 43′ non ha problemi sul tiro cross di Kucka sul quale non arriva Gilardino. Al 46′ bravo Vitiello ad allontanare dopo l’azione insistita di Jorquera, Sculli e Gilardino. Poi Rossi, a porta vuota, non calibra bene il tiro.

Dopo il bel primo tempo, la Robur riparte sull’acceleratore anche nella ripresa. Passano solo quattro minuti dall’inizio che Giorgi cala il poker; riceve da Brienza, si porta la palla sul sinistro e insacca: è il suo primo gol in serie A, bellissimo. Ancora l’esterno, al 7′, va vicino al quinto gol bianconero: una gran botta al volo, la sua, che mette alla prova i riflessi di Frey. E’ l’8′ quando esplode la rabbia dei sostenitori rossoblù in una maxi contestazione: fumogeni petardi e polizia in campo, Tagliavento sospende temporaneamente l’incontro. Il clima è surreale, la volontà di Marassi sembra proprio quella di voler interrompere la partita. I giocatori in campo sono scossi. Il capitano del Genoa Marco Rossi viene richiamato dai contestatori (la richiesta è quella di doversi togliere le maglie e abbandonare il terreno di gioco) e poi con i compagni. Mentre il Questore deve decidere se ci sono i presupposti per poter continuare, la terna arbitrale e il Siena rientrano negli spogliatoi. Dopo Capozzucca scende in campo il presidente Preziosi e chiama a raccolta squadra e staff. I giocatori del Genoa si tolgono la maglia. Mesto, piange, Sculli cerca di avere un dialogo con la divisa ancora addosso e non vuole spogliarsi, piange anche lui. Dopo l’intervento dell’attaccante, Rossi riconsegna le maglie alla squadra, Frey cerca di spiegare alla Curva che se non si riprende a giocare il Genoa rischia penalizzazioni. Il Siena rientra in campo. Si riparte, alle 17, con 37 minuti da disputare. Con la Robur che gestisce il risultato, al 14′ Rossi ci prova di forza: deviazione e corner. Al 18′ sicuro Brkic sul sinistro di Jorquera. Al 27′ sul corner battuto da Bovo, Gilardino non trova la deviazione giusta di testa. Al 35′ Brkic non può niente quando Del Grosso, per spazzar via la palla, centra la sua porta. La partita è praticamente finita. C’è solo il tempo per riflettere ancora su quello che è successo, mentre a Marassi risuona, ancora, il Canto della Verbena.

Genoa-Siena 1-4

GENOA (4-4-2): Frey, Mesto, Granqvist, Bovo, Alahassan (dal 29′ pt Jorquera), Rossi, Biondini, Kucka (dal 35′ st Antonelli), Sculli (dall’ 8′ st Kaladze), Palacio, Gilardino. All. Malesani
A disp.: Lupatelli, Antonelli, Kaladze, Veloso, Birsa, Jorquera, Zé Eduardo
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi (dal 29′ st Sestu), Vergassola, Gazzi, Grossi (dal 35′ st Mannini); Brienza, Destro (dal 25′ st Bogdani). All. Sannino
A disp.: Farelli, Pesoli, Bolzoni, D’Agostino, Mannini, Sestu, Bogdani
ARBITRO: Tagliavento di Terni (Marzaloni-Tonolini/Russo)
AMMONITI: 18′ st Mesto (G), 26′ pt Rossi (G), 26′ pt Del Grosso (S), 4′ st Giorgi (S), 5′ st Gilardino (G)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 17′ pt Brienza (S), 19′ pt Destro (S), 37′ pt Brienza (S), 4′ st Giorgi (S), 35′ st aut. Del Grosso (G)
ANGOLI: 7-0

Fonte: Fedelissimo on line