Primi e vittoriosi, la Viola torna felice dalla missione azera

Freddo e neve hanno accolto la Fiorentina a Baku dove, per colpa della beffa finale in casa con il PAOK, Sousa ha dovuto giocarsi la partita. Non che fosse in bilico la qualificazione (che poteva saltare solo perdendo 6-0!), ma il primo posto in casa viola sembrava voler essere centrato. Anche in questo caso per la cabala, almeno quest’anno si sarebbe potuto evitare i sedicesimi con il Tottenham. Detto, fatto.

La partita con il Qarabag non è intensa, nel primo tempo sono i legni a essere protagonisti. Prima i padroni di casa che lo centrano in contropiede dove Tatarusanu – titolare nuovamente in Coppa dopo l’exploit negativo di Lezzerini – è decisivo. Poi Bernardeschi in girata.

La gara cambia verso nella ripresa: all’ora di gioco un’imbucata centrale di Kalinic (entrato per Babacar dieci minuti prima) serve Vecino che da fuori beffa Sehic. Gli azeri pareggiano in meno di un quarto d’ora: Quintana buca la retroguardia con una verticalizzazione per Reynaldo Silva che si trova solo per metterla nel casso. Il gol decisivo lo realizza al 75′ Federico Chiesa, primo gol da professionista, che è lesto di testa in area piccola a prendere la respinta sul tiro di un Kalinic che è stato il faro del secondo tempo viola. Peccato per il giovane Chiesa il secondo cartellino giallo nel finale, condisce la sua gioia anche con il primo rosso.