STORO – La sveglia è suonata presto a Rigutino. Alle 8 in punto, il pullman amaranto ha lasciato la sede, diretto verso Storo, cuore del Trentino, dove prende ufficialmente il via il ritiro precampionato dell’Arezzo. Il viaggio è stato lungo, segnato da code e rallentamenti che sembravano voler testare la pazienza prima ancora della resistenza fisica. Ma ogni ritiro è anche questo: un percorso che comincia prima ancora di scendere in campo. Un tempo sospeso, dove si costruisce il gruppo, si forgia l’identità, si prepara la sfida. Nel pomeriggio, dopo un breve riposo, la squadra ha sostenuto la prima seduta di allenamento. Un momento speciale, reso ancora più significativo dall’arrivo di Francesco Dell’Aquila, nuovo volto amaranto, accolto con entusiasmo da staff e compagni. La sessione prevedeva: Corsa continua, esercizi di mobilità articolare, lavoro anaerobico. Siamo ospiti dell’Hotel Castel Lodron, luogo che custodisce memorie importanti. Il presidente Manzo lo ricorda con affetto: qui, negli anni dello scudetto, soggiornava il Napoli di Maradona. Un legame che aggiunge valore e suggestione a questi giorni di lavoro. Il cielo di Storo è limpido, l’aria frizzante. Il silenzio della valle è rotto solo dai suoni del campo: il pallone che rotola, le voci che si rincorrono, il ritmo che cresce. È l’inizio di qualcosa. Domani è in programma un doppio allenamento.
Il viaggio è cominciato. E noi siamo pronti a viverlo. Insieme.