Carrarese-cordata, nuovi dettagli

La trattativa che dovrà portare nel progetto Carrarese l’imprenditoria locale appare ormai delineata, almeno in quelli che saranno i principi fondamentali nella ricomposizione della compagine sociale. La cosa più importante da sottolineare è che l’operazione sta andando avanti su due strade parallele: quella delle carte bollate e quella dei concreti dati di fatto. Facciamo chiarezza una volta per tutte. La cordata composta da Ciro Gaspari, Paolo Sacchelli, Alberto Ricciardi e Giancarlo Alioto rileveranno formalmente quote della Carrarese non prima di aprile, in sostanza a fine campionato, visto che l’ultima giornata si giocherà il 6 maggio, però di fatto il progetto è già iniziato una settimana fa.

In questi quattro mesi la Carrarese non rimarrà da sola, perché i futuri soci già in questo momento stanno aiutando economicamente la squadra attraverso sponsorizzazioni esterne. Non c’è da usare tanta fantasia: è la stessa identica operazione nella forma e nei tempi adoperata l’anno scorso da Buffon, Lucarelli e Tomasos. I tre soci nel passato campionato presero ufficialmente quote della Carrarese solamente a fine stagione, ma all’interno di un progetto che era cominciato prima e che aveva necessitato certi passaggi prima di formalizzarsi lo scorso giugno. Resta ancora da capire quale sarà la nuova redistribuzione delle quote sociali dopo aprile e se ci sarà qualche uscita, proprio come accadde a giugno con l’addio di Giarnera e Morra. Tutti aspetti che verranno alla luce probabilmente solo negli ultimi giorni. L’importante è essere arrivati ad alcuni punti fermi. La volontà di costruire la nuova società c’è, così come quella di dare stabilità alla Carrarese per diversi anni. Nel frattempo il gruppo degli imprenditori si appoggerà ad un consulente (con tutta probabilità lo studio Lattanzi) per visionare i conti della società e seguire passo passo la gestione, così che al momento dell’ingresso formale la situazione sarà chiare fin da subito. Insomma la trattativa è andata nel verso migliore, quasi impensabile un anno e mezzo fa, quando la Carrarese sembrava destinata al dilettantismo. A quei tempi era un sogno immaginare una conclusione così, invece con un po’ di fortuna e grazie ai risultati sportivi è stato possibile aggregare parecchie persone intorno alla squadra azzurra.

La partita sembra, almeno in parte, ancora aperta per quanto riguarda il fronte degli altri industriali, i vari Francesco Andreani, Claudio Santi, forse Nicola Fontanili e Luca Soldati che dovrebbero unirsi in una società ad hoc e poi prendere tutti insieme un numero di quote della Carrarese. In questo caso rimane qualche punto interrogativo, almeno così spiega Francesco Andreani della ditta Vennai che conferma la volontà a fine stagione di entrare nella Carrarese Calcio, «ma – precisa – ci sono ancora dei particolari da definire, almeno per quanto riguarda il mio gruppo. Grosso modo la situazione è quella che ha spiegato anche Alioto (in un’intervista rilasciata a Il Tirreno lunedì 2 gennaio ndc). Noi abbiamo determinate richieste nei confronti della società. L’attuale gruppo che regge la Carrarese ha fatto tanto per la squadra ed intende fare ancora di più, portando avanti un progetto solido. Insomma le forze ci sono, ora non resta altro che assemblarle nel migliore dei modi, ma per adesso non c’è ancora niente di definitivo. Prima dobbiamo sentire Ciro Gaspari: lui ha in mano tutto, ha carta bianca anche per il nostro gruppo e non entreremo finché non sarà lui a darci l’ok». Altro aspetto importante, il mercato di gennaio. Andreani e soci garantiscono l’appoggio economico alla Carrarese: «Vediamo cosa succede al mercato di riparazione. Noi siamo pronti a supportare già da adesso le operazioni attraverso sponsorizzazioni esterne, praticamente com’è stato finora, perché è da un po’ di tempo che tutti quanti stanno dando una mano alla Carrarese. Questo grazie soprattutto a Nelso Ricci che coordina gli aspetti finanziari ed economici dentro la società. Lui si dà da fare su tutti i fronti».