Carrarese, Ricci promuove il mercato azzurro: “Meglio di così non poteva andare”

Con la sosta forzata del campionato torna a parlare il deus ex machina di piazza Vittorio Veneto, colui intorno al quale ruota tutto il progetto azzurro che in meno di due anni ha portato la Carrarese dalla serie D alle zone più prestigiose di un C1 dall’altissimo tasso tecnico. Il riferimento, ovviamente, è a Nelso Ricci col quale partiamo dall’argomento del giorno: la copertura del monte stipendi dei giocatori per il trimestre ottobre-dicembre i cui termini scadevano ieri.

Nelso Ricci

Il direttore generale tranquillizza i tifosi: «I pagamenti sono stati fatti. E’ tutto a posto. Abbiamo rispettato tutte le scadenze e in più siamo riusciti a mettere a segno un’ottima campagna di rafforzamento. Questo a dimostrazione che da noi si fanno le cose serie, magari con tanti sacrifici, ma serie. Ora pensiamo al campionato e vediamo cosa combina la squadra». Con Ricci passiamo quindi calciomercato appena concluso. Una campagna invernale per diversi aspetti soprendente che il direttore promuove a pieni voti: «Non posso che essere conteno. Siamo riusciti a prendere un grande giocatore come Russotto. Abbiamo ceduto quegli elementi in sovrannumero tipo Trocar, Marchetti e Buono. Abbiamo preso Teodorani, un portiere ’91 di prospettiva e venduto la seconda metà di Cori al Cesena in cambio di soldi. Penso che meglio di così non si poteva fare». Rimane il rammarico – osserviamo – per il mancato arrivo di un terzino vice-Vannucci. «Potevamo prenderlo, ma tutto sommato sarebbe stato un ingaggio superfluo, perché abbiamo i mezzi per arrangiarci. Se mi dici che Vannucci sta fuori un mese, mi preoccupo, se però sta fuori solo una partita, allora possiamo sostituirlo. L’unico mio rammarico semmai è stata la partenza di Gazzoli, che è voluto andare a Viareggio. Con lui ho sempre avuto un rapporto ottimo, era estremamente utile alla causa della Carrarese e ci dava anche una grossa mano nella crescita di Nocchi. Ha deciso di tornare nella sua città e lo capisco: era venuto in sede a chiedermi questo favore, visto il buon rapporto e quanto ha fatto bene alla Carrarese, mi è sembrato doveroso accontentarlo». Direttore, torniamo all’affare Russotto: possiamo classificarlo fra le sue magie di mercato? «Russotto ha grandi qualità e, seguendolo da anni, per me era una sopresa che non giocasse a Livorno. Già diversi mesi fa, parlando coi dirigenti livornesi, dicevo che lo avrei preso, poi alla fine Spinelli me lo ha dato davvero. Col procuratore Franco Zavaglia ho un buon rapporto. Lui ha voluto un accordo con la Carrarese per far ritrovare fiducia al ragazzo e rilanciarlo». Insomma, alla fine il Livorno ve lo ha datto a titolo definitivo? «Si. Russotto si era operato a luglio ad un ginocchio, poi a settembre aveva ricominciato ad allenarsi. Mi dicono che Novellino non lo stravedesse e così hanno fatto altre scelte». Meglio per la Carrarese, aggiungiamo noi.