Carrarese, Nelso Ricci lascia gli azzurri per lo Spezia

Tanto tuonò che piovve, dice il proverbio. Ebbene, dopo mille rinvii, mille problemi, mille voci di crisi e contatti con altre società, alla fine il diluvio è proprio arrivato. Ieri Nelso Ricci ha presentato le dimissioni da direttore generale della Carrarese Calcio per andare allo Spezia di Volpi.

Nelso Ricci

«E’ quattro mesi che il presidente Gabriele Volpi mi cerca – ha spiegato l’ormai ex dg della Carrarese – io qui l’ho detto e ridetto. Guardate che così non si può andare avanti, decidetevi a far la società, bisogna programmare, avevo detto che questo era l’anno per prendere la mira e il prossimo volevo puntare alla B. Niente; dall’altra parte c’è un’occasione professionale unica, e ho chiuso. Provate a starci voi, in sede, dalla mattina alla sera, affrontare tutti i problemi e non avere una prospettiva. Non ne potevo più». Ricci non credeva più nel progetto Carrarese. Parole che pesano come macigni. Una scelta professionale da rispettare, ma dura da digerire per il tifoso, che senz’altro la interpreta come un tradimento ai colori azzurri. Con questa scelta l’ammiraglio Nelso lascia la Carrarese e i suoi giocatori con una società da rilanciare e soprattutto un campionato da finire. Certo rimane qualche perplessità sulla tempistica di questa decisione. Non era possibile almeno chiudere il campionato con la Carrarese, assieme ai giocatori e al tecnico, e poi a bocce ferme prendere ognuno la propria strada? Oppure, il richiamo delle sirene liguri non poteva attendere almeno altri due giorni, visto che entro martedì la cordata deciderà definitivamente se entrare in piazza Vittorio Veneto e chiudere questa stucchevole telenovela? Una cosa è certa: il tempo sta per scadere e la Carrarese non merita una situazione del genere. Ognuno si prenda le proprie responsabilità: attuali soci, cordata locale e dirigenti. L’importante è fare presto.

La conferenza stampa di Nelso Ricci.

«Annuncio la decisione di chiudere la mia collaborazione con la Carrarese Calcio da oggi. Due anni fa a luglio la Carrarese era nei dilettanti. In un mese sono riuscito a mettere dentro Lucarelli, Buffon, Tomasos e Mian. Siamo partiti con mille sacrifici, ma siamo andati avanti. Dei risultati sportivi non voglio nemmeno parlare. Durante l’anno scorso sono state acquistate le quote, prima della partita col Prato. Il fatto è che sono qui da venti mesi, passati con mille sforzi, e ad oggi dopo tante promesse siamo nella stessa situazione di venti mesi fa. Io volevo che la Carrarese avesse una società forte. In questi giorni ho sentito Buffon, perché avevo un debito morale verso di lui. Sono violentato ad andare via. Ero venuto a Carrara per una sfida in parte vinta, ma in parte non vinta, perché non si può fare. Ringrazio tutti i collaboratori che mi hanno aiutato in questa esperienza. In questi mesi abbiamo fatto sacrifici enormi che vanno al di là di ogni cosa. Con gli allenatori e i giocatori ho avuto sempre rapporti perfetti. Lo dico col cuore in mano: lascio per una scelta professionale, lascio gli amici che non vedevo da trent’anni, perché ora come ora non vedo più vie d’uscita. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato una mano. Lascio senza polemica. Spero che la cordata riesca nel suo intento, che qualcosa si muova per il bene della Carrarese, ma per quanto mi riguarda le dimissioni sono un dato di fatto. Sono venuto a Carrara e ho trovato dei dirigenti che mi hanno dato una grossa mano e ringrazio Oppicelli e Borghini». Cosa manca a questa Carrarese? «Tu vedi chiarezza? Tu vedi prospettive? Ora per me passa un’opportunità professionale che non posso rinviare. Io voglio bene a tutti e mi dispiace andarmene». Anche se fra due giorni venisse raggiunto l’accordo e nascesse la nuova società allargata? «Si, la mia esperienza con la Carrarese è chiusa del tutto».

Le reazioni

Gigi Buffon oggi arriverà a Carrarese per fare il punto della situazione. Intanto non sono mancate le prime reazioni alle dimissioni di Ricci.

Alioto: “Un fulmine a ciel sereno”. Giancarlo Alioto, uno dei membri della cordata, è intervenuto in sala stampa: «Per me è stato come un fulmine a ciel sereno. Dobbiamo ringraziare Nelso per quello che ha fatto alla Carrarese. Purtroppo era da almeno tre mesi che Nelso, più che il direttore generale, faceva il contabile, il recupero crediti della Carrarese. In certe situazioni uno arriva anche all’esasperazione. Ora per lui sta passando un treno e per la sua professione è giusto prenderlo, anche se io non condivido questa scelta. Per la Carrarese ora viene a mancare un appoggio importante. Al di là di questo però dobbiamo andare avanti. Non dobbiamo mollare. Per quanto riguarda la nostra cordata, nei prossimi due giorni si deciderà se entrare o no in maniera definitiva. I tempi stanno precipitando e di conseguenza bisogna decidere». Perché non è stato fatto prima? «Il fatto è che se Gigi è entrato quasi subito dentro la società, da parte del nostro gruppo c’è stata maggiore voglia di controllare a fondo la situazione economica della Carrarese. I controlli sono ormai finiti e direi che più o meno la situazione è come la conoscevamo. Ora dobbiamo decidere se entrare e dare una mano alla Carrarese. Io la vedo in maniera positiva, ma bisogna entrare per poter ricostruire. Non parlo solo dell’uscita di Nelso, ma anche del settore giovanile. Il primo giorno che sono arrivato alla Carrarese qualche mese fa mi sono accorto che l’organizzazione era veramente da dilettanti e nonostante tutto la Sarzanese era più organizzata della Carrarese. Dico questo per farvi capire quanto Nelso fosse in difficoltà a portare avanti la baracca con pochissimi collaboratori. Ora speriamo che il gruppo entri, perché c’è parecchio da riprogrammare, partendo dal ds, dal settore giovanile, per finire alla società. A livello economico la Carrarese non sta male. Alla fine chiuderemo il bilancio di quest’anno in pareggio. In questo momento ci manca la liquidità, perché i contributi della Lega arriveranno più avanti, ma ripeto alla fine chiuderemo il bilancio in pareggio: merito dei vecchi dirigenti e di Nelso in primis. Guardate – continua Alioto – Nelso l’ho visto piangere per questa decisione e ciò dimostra quanto è attaccato a questa società. Ora lui non c’è più, ma dobbiamo renderci conto di dover entrare e arrivare in fondo a questo compito anche senza di lui».

Il sindaco Zubbani: “Le trattative devono andare avanti”. Il sindaco Angelo Zubbani si dice sorpreso per le dimissioni shock di Ricci: «Sapevo che c’era un pourparler, ma non mi aspettavo che concludesse oggi». Dichiara il primo cittadino al quale chiediamo: Con questo abbandono si fermerà anche la trattativa tra soci e cordata, oppure la cosa andrà avanti? «E’ chiaro che se questi imprenditori hanno a cuore le sorti della squadra e della città questo interesse deve andare comunque. Non può essere un interesse legato ad una persona, anche se professionalmente importante come Nelso. Dispiace sicuramente la sua partenza, ma ritengo che la squadra sia un sentimento più vasto anche rispetto alle singole persone. Mi auguro che questa decisione non faccia fare passi indietro e faremo di tutto perché ciò non succeda. La squadra è della città e la sua storia centenaria deve proseguire. Certo, questo sarà un problema in più, perché la mano di Nelso in questi due anni l’abbiamo vista tutti. Noi dobbiamo rispettare le sue scelte personali e professionali. Credo che questo gesto non l’abbia certo fatto a cuor leggero. Ci avrà pensato e meditato, quindi noi dobbiamo essere riconoscenti per il lavoro che ha svolto in questi due anni. Per me si deve andare avanti». Aspettiamo questi due giorni. «Si per fare il punto. A maggior ragione dopo questo vuoto da colmare, lasciare aperta la situazione potrebbe essere davvero dirompente. Se c’è da far qualcosa è bene farlo subito a questo punto». Insomma, aspettiamoci grosse novità. «Se son grosse lo vedremo. Sicuramente il confronto dovrà essere concluso in un senso o nell’altro. Noi speriamo che ci siano le condizioni per fare l’operazione».

Il presidente Oppicelli: “Pronto a farmi da parte”. Anche il presidente della Carrarese Fabio Oppicelli ha commentato le dimissioni di Nelso Ricci, mettendosi a disposizione della cordata per trovare una soluzione condivisa in tempi rapidi: «Non posso che ringraziare Nelso Ricci per il lavoro svolto qui alla Carrarese. Lui è stato il collante per questa nuova compagine societaria che tutti ci invidiavano. Si è trovato di fronte a soluzioni professionali importanti e noi non possiamo fare altro che prendere atto delle sue decisioni. Ripercorrendo la storia di questi anni alla Carrarese, posso dire che noi avevamo iniziato questa avventura con progetti meno ambiziosi, poi si è fatta avanti la possibilità di questa nuova compagine. Io e Borghini siamo voluti rimanere per riscattare l’anno della retrocessione. Però in questa compagine allargata qualcosa non ha funzionato come si deve, perché alla fine eravamo sempre gli stessi. Io mi sono dovuto allontanare negli ultimi tempi dalla Carrarese per problemi personali, ma Nelso mi teneva quotidianamente aggiornato. Ora siamo quasi salvi, chiuderemo il bilancio in pareggio e ci sono le basi per ripartire. Sento parlare di soci nuovi. Io quello che ho fatto, l’ho fatto con umiltà e sacrificio, sempre con grande volontà. Non sarò mai da ostacolo. Se mi devo fare da parte per progetti più ambiziosi, lo farò, così come sarò pronto a dare una mano se me lo chiederanno. Da parte mia non c’è nessun interesse politico o economico sul territorio, solo la voglia di fare calcio con enormi sacrifici. Io spero si possa trovare una soluzione e capire cosa si vuole fare da grandi. Sono mesi che si sente parlare della cordata. Si dice che vogliono entrare. Ripeto: se occorre farmi da parte, sono pronto a farlo. L’importante è fare certi passi già da domani e guardarsi in faccia da uomini».