Carrarese, parla mister Remondina

Ecco il commento di mister Gian Marco Remondina al termina della gara tra la sua Carrarese e il Sudtirol: «La partita l’avete vista anche voi… Nel primo tempo, noi abbiamo giocato e il Sudtirol ha fatto il gol. Carrarese_logo 1Nella ripresa, abbiamo di nuovo giocato solo noi e creato almeno tre occasioni nette, clamorosa la traversa di Merini e il tiro salvato sulla linea su Cellini, oltre a uno spunto di Ademi, ma non è andata dentro. Peccato, però non voglio cercare alibi sulla fortuna, o sull’arbitraggio che ci ha un po’ condizionato, soprattutto con quell’ammonizione a freddo a Castagnetti, perché comunque dobbiamo fare meglio. Nel senso che evidentemente contro certe squadre non basta la prestazione, ma ci vuole anche un qualcosa in più, che può essere una maggiore attenzione, una maggiore concentrazione in tutti i momenti della partita. Si è visto in occasione del gol: avevamo la palla noi su fallo laterale, è vero che c’era fallo su Cellini e come a Savona è un po’ una moda non fischiare falli su Cellini, però ripeto, sulla loro ripartenza serviva un po’ più di attenzione. Castagnetti mi ha detto che avrebbe potuto fare fallo ma rischiava il secondo giallo, però già prima bisognava fermare l’azione. E questo ci deve far riflettere: basta poco per rovinare una prestazione e un risultato. Certamente il terreno ha aiutato chi ha trovato il gol e doveva difendersi, e l’arbitro ci ha penalizzato, però non dobbiamo cercare scusanti o alibi, dobbiamo pensare a noi, a essere più concreti, più precisi ». Dopo sei risultati utili consecutivi si spezza la serie positiva alla vigilia della sosta. La classifica teoricamente lascerebbe qualche spiraglio, visto che l’Albinoleffe ha ceduto in casa alla Feraldpi Salò, ma davanti agli azzurri ci sono altre squadre e soprattutto otto punti in quattro gare sono davvero tanti, praticamente impensabile. Anche se la matematica lascia uno spiraglio. «Noi abbiamo da pensare a quattro partite contro avversari tosti, ma vista la classifica, vorrei anche vedere all’opera altri ragazzi nostri giovani. Vediamo».