Gli amaranto soffrono ma abbattono le rondinelle

Siamo nella seconda parte del torneo cadetto e per il Livorno è iniziato un nuovo capitolo, nuovo in tutti i sensi, perchè con la fine del girone d’andata e la inopinata e brutta sconfitta interna nell’ultima dell’anno contro il Pescara, il Presidente Spinelli si è finalmente deciso a dare un volto nuovo alla “ MAI AMATA “ conduzione tecnica di Gautieri, esonerandolo dall’incarico ed affidando la squadra ad Ezio Gelain, gia secondo di Perotti e Nicola nelle precedenti gestioni e quest’anno alla squadra primavera ed il risultato sembrerebbe essere stato confortante, infatti al debutto il neo-tecico si è tolto la soddisfazione di andare a sbancare il campo della capolista Carpi, imbattuto in casa,  e lo ha fatto in maniera indiscutibile e soprattutto convincente, sia per il carattere dimostrato dalla squadra, sia per il gioco espresso che a lunghi tratti ci ha fatto rivedere la magnifica squadra di Davide Nicola, con la difesa a tre, centrocampo ben disposto nel possesso e giro palla e punte penetranti.

Ed oggi col ritorno qui al Picchi è attesa la riconferma di quanto visto anche se la gara non sarà per niente facile contro quel Brescia che nell’ultimo turno ha strapazzato il Frosinone e che nonostante le grandi problematiche societarie riesce a fare gruppo ed a far valere il suo spessore tecnico.

Stadio Armando Picchi (foto www.livornocalcio.it)La giornata è bellissima, sole, temperatura amena, terreno in perfette condizioni e allora mentre tutto è pronto vediamo per cosa hanno optato i relativi tecnici iniziando dal Livorno che lamenta le assenze di Biagianti e Mosquera per infortunio, nonché di Ceccherini squalificato ai quali si è aggiunto ieri nella rifinitura capitan Luci, pertanto vediamo: Mazzoni in porta, Gonnelli, Emerson e Bernardini in difesa, Moscati, Appelt Pires (brasiliano della Juventus neo arrivato da Pescara), Djokovic e Lambrughi a centrocampo con Jelenic che agirà da pendolo dietro a Siligardi e Vantaggiato. In panchina il neo portiere Bastianoni (cognato, tra l’altro di Luca Mazzoni) arrivato dal Varese, Gemiti, Molinelli,Rafati,Maicon,Stoppini,Cutolo,Galabinov e Jefferson.

Risponde il Brescia con Arcari tra i pali, Zambelli, Caracciolo Antonio., Lancini e Scaglia in difesa, Sestu, H’Maidat e Quaggiotto a centrocampo, Bentivoglio tra le linee dietro a Corvia e Caracciolo Andrea. Completano l’organico Andreacci, Bruno, Coly, Gargiulo, Ragnoli, Morosini, Bertoli, Valotti e Razzitti.

Bellissima cornice di pubblico oggi, almeno 8000 spettatori ed una rappresentaza bresciana di circa 300 unità, a dirigere la gara Maresca di Napoli.

Da dire che gli amaranto debuttano oggi con la nuova maglia creata per il centenario della squadra che verrà festeggiato nei giorni 14-15-16 febbraio e che sarà adottata per tutto questo girone di ritorno.

Tre minuti di gioco ed un tiro improvviso di Djokovic provoca il primo angolo amaranto, poi una accellerazione di Caracciolo al 6° smarca Corvia in area e il bresciano supera Mazzoni per il vantaggio 0-1 delle rondinelle, ma occorre dire che la difesa in questo frangente non è stata per niente impeccabile. Non si perde d’animo la squadra labronica ed al 15°  una palla di Gonnelli ben messa per Jelenic porta lo sloveno ad una splendida accellerazione, due difensori azzurri lasciati secchi, pallonetto che supera Arcari in uscita ed è il pari 1-1.

Continua l’azione tambureggiante del Livorno, c’è un brutto fallo su Vantaggiato non rilevato da Maresca che si becca un minuto abbondante di improperi e fischi, poi l’azione di Appelt e Djokovic per Vantaggiato che intuisce l’inserimento di Siligardi, tocco per il mancino che fulmina Arcari, siamo al 27° ed è 2-1 amaranto. Sull’entusiasmo del vantaggio continua il Livorno ed è Vantaggiato che impegna nuovamente Arcari ad una difficile deviazione. Ci prova il Brescia a reagire, la squadra lombarda gioca bene, ma per il momento ottiene solo due angoli, rispondono subito i labronici con un gioco finalmente arioso, rapido e concreto, gran possesso palla, geometrie precise e sapiente regia del neo arrivato Appelt Pires che dimostra fino a qui di essersi già calato nel ruolo e nel meccanismo tattico di Gelain e con questo risultato le squadre vanno al riposo.

Ripresa che parte col Brescia che alza il baricentro del gioco, controlla bene il Livorno la gara è piacevole, non ci sono state sostituzioni, poi al 10° c’è una punizione sulla trequarti d’attacco a favore del Livorno, sul pallone va Emerson che lancia profondo in area e sul diagonale del brasiliano, Gonnelli anticipa tutti e mette in rete la palla del 3-1 e non è finita qui perchè tre minuti dopo uno svarione difensivo della difesa amaranto causa una palla sbucciata da Caracciolo che inganna tutti permette a Sestu di accorciare di nuovo il punteggio e quindi siamo sul 3-2. Trova così nuovo slancio la squadra di Javorcic che attacca in forze, allora Gelain ricorre al cambio, entra Galabinov per Vantaggiato che ha corso tanto ed esce sotto una valanga di applausi. Continua comunque l’alternanza di gioco, la gara è piacevole, si va da un lato all’altro del campo senza particolari tatticismi, le squadre continuano a giocare a viso aperto, si infortuna Djokovic su un fallo subito, ma rientra con un turbante che gli fascia tutta la testa, diremmo alla Chiellini.

Falloo di Emerson su Quaggiotto e primo giallo della gara, punizione di Scaglia e Mazzoni devia, poi il corner per il Brescia, senza esito, ora la gara si sta un po’ innervosendo, ci prova Galabinov, ma il sinistro va fuori di poco, amaranto un poco contratti sotto la spinta dei bresciani al tiro fuori con Corvia, siamo alla mezzora e Cutolo va a rilevare Siligardi, anche il Brescia sostituisce Quaggiotto con Morosini. Ha perso un po’ di lucidità la squadra di Gelain e sta soffrendo le iniziative delle rondinelle che attaccano a testa bassa, entra Valotti per Corvia negli azzurri, non ci sono più schemi, è una battaglia, soffre il Livorno che non riesce più a tener palla sotto le arrembanti offensive delle rondinelle, si infortuna pure Lambrughi, deve entrare Gemiti mentre il Brescia batte il settimo corner, Caracciolo va a disturbare Mazzoni, i due si beccano e così vengono ammoniti, entra Razzitti per Zambelli, sono gli ultimi concitati minuti ma ci pensa Djokovic a mettere a posto tutto con un gran tiro dai 25 metri che fulmina Arcari sulla sua sinistra alta ed è il 4-2 proprio allo scadere del quarantacinquesimo. Il colpo è mortale per i bresciani che si disuniscono e Cutolo getta alle ortiche la più facile delle occasioni.

Finisce così una gara tutto sommata meritata dagli amaranto anche se a tratti il Brescia ha espresso un buon gioco ma se volevamo una conferma al volto diverso del Livorno, ebbene questa conferma c’è stata ed ora la speranza per un proseguio positivo del campionato diventa sempre più concreta.