Nerazzurri, una domenica da incorniciare: il Pisa in 10 vince e conquista i play-off

Una domenica da incorniciare, di quelle che mancavano all’Arena da tanto, troppo tempo. Il Pisa di mister Pagliari rifila due sberle al Benevento nello scontro diretto che valeva l’accesso ai play-off e si conquista con pieno merito la possibilità di giocarsi la serie B. Già, quella letterina che ancora non è stata nominata inizia piacevolmente ad incunearsi nella mente di una città che sta riscoprendo l’amore per la sua squadra, composta da giovani leoni e vecchi duri a morire, guidata da un condottiero che ha infuso un carattere di ferro al gruppo, che adesso, si presenta agli scontri promozione senza niente da perdere e con tanta benzina nelle gambe e entusiasmo nella mente.

Una formazione del Pisa (foto acpisa.it)Il match. Pagliari recupera Mingazzini e Favasuli e li propone nel cuore del centrocampo, con Rizzo a sinistra e Busce’ a destra. In difesa ancora spazio a Colombini e Suagher centrali, con Sbraga e Sabato sugli esterni. Davanti tandem collaudatissimo composto da Scappini e Gatto. Carboni tenta il tutto per tutto con un 4-3-3 dove a centrocampo Montiel ha ampia libertà di movimento. In difesa spazio al pisano Signorini e all’ex D’Anna. In un’Arena che regala un gran colpo d’occhio con una coreografia da brividi in Curva Nord, le due squadre si affrontano a viso aperto con ritmi altissimi sin dall’avvio; il primo squillo è del Pisa al 6’, con Rizzo che sfiora l’incrocio dei pali su perfetto cross di Busce’. Al 14’ ci prova D’Anna con una botta da fuori che sfiora la traversa. Un minuto più tardi, Busce’ è colpito al volto da una gomitata di Anaclerio, ne nasce un parapiglia dove ne fa le spese soltanto Mingazzini, espulso per un colpo proibito a Rajcic. Pagliari lascia Scappini davanti e allarga Gatto, facendo scalare centrale Busce’. Il Pisa si copre bene e al 21’ colpisce: Favasuli da corner pesca Sabato al limite, botta magistrale di sinistro al volo e palla diritta all’angolino con Gori immobile. Pisa in vantaggio e tripudio dell’Arena.

AC PISA 1909Il Benevento reagisce di rabbia e sfiora il pari con Marotta, che gira di poco a lato un cross di D’Anna mentre al 36’ Montiel da buona posizione calcia sull’esterno della rete. Al 40’ mister Carboni sostituisce Anaclerio (che fa in tempo a farsi “apprezzare” anche per una sceneggiata da film amatoriale) e Marchi inserendo Pedrelli e Germinale, ma i sanniti non sfondano e il Pisa in pieno recupero di prima frazione raddoppia: Favasuli calcia una punizione laterale da sinistra, sulla palla si avventa Scappini che in spaccata infila Gori e va a festeggiare sotto la Nord. La ripresa vede il Benevento catapultarsi in avanti, collezionando corner a ripetizione, ma lasciando campo alle ripartenze micidiali di Gatto, che al 7’ costringe Gori al fallo da ultimo uomo che ristabilisce la parità numerica. Sulla conseguente punizione dal limite Favasuli sfiora il 3 a 0. La gara scende di tono, il Pisa amministra e gli ospiti si gettano in avanti con tanto orgoglio e poche idee. Gli unici brividi li regalano Germinale e Sepe, con il primo che per tre volte cerca di incornare a rete trovando sempre attento il numero uno pisano. Nel recupero non accade nulla e al triplice fischio inizia la festa neroazzurra per il raggiungimento di un traguardo meritato, che riaccende il fuoco di una città ora più che mai unita alla propria squadra. E ora che siamo in ballo, balliamo fino alla fine. Avanti Pisa!

PISA – BENEVENTO 2-0 TABELLINO E PAGELLE