Il Poggibonsi a caccia del riscatto contro L’Aquila

Ultimo appuntamento casalingo del girone d’andata e dell’anno solare questa domenica per il Poggibonsi, prima dell’ultimo atto sabato 22 sul campo del Foligno. Allo “Stefano Lotti” arriva L’Aquila, quarta in classifica con 26 punti, cinque in più dei giallorossi, e una partita da recuperare. Poggibonsi (foto forzaleoni.it)Reduci da tre vittorie consecutive e con una striscia positiva che dura da dodici giornate, gli abruzzesi sono una delle squadre più in forma del momento. Il Poggibonsi arriva invece da un lungo periodo nero: cinque sconfitte nelle ultime sei gare, fruttate appena tre punti. La situazione di classifica, nonostante le cinque posizioni perse, non è ancora compromessa, ma occorre dare una svolta ai risultati prima della sosta, anche se la prossima partita non si annuncia  certo delle più facili.

Dalle statistiche, L’Aquila è una squadra da trasferta: ben cinque vittorie (e un pareggio) in sette partite, gli stessi numeri delle partite casalinghe del Poggibonsi, che tra le mura amiche ha ceduto solo alla Salernitana, e in circostanze sfortunate.

Per la sfida di domenica tra i giallorossi, scontata la squalifica, torna tra i pali Menegatti, dopo il disastroso rientro di Rosiglioni a Mugnano. Con Ilari (unico assente) fermato dal giudice sportivo, il Poggibonsi potrebbe giocare con l’inedita coppia di mediani formata da Giunchi e Passiglia: domenica il primo era squalificato, il secondo è rientrato dopo il secondo lungo infortunio.

Per quanto riguarda l’Aquila è emergenza in difesa: sono assenti i due centrali Pomante, a causa di uno stiramento, e Mucciante, colpito dalla bronchite. Inoltre, il terzino in quota Rapisarda deve ancora scontare un turno di squalifica visto il rinvio della partita di lunedì contro il Teramo. Ci saranno però in attacco i due bomber Improta, otto gol, e Infantino, sette, che insieme a Ciotola formano un pericolosissimo tridente a cui il Poggibonsi dovrà opporre misure adeguate.

Allo “Stefano Lotti” arbitrerà Piero Ceccato di Bassano del Grappa, coadiuvato da Alessandro Fassina di Bassano del Grappa e Giovanni Baccini di Conegliano.