Fiorentina, la corsa all’Europa continua

Il bicchiere è mezzo pieno: la Fiorentina in dieci contro undici rimonta due gol al Milan e ottiene un punto d’oro per la corsa all’Europa. Il bicchiere è mezzo vuoto: la Fiorentina pareggia, il Milan resta a più sei e le partite da giocare sono solo sette.Stadio Franchi coreografia (Fiorentina)Con questo dilemma si sveglia Firenze dopo il tumultuoso lunch match col Milan. Una partita completamente influenzata dall’avventata espulsione di Tomovic, comminata da Tagliavento al minuto 39′ del primo tempo. Fino a quel momento era prevalso l’equilibrio, il Milan era in vantaggio grazie al regalo di Pizarro a Montolivo, ma la Fiorentina stava tenendo testa e aveva tutta la ripresa per raddrizzare la gara. Il rosso a Tomovic ha rovinato tutto e quando puntuale è arrivato il raddoppio di Flamini, la frittata di Tagliavento era fatta e pronta per essere servita in tavola. Ma è prevalso l’orgoglio di una squadra e di una città che non ci stavano a perdere e che si sentivano defraudate. Il Franchi si è chiuso a riccio, ha intimorito gli avversari e ha incitato la Viola fino a spingerla al pareggio. I due rigori concessi alla Fiorentina, uno generoso quello su Ljajic (fallo di Nocerino, che effettivamente tocca la gamba del serbo) e l’altro per un fallo di De Sciglio su Cuadrado, e il 2-2 al novantesimo hanno reso giustizia. Alla fine solo un pari e ci sono anche le recriminazioni di parte milanista per due rigori non concessi nel finale (fallo di Pasqual su Abate e mani di Roncaglia) che appaiono sinceramente eccessive. Allegri e Galliani facciano il mea culpa per il doppio vantaggio sprecato con il maxi regalo della superiorità numerica, invece di lamentarsi. In 11 contro 11, probabilmente, il diavolo ci rimetteva le corna in riva all’Arno. Resta difficile analizzare l’incontro non prendendo in considerazione il fattore 11 contro 10. Il calcio moderno insegna quanto sia difficile reggere l’urto con un uomo in meno. Montella è stato bravo, ha tolto Jovetic e ha rinfoltito il reparto difensivo con Romulo, che non sarà una cima, ma quanto ad abnegazione non gli si può dire niente. Nel primo tempo c’era da prendersela soprattutto con Pizarro, il pallone perso sul pressing di Montolivo è un film già visto, anche a Cagliari una settimana prima aveva pagato dazio con il rigore commesso da Cuadrado per il 2-0 sardo e ieri è arrivato il bis con il gol del fischiatissimo ex. In vantaggio il Milan conteneva bene e per poco El Sharrawy non metteva dentro il 2-0, ma si è trovato di fronte la risposta del miglior Viviano. Jovetic prima di uscire ha impensierito l’incerto Abbiati, poi il rosso a Tomovic e da lì è tutta un’altra storia che ho abbondantemente narrato ad inizio del racconto. Attendendo il derby di stasera, la Fiorentina, considerato lo scivolone interno dell’Inter, consolida il quarto posto e coltiva ancora qualche speranza di riaggancio al Milan, ma ci sarà da vincere a partire dal rognoso impegno di sabato sera a Bergamo.