STORO – Dal ritiro di Storo arriva la voce di una figura chiave dello staff tecnico amaranto: il preparatore atletico Maurizio Pecorari. Intervistato da Amaranto Channel, ha raccontato il lavoro quotidiano al fianco di mister Bucchi, tra preparazione fisica, gestione del gruppo e ambizioni per la nuova stagione. Attività che condivide con un altro fuoriclasse del settore come Juri Bartoli.
Maurizio Pecorari: “Il gruppo risponde con entusiasmo”
Il “Prof”, come viene chiamato con rispetto e affetto da tutto l’ambiente, è molto più di un preparatore atletico: è un punto di riferimento umano e professionale. La sua esperienza, la sua dedizione e la sua capacità di entrare in sintonia con i giocatori fanno di lui una figura centrale nel progetto amaranto.
“C’è un clima meraviglioso. I ragazzi si stanno mettendo a disposizione con grande spirito, lavorano con entusiasmo e partecipazione. Il gruppo storico è ormai consolidato, ma anche i nuovi arrivati si sono integrati subito, entrando in sintonia con lo spogliatoio e con lo staff”, ha raccontato Pecorari.
Il lavoro fisico è intenso, com’è giusto che sia in ritiro, ma la risposta del gruppo è stata esemplare: “Li stiamo mettendo sotto torchio, ma stanno reagendo alla grande. C’è la sensazione che questo gruppo stia davvero iniziando un percorso importante”.
L’importanza della preparazione atletica
Nel calcio moderno, la preparazione atletica è un pilastro imprescindibile. Dietro ogni scatto, ogni recupero, ogni prestazione c’è un lavoro meticoloso e quotidiano, spesso invisibile ma determinante. Pecorari lo sa bene:
“Il nostro compito è mettere i ragazzi nelle migliori condizioni possibili per esprimersi. Ogni dettaglio conta: dalla gestione dei carichi al monitoraggio quotidiano, fino al supporto motivazionale. Il fisico è lo strumento, ma la testa è il motore”.
Un lavoro di squadra
Fondamentale è anche l’affiatamento con il resto dello staff tecnico, in particolare con il collega Juri Bartoli, con cui Pecorari condivide una visione comune e una collaborazione solida e costruttiva. “Con Juri c’è un rapporto speciale, ci capiamo al volo. Questo rende il lavoro più fluido e ci permette di essere sempre allineati sulle esigenze della squadra. La preparazione fisica non è solo corsa e pesi: è prevenzione, recupero, personalizzazione. E per farlo bene serve un team coeso”.
Un ricordo e un augurio
Il ritiro di Storo evoca in lui un ricordo speciale: “Nel 2018, proprio in questa località, vissi un ritiro simile con il Pisa e poi arrivò la promozione in Serie B. Speriamo che sia di buon auspicio anche per l’Arezzo”.