Diario del ritiro – Mercoledì 16

STORO – Il terzo giorno di ritiro si è aperto con un cielo coperto, ma l’energia del gruppo è rimasta alta fin dalle prime luci del mattino. L’aria frizzante ha accompagnato il risveglio della squadra, pronta ad affrontare un’altra giornata di lavoro intenso, divisa in due sedute. La sessione mattutina è iniziata con una messa in azione graduale, attraverso esercizi di mobilità articolarecoordinazione ed esercizi con palla, per attivare corpo e mente. A seguire, spazio al circuito di muscolazione per arti inferiori e superiori, con l’obiettivo di consolidare la struttura fisica e aumentare la tenuta atletica. La parte centrale della seduta è stata dedicata alle esercitazioni tattiche a reparti, fondamentali per affinare i meccanismi di gioco.
Chiusura con un circuito di resistenza alla forza, per spingere ancora un po’ oltre i propri limiti. Nel pomeriggio, qualche goccia di pioggia ha bagnato il campo, ma non ha rallentato il ritmo. La squadra è tornata al lavoro con la stessa determinazione. La seduta si è aperta con una nuova messa in azione, composta da esercizi di mobilità articolare e pre-atletici, per preparare il corpo al lavoro successivo. A seguire, spazio al possesso palla, per stimolare concentrazione e rapidità di pensiero, prima di entrare nel vivo con una partita a ranghi contrapposti, utile per mettere in pratica quanto costruito nei giorni precedenti. La giornata si è chiusa con un blocco di lavoro metabolico, per consolidare la condizione e mantenere alta l’intensità. C’è chi scherza tra un esercizio e l’altro, chi si isola per concentrarsi, chi incita il compagno. È il segnale di un gruppo che sta trovando il proprio ritmo, giorno dopo giorno. Intorno, la valle osserva silenziosa, mentre il lavoro prende forma. Storo non è solo il luogo del ritiro: è diventato il teatro di una costruzione collettiva, fatta di sudore, impegno e piccoli gesti che fanno la differenza. Domani, giovedì 17 luglio, si torna in campo per una doppia seduta. Con la stessa fame.