Il Livorno spreca, l’Arezzo concretizza e pareggia nel derby amaranto

Un’altra notturna per il Livorno per questa ottava di campionato che vede gli amaranto sorpassati dal Siena che vincendo oggi in quel di Olbia ha allungato di due punti, tenendo però in considerazione che mercoledì scorso i labronici hanno scontato il turno di riposo, cosa che poi spettera’ pure a tutte le concorrenti in questo momento in alta classifica. È quello che passa stasera a Livorno è l’ultimo treno della sera che in caso di vittoria porterebbe nuovamente i labronici sulla vetta della classifica anche se la gara non sarà di certo facile in quanto gli aretini con l’avvento del nuovo mister Pavanel arrivato dalle giovanili del Verona in luogo di Claudio Bellucci (tre sconfitte e 1 vittoria per lui) sembrano aver trovato quella dimensione che gli veniva pronosticata nella vigilia del torneo. Vedremo perché la prossima gara è in trasferta in quel di Cuneo, dopodiché ci saranno ben due turni casalinghi pertanto una vittoria questa sera porrebbe la squadra di Sottil in una situazione di privilegio.

E allora osserviamo come il mister si prepara a questa gara: Mazzoni rientra in porta, Pedrelli, Pirrello, Gasbarro e Franco in difesa, Giandonato e Luci in mezzo, Valiani, Maiorino, Murilo dietro Montini con in panchina Pulidori, Gonnelli, Morelli, Borghese, Hadziosmanovic, Gemmi, Bruno, Vantaggiato, Doumbia, Ponce, Perez, Baumgartner.

La risposta di Pavanel vede Borra tra i pali, Rinaldi, Varga, Muscat in difesa, Cenetti, De Feudis, Luciani, Sabatini, Corradi, la linea di centrocampo con in attacco il vecchio ariete Moscardelli e Di Nardo per un coperto modulo 3-5-2 con a disposizione Ferrari, Talarico, Yebli, Ferrario, Foglia, Franchetti, Benucci, Criscuolo, Cellini, D’Ursi, Gerardini e Di Santo.

Alla direzione della gara Dioniso dell’Aquila. Ex amaranto labronici nell’Arezzo, Cellini in panca e Cutolo oggi assente, mentre Mazzoni ha giocato ad Arezzo nella stagione 2009/10 con 19 presenze.

Dando un occhiata agli assetti vedremo se Pavanel confermerà sul terreno di gioco il modulo col quale si presenta o se porterà dei correttivi in corso d’opera. Per gli amaranto labronici dopo le quattro consecutive vittorie la possibilità di fare cinquina anche se in un difficile torneo come questo pieno di derby regionali (siamo già al sesto) è cosa molto impegnativa. Livorno in amaranto con pantaloncini bianchi ed ospiti in bianco con pantaloncini amaranto visti gli stessi colori delle due compagini. Una nota di colore dalla curva nord zeppa di tifo e bandiere come ai bei tempi con uno striscione che recita ” siamo l’armata amaranto e nessuno ci fermerà ”

Parte bene l’Arezzo usufruendo di ben tre corner nei primi i due minuti e sul terzo è Montini che salva sulla linea la palla del possibile vantaggio aretino. C’è molta mobilità nella compagine aretina con la difesa che è a quattro perché Sabatini staziona a sinistra in copertura sulla zona di Murilo mentre a destra rientra Luciani a formare la linea dei cinque ma ecco che al 13^ su un ennesimo attacco del Livorno va al tiro da fuori Giandonato, respinge Borra ma Maiorino recupera ed insacca il gol del 1-0 labronico. Prova la reazione la squadra di Pavanel alzando Corradi a supporto offensivo ma scoprendo le linee dove si infilano Maiorino e Murilo. Gioca bene la squadra di Sottil, ottimo giro palla, reparti sempre compatti, linee di passaggio ben chiuse, palle di prima negli inserimenti e per poco al 32^ su una pennellata di Maiorino non arriva il raddoppio con la palla di Montini che lambisce il palo, bissato poco dopo da un colpo di testa di Luci pure questo a lambire il sette, quanto al capitano, insieme a Giandonato sono i veri dominatori del centrocampo, prova l’Arezzo con veloci ripartenze che però non impensieriscono i labronici più di tanto e che fruttano solo alcuni corner e si va al riposo con un vantaggio più che meritato.

Ripresa che vede nell’Arezzo la sostituzione di Muscat con Foglia, ammonito Corradi, continua il giro palla labronico tutto di prima e che manda in visibilio i 6.000 ( e questo è un dato importante ) del Picchi, pure se occorre fare attenzione perché gli aretini quando escono in velocità sanno essere pericolosi perché ci sembra che la squadra di Sottil sia un po’ deconcentrata e superficiale in questa fase di gioco.

Entrano Vantaggiato per Montini e Morelli per Franco, anche Pavanel per escono Cenetti e Corradi per Yebli e D’Ursi, è il 20^ è il neo entrato D’Ursi trova dal limite il tiro del pari 1-1 sfruttando così il momento di deconcentrazione labronico che pure noi avevamo avvertito, quindi Sottil corre ai ripari facendo entrare Doumbia e Bruno in luogo di Murilo e Giandonato claudicante per una botta. Si alza altissimo l’incitamento della nord ma non sarà facile, la squadra ha un po’ perso la fluidità di gioco che l’aveva caratterizzata fino al goal del pari aretino, entra anche Ponce per Maiorino, e per gli aretini Talarico e Ferrario per Di Nardo e Varga.

Finisce così dopo cinque di recupero e resta il rammarico per una vittoria che sembrava già fatta e che è invece sfuggita a parer nostro per un difetto di concentrazione con relativo abbassamento della tensione agonistica che ha così permesso il pari e diciamo pure anche meritato degli aretini. Rimane il rammarico di aver perso la vetta ma questo è il calcio

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