Il Livorno soffre, ma quella con il Pordenone è una vittoria meritata

Quarta di campionato con il Livorno che riceve visita dal Pordenone, amaranto con l’assoluta necessità di fare punti dopo che la classifica recita zero punti, zero reti fatte e quattro subite. Gara che non si preannuncia semplice contro i neo promossi veneti di mister Tesser che manda in campo questi uomini, Di Gregorio in porta, Se,enzato, Camporese, Barison e De Agostino in difesa, Misuraca, Burrai, Pobega in mezzo, Gavazzi dietro le punte Candellone e Strizzolo. La risposta di Breda vede Zima tra i pali, Di Gennaro, Boben, Bogdan, Morganella in difesa, Agazzi, Luci, Porcino a centrocampo, Marras, Mazzeo, Marsura in avanti. Dirige la contesa Di Martino di Giulianova.

Primo tempo molto ben giocato dal Livorno che va in goal al 21’ con Agazzi che raccoglie una respinta e fulmina Di Gregorio con un fendente rasoterra sulla destra del portiere che tocca il palo interno e si spegne in fondo alla rete, un vantaggio meritatissimo con semmai il rammarico di non aver trovato un raddoppio che sarebbe stato ampiamente meritato.

Si riparte senza cambi nella seconda parte e vediamo che i ramarri veneti hanno alzato un po’ il loro baricentro, entra Chiaretti per Misuraca nei veneti, conseguentemente aumenta la fase offensiva e ci sarà il quarto corner e sul cross c’è il pareggio di Strizzolo che di testa al 10’ impatta battendo Zima, allora Breda corre ai ripari sostituendo un evanescente Mazzeo con Raicevic e occorre dire che i primi dieci di questo secondo tempo sono incomprensibili dopo il bellissimo primo tempo, sembra quasi che nello spogliatoio il Livorno abbia avuto un vero black-out. Entra al 18’ Del Prato per Morganella, il Livorno è troppo lungo in questa fase poi una splendida azione di Marsura pesca Marras in area che si gira e fulmina in rete per il 2-1 labronico e siamo al 23’ della ripresa, allora Tesser sostituisce Candellone con Ciurria. Buonissima la palla ancora di Marsura per Raicevic il cui tiro è fiacco e sfuma l’ottima occasione, riparte il Pordenone, ora la gara è bella e intensa con continui rovesciamenti di fronte, ci sembra che gli amaranto siano riusciti a ricompattarci e corre la mezz’ora, si abbassano i ritmi anche se i ramarri non ci stanno e provano il recupero mentre è pronto Braken ma ci sarà prima la battuta di un pericoloso calcio di punizione per il Pordenone, batte Semenzato e Zima vola a deviare in corner, allora esce Marsura sotto una vera standing-ovattino per Braken e nei veneti entra Monachello, altro attaccante per Gavazzi, siamo al 38’ col Pordenone pieno di attaccanti nel tentativo di recuperare, ora la gara è aperta e maschia, schemi saltati, tiro improvviso di Monachello e altra deviazione opportuna di Zima. Ci sarà sofferenza in questi ultimi lunghi minuti di recupero che saranno ben cinque con il Livorno che batterà un corner però senza esito, sofferenza labronica, siamo al 48’ e ci sarà una punizione a favore del Livorno, angolo sinistro dell’area veneta, tocco per Del Prato, tiro fiacco ma finisce qui e arriva così la prima vittoria per il Livorno, sofferta ma meritata ed ora martedì in quel di Cosenza.