Verso Carrarese-Spezia: parla Lavezzini, il mister del 4-0

E’ il tecnico della “partita del secolo” (link), il famoso 4-0 firmato Ratti e Fermanelli, proclamato dai tifosi apuani come la partita più bella dei cento anni della Carrarese. Ovviamente stiamo parlando di Rino Lavezzini altro personaggio chiave della storia tra “bianchi” e “azzurri”, ora responsabile dell’area tecnica al Pisa. Lavezzini lo potremmo definire uno specialista di derby, perché ne ha vissuti, ma soprattutto ne ha vinti tanti: tre in totale. Due in campionato tutti nella stagione 93-94, prima il 4-0 di Ratti-Fermanelli e al ritorno l’1-0 a La Spezia con rete di Superbi. La terza vittoria arrivò, invece, in Coppa Italia. Tutti derby di fuoco, anzi a volte delle vere battaglie.

Rino, domenica si gioca Carrarese-Spezia. Ti dice niente questa partita?

«Intanto voglio dire che il bello del nostro calcio sono proprio i derby e la cosa ancora più bella è che le due squadre si ritroveranno in C1 dopo tanti anni. Delle sfide che vissi io ho tanti ricordi e tutti positivi. Forse perché di carattere affrontavo questi impegni con la giusta misura, senza troppe pressioni. Una mia regola d’oro era che queste partite meno le carichi meglio è, soprattutto per i giocatori. Loro sanno già cosa significa questa sfida e sanno cosa accadrebbe se riuscissero a vincerla. Vivono quotidianamente la città e lo capiscono, parlando coi tifosi».

Raccontaci dei tuoi derby. Il primo che salta alla mente è ovviamente il 4-0 del 17 ottobre 1993, una data indelebile per tutti i tifosi della Carrarese.

«Quella è una partita storica, anzi, La Partita. Anche allora come oggi la nostra era una squadra giovane. In avanti avevamo tre giocatori velocissimi come Ratti, Fermanelli e Biagi. Lo Spezia era più esperto di noi, ma aveva una difesa lenta. Così impostai la partita su ripartenze immediate. Li surclassammo sulla velocità. Nel primo tempo con tre contropiedi stavamo già 3-0. Fu un incontro nato subito bene su tutti i fronti per noi. Ogni tanto me la rivedo volentieri anche su Youtube. E’ una di quelle poche partite che si ricordano per tutta la vita. Se qualcuno a Carrara mi vuole ancora bene probabilmente lo devo proprio a quell’impresa, così come al contrario per tanti anni a La Spezia mi hanno odiato».

Altro derby passato agli annali è quello del 6 novembre ’94. Un’autentica battaglia. Finì 1-1 con reti di Donà per la Carrarese e pareggio di Bergamaschi. L’arbitro annullò un gol a Bruzzano. Sulle panchine volarono parole grosse fra te e Claudio Onofri, tecnico dello Spezia, con tanto di rosso per entrambi. Nel sottopassaggio poi accadde di tutto e ci scappò un rissa memorabile.

«Io e Onofri – ricorda Lavezzini – avevamo prima di quella partita e abbiamo ancora un ottimo rapporto di amicizia. Ora Claudio fa l’opinionista su Sky ed è uno dei migliori. Nel sottopassaggio ci fu quella situazione di rissa, conclusasi subito. Insomma non accadde nulla di irreparabile e rimanemmo amici come prima. Era una partita sentita dai due allenatori che difendevano i colori delle rispettive squadre. Una situazione imbarazzante, ma ripeto il rapporto fra noi due rimase ottimo. Pensate che in seguito abbiamo lavorato insieme per due anni al Genoa. Onofri è una persona squisita. A proposito: il derby è giustamente sentito, ma deve rimanere solo una partita di calcio, questo vorrei che sia chiaro».

Domenica si affronteranno due squadre filosoficamente agli antipodi: da una parte l’esperienza e la classe dello Spezia, dall’altra la giovinezza e l’entusiasmo della Carrarese. Che gara prevedi?

«Lo Spezia è una squadra dai valori tecnici importantissimi. La Carrarese invece è una squadra giovane. L’ho vista giocare quest’anno. Non ha ancora ben assimilato il salto di categoria, ma si vede che ha degli ottimi potenziali. Sarà una partita incertissima che si giocherà molto sotto l’aspetto emotivo. Si affronteranno due squadre che stanno attraversando un buon momento. Lo Spezia col cambio di allenatore pare aver ripreso il cammino, ma anche la Carrarese sta bene, al di là della sconfitta di Bassano dovuta secondo me a qualche peccato di gioventù. Per il derby la concentrazione viene da sola. E’ una di quelle partite che valgono un’annata di soddisfazioni. Ci sarà una grossa affluenza allo stadio, e ci vorrebbe il doppio della capienza per accontentare tutte le persone che vorrebbero vederla. Sono quelle gare che vanno al di là di ogni regola e ogni previsione razionale. Qui a Carrara è sentita al massimo, se ne parla già da parecchi giorni e i ragazzi daranno tutto quello che hanno».

Tu che sei un esperto dicci, come si vince contro lo Spezia?

«Basta fare un gol più degli altri (ride ndc). A parte questo bisogna tenere i nervi saldi, mai cedere a provocazioni e giocare la partita per quelle che sono le proprie possibilità. Se lo Spezia ci supera per tecnica, la Carrarese ci deve mettere più agonismo e più volontà di saper soffrire. Ecco, il valore del gruppo può essere determinante. Essere uniti, sereni, aiutarsi l’un l’altro in campo, giocare con la vera mentalità da squadra che vuole fare a tutti i costi un grosso risultato. Poi non dimentichiamoci che anche lo Spezia ha avuto le sue difficoltà. Col nuovo allenatore sembrano aver invertito la rotta, ma in quindici giorni non avranno certamente risolto tutti i problemi che avevano, starà alla Carrarese saperli sfruttare a proprio vantaggio».

 

Il tabellino di Carrarese-Spezia 4-0

CARRARESE: Ramon, Sora Bizzarri, Ferrario, Salvalaggio, Superbi, Figaia (80′ Laghi), Gobbo, Fermanelli (75′ Malfatti), Ratti, Biagi. A disp.: Tambellini, Aiana, Donà. All.: Lavezzini.
SPEZIA: Gamberini, Maida (46′ Mosca G.), Vecchio, Cappelletti, Bambini, Mirisola, Scazzola, Maragliulo, Mosca R., Oliva, Bonfadini (75′ Pepe). A disp.: Antonpaoli, Amarotti, Sabbadin. All.: Cadregari.
ARBITRO: Branzoni di Pavia.
RETI: 4′ e 10′ (rig.) Fermanelli, 15′ Ratti; 64′ Fermanelli.