Spezia – Carrarese 1-1, le interviste degli azzurri

Stefano Sottili: «Il bicchiere è decisamente mezzo pieno: cosa pensavate, di venire qui a Spezia e di poter vincere facilmente? E’ stata una gara tosta, vibrante, emozionante con una grandissima cornice di pubblico. Sicuramente siamo stati agevolati dall’espulsione di Bianchi, un po’ affrettata, poi non siamo stati bravissimi nella gestione della gara nella parte finale, e dopo il loro pareggio ho perfino avuto paura di perderla.

Stefano Sottili

Sono comunque sicuramente soddisfatto della squadra, che forse è mancata solo nella capacità di uscire palla al piede quando loro erano con le tre punte. Bene però, anzi molto bene nel primo tempo, in cui abbiamo creato più noi, nel finale ho lasciato lo stesso schieramento perché volevo sfruttare l’uno contro uno sugli esterni, e su questo siamo stati bravi a tratti. Spezia poco mordente per un’ora? Ho da pensare alla mia di squadre, e devo dire che nella parte finale si avvertiva, anche dalla panchina, che c’era pressione: non eravamo sereni, ripeto, dovevamo servire gli esterni alti, e non ci riuscivamo. Però insomma, ci sono valori tecnici talmente importanti nello Spezia, che ci può stare di soffrire e che possa arrivare il guizzo di un loro giocatore». Primo punto e primo gol in trasferta nel 2012 dopo quattro sconfitte. «Diciamo che più che altro nelle precedenti trasferte era mancata la continuità nella prestazione, avevamo creato poche situazioni da gol. Non è una scusante, ma insomma, quando si fanno trasferte al Sud, una squadra giovane come la nostra di qualcosa ne risente». Al mister viene fatto notare che i playoff restano ad un solo punto. «Diciamo così mi sarebbe piaciuto alzare prima l’asticella dei nostri obiettivi. Avrei messo la firma prima del derby su questo risultato,ma anche dopo questa buona prestazione il nostro obiettivo non cambia, ai playoff penseremo solo dopo aver raggiunto quota 41. Domenica avremo un’altra partita molto importante, contro il Piacenza, e ci saranno Cori e Gaeta squalificati, ma qualcosa ci inventeremo».

Fabrizio Anzalone: «Sulla punizione di Corrent sono riuscito a anticipare tre saltatori, tra l’altro è secondo gol che segno a Spezia. Che dire, gran primo tempo, abbiamo speso molto, c’era da aspettarsi una loro reazione, comunque credo che il bilancio dei derby possa essere più che soddisfacente, noi abbiamo preso quattro punti, loro solo uno, e questo è l’importante. Volevamo dare una gioia ai nostri tifosi, è tanto che ci pensavamo a questa partita, la risposta sul campo è stata senz’altro positiva».

Antonio Gaeta: «Avevo un problema al flessore dopo la gara con il Bassano, sono stato a riposo assoluto due giorni, poi ho recuperato piano piano. Ho giocato poco però era importante dare una mano alla squadra, questa è una partita che tutti vorrebbero giocare».

Maikol Benassi: «Siamo contenti per la partita che abbiamo disputato. Partite così ci vorrebbero tutte le domeniche. Peccato per il gol subìto, ma bisogna riconoscere che in quei frangenti loro sono stati bravi, e ci può stare. Noi comunque credo che abbiamo dimostrato di essere prontissimi al rush finale».

Diego Vannucci: «Paradossalmente abbiamo giocato meglio in parità numerica, d’altra parte di fronte avevamo giocatori importanti, hanno anche rischiato di vincere. Però siamo contenti, questo è un punto importante non solo per la classifica, anche e soprattutto per i nostri tifosi».

Nicola Corrent: «Nel primo tempo siamo stati davvero bravi nel gioco, e se avessimo chiuso sul 2-0 nessuno avrebbe potuto dire niente. Nella ripresa la partita è stata strana, nel senso che proprio dopo aver segnato abbiamo perso serenità. Resta il rammarico per il pareggio perché se vediamo nel complesso avremmo meritato di più per quanto abbiamo creato, però ci prendiamo volentieri un punto che alla vigilia sicuramente avremmo sottoscritto».

Andrea Russotto: «Avevo una piccola lesione muscolare, ma ora va meglio. Ma i ragazzi si sono comportati benissimo anche senza di me. I molti falli che ho subito? Ci sta, gli avversari erano stanchi, e in quei casi si tende a fare fallo».