Non solo calcio: il realismo di Hopper fa nascere la pittura americana

13334342_10209870190979489_933415007_oAncora un appuntamento con l’arte per i lettori di calciotoscano.it. Sotto la lente di ingrandimento quest’oggi la bellissima mostra che si tiene a Palazzo Fava a Bologna dal 25 marzo al 24 luglio 2016 che è dedicata ad Edward Hopper. Il percorso dell’artista statunitense, uno dei più grandi pittori del novecento, è rappresentato da 58 opere che ripercorrono interamente la sua carriera che si snoda tra gli anni ’30 e agli anni ’60 del XX secolo. Il realismo di Hopper fa nascere la pittura americana. La mostra è divisa in sei sezioni, la prima è dedicata alla vita accademica dell’autore, nelle altre sono presenti le opere da disegnatore e alcuni tra i più importanti nudi e seminudi di donne. Hopper è stato molto sensibile alla middle class e ha privilegiato posti sconosciuti e periferici. Non a caso l’autore con i suoi dipinti di paesaggi campestri, di ponti poco famosi e di scene di vita normale è sempre stato contrapposto alle grandi città americane intrise di vita alienata. Veramente una gran bella mostra nella cornice dell’affascinante centro di Bologna a due passi dalle maggiori attrazioni artistiche del capoluogo emiliano.

Si rinnova ancora il gemellaggio artistico letterario tra Calciotoscano e Bologna, città protagonista insieme a Firenze del romanzo di successo “Viola! Viola! Duce! Duce! Di calcio, d’amore e di guerra” (Effequ 2014) del vice direttore Francesco Russo, che narra la difficile realtà della vita di quattro adolescenti durante gli anni bui del ventennio fascista.

Si ringrazia per la collaborazione Silvia Quici (Ufficio Stampa Comunicazione Genius Bononiae)

Per ogni informazione sulla mostra: http://www.mostrahopper.it/