Lega Serie A, l’assemblea con le regole per i diritti TV

Le dichiarazioni del Presidente Lorenzo Casini e dell`AD Luigi De Siervo

L`Assemblea della Lega Serie A, riunitasi oggi a Milano con la partecipazione di tutte e 20 le Società, ha approvato il bando per la vendita dei diritti audiovisivi per il prossimo ciclo. L`Invito ad offrire prevede otto pacchetti, con diverse configurazioni, e un prezzo minimo di 1,2 miliardi di euro annui per l`offerta sui tre anni, che salirà del 10% nel caso di vendita a quattro anni e di un ulteriore 10% nel caso di vendita a cinque anni.

“Oggi è una giornata molto importante, le Società hanno approvato all`unanimità la modifica dello statuto e l`Invito ad Offrire per la vendita dei diritti audiovisivi per il prossimo ciclo – ha spiegato Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A -. Per la prima volta dalla Legge Melandri le Società hanno riconosciuto l`importanza di centralizzare la commercializzazione dell`archivio corrente, allineando così la Lega Serie A alle altre Leghe europee. Per certi versi si tratta quindi di una giornata epocale, questa decisione presa all`unanimità rappresenta la consapevolezza della necessità di cambiare e rafforzare il ruolo della Lega Serie A come organizzatore della competizione”.

“Per la stesura di questo bando siamo partiti da un ascolto serio del mercato e abbiamo capito l`importanza di iniziare con largo anticipo. Offriremo un prodotto di qualità alta, per cui abbiamo investito molto sulla tecnologia e sulla valorizzazione delle immagini, oltre che la necessaria lotta alla pirateria che finalmente vede un punto di arrivo – ha spiegato l`Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo -. Ci sarà inoltre un arricchimento dei contenuti nel giorno gara e pre-gara, con maggior coinvolgimento dei protagonisti”.

“Abbiamo deciso di pubblicare un bando estremamente ampio: comprende otto pacchetti e tre configurazioni diverse al loro interno, modello ‘matrioska`. Per quanto riguarda i pacchetti abbiamo previsto tutte le possibilità, da una condivisione piena delle 10 gare fino ad opzioni con maggiori esclusive, anche con la gara in chiaro al sabato sera – ha proseguito De Siervo -. I soggetti interessati a partecipare avranno un mese di tempo per fare le loro offerte, poi inizieranno le trattative private. Qualora l`Assemblea non ritenesse congruo il risultato ottenuto si passerà al modello che prevede l`intermediario indipendente, ovvero un soggetto che si sostituisce alla Lega per fare lui stesso un bando”.

“Infine, la terza soluzione: il canale della Lega Serie A – ha concluso De Siervo –. Per un periodo di 10 anni un soggetto finanziario può, come distributore del canale, offrire un minimo garantito e presentarsi sul mercato. La Lega Serie A dovrebbe quindi uscire dalla dinamica del bando, confezionare un canale con all`interno inserita la pubblicità”.