Gli angeli silenziosi dell’Arezzo

STORO – Lavoro oscuro, quello del magazziniere di una società di calcio. Fatto di tanta fatica e pochissima ribalta, ma preziosissimo. Un po’ come quello di un assistente chirurgo: coadiuva l’intervento e fa in modo che tutte le operazioni si svolgano nel modo più veloce ed efficace possibile. Il magazziniere è anche il custode segreto – ma non troppo – di tanti riti, di preghiere e scaramanzie, di sfoghi e piccole grandi gioie. Arriva a gare e allenamenti molto prima di tecnici e atleti, prepara tutto l’occorrente con certosina precisione, secondo un rituale ormai preordinato, cercando di tenere a mente tutte le raccomandazioni dei calciatori. Le emozioni le vive in silenzio, con la piccola grande ricompensa di una pacca sulla spalla o di un abbraccio dopo un gol. Ma con l’intima e orgogliosa convinzione di aver fornito un contributo prezioso alla vittoria. Anche noi, nell’Arezzo, abbiamo due angeli custodiAlessandro Scolari (nella foto a destra) e Giancarlo Lentini (nella foto a sinistra). Da anni seguono gli amaranto ovunque, con dedizione, passione e spirito di servizio. E accanto a loro, in questo ritiro, c’è stato anche Santino Angioli (al centro nella foto), il nostro autista del pullman, che ha dato una mano in ogni modo possibile, con generosità e disponibilità. Un altro volto importante della nostra grande famiglia.

Un sentito ringraziamento va anche ai medici che ci hanno seguito con professionalità e dedizione durante queste due settimane di ritiro: il Dottor Catalani, il Dottor Borri, il Dottor Giusti e il Dottor Bartolucci. Si sono alternati con disponibilità e competenza, garantendo assistenza costante e contribuendo in modo silenzioso ma essenziale al benessere del gruppo.

Dopo le fatiche del ritiro di Storo, abbiamo deciso di dedicare a loro queste righe. Perché il calcio è fatto anche – e soprattutto – di persone così.