Avellino – Carrarese 2-1

Un primo quarto d’ora scoppiettante che sembrava foriero di una gara rocambolesca, ricca di gol ed emozioni. Le due squadre, invece, si sono poi adagiate in fatto di occasioni da rete quando il 2-1 stava premiando gli irpini. Carrarese_logo 1Ed è stato proprio il 2-1 finale a sancire la quinta vittoria consecutiva dei biancoverdi che restano in scia della capolista Latina. La Carrarese ha perso male, nel senso che è stata in partita sino in fondo, che ha avuto le sue brave occasioni ed ha giocato una ripresa rabbiosa, caratterialmente determinata e sempre indirizzata verso la conquista di un risultato di parità che avrebbe fatto comodo per il morale e per la classifica. Invece è giunta l’ennesima sconfitta ed ora i rimpianti si sprecano perché giocare a viso aperto contro una delle “big” del campionato e non raccogliere che briciole effettivamente fa male e scarica sempre più il lato psicologico della vicenda. E’ stata una Carrarese ardimentosa nei primi minuti, tanto che è riuscita a rimettere in carreggiata il risultato infranto dagli irpini, a loro favore, dopo appena pochi minuti. Ma la prodezza di Mancuso (la settima stagionale), che ha siglato l’1-1, non è stata sufficiente ai gialloblù, infilzati nuovamente, quasi subito, dal gol di De Angelis che poi doveva risultare quello decisivo per la squadra di Massimo Rastelli. Va anche rilevato che a favorire le due conclusioni vittoriose degli irpini ha dato un buon contributo la difesa azzurra che non è stata impeccabile nelle chiusure, forse anche per qualche disattenzione di troppo. La Carrarese ha comunque tenuto il campo con determinazione, andando alla ricerca del nuovo pareggio con tanta grinta e molto coraggio. Certamente le condizioni impossibili del terreno hanno penalizzato assai la Di Costanzo-band ma resta la constatazione che i difetti costituzionali della squadra sono balzati in evidenza per un andazzo fin troppo farraginoso in zona costruttiva ed anche perché, là davanti, ogni tanto ci sono guizzi ed invenzioni ma a gioco lungo mancano il cinismo e la concretezza che sono doti essenziali per chi vuol far gol e, con i gol, approdare ai risultati che contano. La Carrarese, a questo punto del torneo, ha l’obbligo di continuare a crederci magari cercando di tesaurizzare subito il prossimo impegno casalingo, contro il Sorrento. La formazione di Di Costanzo, anche alla luce della prestazione del “Partenio”, non è sembrata proprio una delle ultime della classe ed è questa convinzione che deve sollecitare e spingere l’intero clan apuano verso una reazione davvero importante e convinta visto che il campionato è ben lungi dall’essere concluso.

tratto da Il Tirreno

Avellino (4-3-1-2) : Fumagalli, Zappacosta, Izzo, Fabbro, Pezzella, Massimo, D’Angelo (44’ st Giosa), Angiulli (13’ st Arini), De Angelis (35’ st Millesi), Castaldo, Biancolino. A disp.: Orlandi, Bittante, Arini, Gosa, Millesi, Bariti, Herrera. All.: Massimo Rastelli.

Carrarese (4-3-2-1) : Cicioni, Lanzoni, Benassi, Melucci, Bregliano (25’ st Merini); Belcastro, Corticchia (39’ st Venitucci), Pestrin, Orlandi (30’ st Tognoni), Mancuso, Makinwa. A disp.:Piscitelli, Alcibiade, Venitucci, Corrent, Margiotta, Tognoni, Merini. All.: Nello di Costanzo.

Arbitro: Stefano D’Angelo di Ascoli Piceno.

Marcatori: 4’ D’Angelo (A), Mancuso (C), 15’ De Angelis (A).

Note: Terreno di gioco in pessime condizioni. Presenti circa 3.500 spettatori. Ammoniti: Pestrin (C), Massimo (A), De Angelis (A), Bregliano (C). Angoli 4–0 per la Carrarese. Recupero: pt 0; st 4’.