Una Toscana senza stadi, il ‘caso Fiorentina’ e il caos ristrutturazioni

Il futuro della Fiorentina sembra impigliato in una rete di incertezza mentre il tanto atteso restyling dello Stadio Franchi si profila all’orizzonte.

L’indisponibilità del Franchi, che potrebbe slittare fino al 2027, spinge il club viola a cercare alternative all’interno della Toscana. Non mancano le polemiche tuttavia, come riporta un’indagine condotta dal Corriere Fiorentino, la situazione rivela anche molti impianti nella nostra regione versano in uno stato di degrado che rende difficile trovare una soluzione immediata e adeguata.

Lo stadio Castellani di Empoli (foto di archivio 2019)

Il Castellani di Empoli, nonostante sogni un futuro rinnovato entro la fine dell’anno come ha ricordato ieri Corsi sulla Nazione, deve ancora iniziare i lavori di ristrutturazione e la relativa fase propedeutica. I destini delle due toscana in A qui si intrecciano, la stessa squadra viola aveva pensato di poter giocare a Empoli prima dell’incontro con la Sindaca, e la situazione è complessa visto che a Firenze, anche se si prevede di partire a fine campionato, il trasloco della squadra non è contemplato nelle stime di conclusione dei lavori, lasciando la Fiorentina senza una sede temporanea sicura. Con gli impegni europei che invece – sperano in società – probabilmente saranno impellenti quanto la Serie A.

Non solo Empoli, gli altri stadi… impossibili

Stadio Comunale di Pistoia (foto 2011)

A Pistoia, lo stadio Melani è tornato nelle mani del Comune, ma il vecchio impianto elettrico e la necessità di un nuovo piano antincendio complicano la situazione. Anche lo stadio di Siena, chiuso da nove mesi, versa in uno stato di abbandono con una situazione ancora tesa tra amministrazione e la precedente società.

Foto ssarezzo.it

A Viareggio, lo Stadio dei Pini è sotto ristrutturazione fino al 2025, mentre ad Arezzo lo stadio attende miglioramenti da decenni e alcuni settori non sono accessibili.

Anche piazze importanti come Pisa e Livorno non offrono soluzioni certamente ideali, con l’Arena Garibaldi e il Picchi che presentano rispettivamente limitazioni e migliorie limitate al terreno di gioco. Una situazione particolarmente tesa è quella della società nerazzurra che solo pochi giorni fa ha emesso un comunicato sullo stato dell’arte relativamente all’impianto e ai problemi che si sono verificati in questi mesi.

Lucchese Fiorentina Porta Elisa (anno 2014)

A Lucca la nuova proprietà è interessata alle sorte futura del Porta Elisa, ci si attendono novità, ma di sicuro non è un impianto pronto per la massima serie. Impensabili altri impianti, seppur di città importanti come Carrara o Grosseto, sia per la vetustà degli stessi che per la distanza da compiere da Firenze.

La situazione sembra quindi difficile per la Fiorentina, che rischia di dover affrontare una parentesi lontana dal Franchi senza alternative adeguate in Toscana. Il club, guidato da Rocco Commisso, potrebbe dover prendere in considerazione soluzioni più creative oppure trovare la quadra con il comune di Firenze per permettere di giocare al Franchi con “i lavori in corso”.

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