I viola tornano a vincere nella gara dei rigori del Tardini

Tre rigori che in epoca preVar forse non sarebbero mai stati fischiati: non perché non esistessero, ma perché sono cambiati regolamento (per i falli di mano) e sensibilità. Di sicuro “a caldo” Abisso non li avrebbe fischiato come del resto non ha fatto a Parma.

Una gara decisa dai rigori che però non è solo questo: tanti, troppi, gli errori sotto porta, soprattutto per una Fiorentina che poteva chiudere nella ripresa più e più volte una gara rimasta aperta invece fino al 98esimo. E dire che la rivoluzionata di Iachini aveva chiuso avanti di due reti il primo tempo. Meritatamente. In panchina tanti titolari, a partire dal portiere fino ad arrivare a Chiesa, Castrovilli e Caceres. Una scelta che però convince. Nella prima mezzora arrivano 2 gol su rigore.

C’erano entrambi con Pulgar freddo in entrambi i casi. Risultato giusto: i viola sono perfetti. Il Parma è messo nelle condizioni di non attaccare, perchè il pressing alto non consente mai di usare la carta della tecnica applicata alla corsa. Cambia qualcosa nella ripresa: terzo minuto, contatto aereo tra Kucka e Pezzella, entrambi a terra. Var in azione, terzo rigore. E 1-2.

Il secondo tempo vede la pressione gialloblu ma le azioni per il 3-1 non mancano alla Fiorentina che si trova anche a fare più sostituzioni per gli inforunati di lusso (Ribery, l’ottimo Venuti).