Un Livorno a due facce con il Catania cala il poker

Siamo verso la fine di questo girone d’andata, siamo esattamente alla 18° giornata ed oggi arriva al Picchi quel Catania compagno di serie A nel decorso campionato e che coltiva sogni di gloria, cioè di promozione come del resto la troupe amaranto. L’inizio degli etnei non è stato dei migliori rispetto alle attese tanto è che c’è già stato l’avvicendamento in panchina da Pellegrino a Sannino. La giornata è piuttosto freddina con cielo nuvoloso ed un fastidioso vento di ostro, il terreno è in perfette condizioni ed il Livorno è nell’attesa di una vittoria che manca oramai da un mese in quanto dopo la gara con la Pro Vercelli gli amaranto sono incappati nella pesante sconfitta di Frosinone e poi in due pareggi a reti bianche contro il Perugia e a Modena contro i canarini. E’ vero che nelle ultime due gare con l’utilizzo di Jelenic in fascia si è visto un Livorno più equilibrato, resta però il fatto dell’eccessivo nervosismo che ha portato i labronici a terminare la gara in nove a Modena, tanto è che oggi abbiamo Lambrughi.Emerson e Ceccherini assenti per squalifica oltre a Mosquera che nello scontro sempre di Modeena con Granoche ha perso ben quattro denti e pertanto mister Gautieri ricorre ai seguenti: Mazzoni in porta, Maicon, Bernardini, Gonnelli e Gemiti in difesa, a centrocampo Moscati, Biagianti e Luci con Jelenic tornante di fascia, Vantaggiato e Cutolo in avanti. In panchina Cipriani, Ricci, Djokovic, Belinghieri, Macera, Surraco, Galabinov, Siligardi e Jefferson. Risponde Sannino con Frison tra i pali, Escalante, Sauro, Spolli, Capuano e Martinho in un finto 5-3-2 in quanto supponiamo che il brasiliano Martinho salirà più alto, poi Chrapek, Rosina e Odjer in mezzo, Calaio’ e Cani in avanti. Arbitra Di Paolo di Avezzano, circa 5.000 i supporter labronici ed una sparuta rappresentanza catanese di una ventina di persone.

Stadio Armando Picchi (foto www.livornocalcio.it)Non succede niente fino all’ottavo minuto quando c’è uno scambio Moscati-Vantaggiato che apre per Cutolo che crossa, testa di Moscati palo e sulla ribattuta Jelenic è il più rapido e deposita in rete per l-0 amaranto. Reagisce il Catania e Maicon si becca il giallo per una scorrettezza sul connazionale Martinho e subito dopo è anche Luci ad incorrere nel cartellino e c’è un occasionissima per gli etnei con Cani che solo soletto davanti a Mazzoni spara fuori. Trascorrono ventivinque minuti ed il Catania attacca alzando gli esterni Martinho a sinistra ed il polacco Chrapek che si inserisce a destra, riparte il Livorno e in una pericolosa azione costringe Spolli ad una deviazione in corner che per poco non provoca un’autorete. 30° minuto, si infortuna Capuano che lascia il posto a Parisi, ed arriva su una bambola della difesa amaranto il pareggio di Chrapek, però occorre dire ancora una volta complice l’arbitro Di Paolo che sorvola su un nettissimo fallo del Catania che poi avanza e trova il goal e siamo al 35° minuto, peccato perchè fino a qui i labronici avevano ben controllato la gara proponendosi pericolosamente in svariate occasioni, poi al 40° gran bordata di Vantaggiato e grande risposta di Frison in angolo, poi ancora il portiere blu-celeste respinge su una pericolosa palla di Gemiti e anche Martinho si becca il giallo per un fallo in rientro su Cutolo e sulla conseguente punizione non incorna per un soffio Biagianti. Si chiude il tempo con Martinho che si infortuna e Jankovic va a sostituirlo. Un buon Livorno comunque quello visto fino a qui, peccato per l’ingenuità che è costata il pari, comunque la squadra è tonica e gioca in scioltezza, la nota negativa è ancora una volta il direttore di gara grazie al quale il Catania ha trovato un pari totalmente immeritato e che purtroppo si aggiunge alla lunga sequela di arbitraggi negativi nei confronti della squadra di Gautieri che ha portato oggi all’assenza di ben tre difensori importantissimi per l’economia di gioco amaranto.
Seconda parte che si avvia senza ulteriori sostituzioni, un brivido al 5° quando su un netto fuorigioco di Ciani, Mazzoni salva in corner, anche per Jankovic arriva il cartellino giallo e poi al 10° il capolavoro di Di Paolo, percussione di Escalante, cade su Moscati ed il direttore di gara decreta il penalty ammonendo pure il difensore livornese, alla battuta Calaio’ ed è il vantaggio catanese 1-2 con Gautieri che manda in campo immediatamente Galabinov al posto di Luci. Comunque in questa ripresa il Livorno è entrato molle in campo, manca la grinta ed il carattere visto a Modena o contro il Perugia e così per il Catania il gioco è facile, passiamo il 15° entra anche Garufi per Rosina negli etnei
e Siligardi va a sostituire Cutolo mentre scorre il 20° ed ora ci pare che gli amaranto attacchino con più energia solo che ci sembra che manchi un poco di lucidità e soprattutto il “ GRANDE VECCHIO PROBLEMA “ assoluta mancanza di una idea di gioco, si va per palloni sparacchiati qua e la mentre il tempo scorre e la mezzora è trascorsa, il Catania è chiuso a difendere il prezioso vantaggio ed è pericoloso quando riparte con i suoi attaccanti, allora Gautieri si gioca la carta della disperazione che porta il nome di Jefferson che subentra per Jelenic e lo stesso brasiliano appena entrato compie il miracolo con un tiro dalla distanza riportando il risultato in parità 2-2 e siamo al 33° con palla al centro Livorno che conquista palla, attacca, neanche il tempo di rifiatare, palla a Galabinov ed il bulgaro con un gran tiro batte Frison per il 3-2 amaranto, curva impazzita e questo è l’imponderabile di questa squadra, da momenti di abulia totale a momenti di grandi giocate ed esaltazione massima, ora il Catania è choccato, tenta di riorganizzarsi, Jefferson è scatenato ed incontenibile, i difensori siculi devono ricorrere al fallo per fermarlo, Mazzoni perde tempo e si becca il giallo nel quale incorre anche Spolli per fallo su Siligardi, scocca il 40° con lo stesso Siligardi che batte la relativa punizione che va però fuori, intanto si infortuna Biagianti che lascia il Livorno in dieci per questi ultimi minuti rientrando comunque claudicante in campo e si chiude in bellezza con Galabinov che pesca a sinistra Siligardi il cui tiro non perdona per il 4-2 labronico. Cosa dire in conclusione? Che i cambi operati da Gautieri hanno prodotto una totale rivoluzione nella squadra mettendo in difficoltà la squadra etnea che ha probabilmente perso il bandolo della matassa, comunque tra luci ed ombre è un Livorno che sale in classifica conservando così le posizioni di vertice e sabato viaggio a Chiavari contro i neo promossi dell’Entella.